
Ieri al Tour sono stati assegnati diversi cartellini gialli in corsa e tra i sanzionati c’è il francese della Cofidis Bryan Coquard, che tutti hanno visto finire contro Philipsen prima del traguardo volante. Sbilanciandosi, il francese ha fatto finire rovinosamente a terra il belga: il corridore fiammingo ha riportato la frattura scomposta della clavicola destra, di una o più costole e molte abrasioni, ma soprattutto c’è l’amarezza di aver dovuto abbandonare il Tour de France.
Bryan Coquard è stato sanzionato con il cartellino giallo e una multa di 500 CHF: certamente le cadute in corsa ci sono perché fa parte del ciclismo, ma spesso gli incidenti avvengono per distrazione, velocità troppo alta e cambi di traiettoria, come nel caso di oggi. «Rinunciare alla maglia verde non è un'esperienza piacevole – ha detto Coquard dopo la corsa - Ho riguardato un po' il filmato e, sul momento, non so davvero cosa sia successo».
E ancora: «Mi sembra che Milan stesse sprintando, forse la mia ruota anteriore ha colpito il suo deragliatore, o forse è stato Rex a farmi perdere l'equilibrio. Non so davvero cosa sia successo, e ovviamente non era mia intenzione causare una caduta. Non volevo correre rischi. Ero solo a ruota di Milan, quando è partito è come se avessi toccato qualcosa».
Il francese ha chiesto pubblicamente scusa a Philipsen e all’intera Alpecin – Deceuninck, ma potrà continuare la corsa, anche se ora dovrà prestare molta attenzione alla sua condotta in gara, perché con due cartellini gialli si viene automaticamente espulsi.
«Ero chiaramente sbilanciato, ho perso il pedale e quasi perso la scarpa: voglio scusarmi con Philipsen anche se il mio gesto non è stato intenzionale. Philipsen e l’Alpecin devono sapere che non sono una persona cattiva. Un gesto cattivo, è sempre spiacevole e non è quello che ho fatto».
Anche Coquard è finito a terra, ma senza conseguenze importanti. «Sono finito a terra e sono piuttosto dolorante dappertutto e ho qualche abrasione, ma vedremo. Penso a Philipsen e mi scuso ancora, non è mai piacevole trovarsi in una situazione come questa. Non era mia intenzione e volevo scusarmi, purtroppo non si possono cambiare le cose».