
Non è stato un sabato qualunque, ma un sabato alla grande, quello trascorso il 19 settembre da un gruppo d’amici, legati al ciclismo da eccellenti meriti personali con contorno di medaglie d’oro conquistate alle Olimpiadi, ai mondiali e ai campionati italiani. Anfitrione è stato il “patron” del Grande Airone, il ristorante-locanda situato nel cuore di Castellania Coppi, Gianni Rossi, già affermato commercialista in Tortona e ora, invece di godersi - stando in panciolle - la meritata pensione, è invece assai impegnato a valorizzare le specialità gastronomiche ed enologiche dei Colli Tortonesi, combattendo con grinta anche in questo periodo difficile per il settore. E’ sempre legato allo sport e al territorio con un’attiva e partecipata attenzione al settore, in proprio e tramite una rete di molte amicizie anche con diversi nomi di rilievo.
Ecco i nomi e cognomi dei titolari di anche prestigiosi “palmarès”, della pista soprattutto ma pure con “puntate” su strada, per i quali riteniamo non necessario, se non superfluo, addentrarci nell’elencazione cronologica. Rispondono ai nomi di Sante “Gianni” Gaiardoni, Marino Vigna e Domenico De Lillo, colleghi in bici e poi amici nella vita con gli ultimi due, così come Gianni Rossi e molti altri, assai vicini a Gianni Gaiardoni per la scomparsa della moglie, la signora Elsa Quarta, lo scorso agosto.
Ciclismo e buona, anzi ottima, tavola sono un binomio collaudato e dopo avere gustato le prelibatezze gastronomiche, c’è stato spazio e modo per vedere lo straordinario e storico arrivo della tappa del Tour de France a la Planche des Belles Filles, con l’emozionante sovvertimento delle posizioni di vertice fra i due campioni sloveni e in compagnia di altri commensali torinesi che rispondono ai nomi di Dario, Marco, Hervé e Flavio. Erano tutti appassionati di ciclismo, così come Giovanni Ferrari Cuniolo, il pronipote del grande pioniere noto anche come “Manina”, tre volte campione italiano e vincitore di grandi classiche. E’ il presidente del Veloce Club Tortonese 1887 “Serse Coppi”, storica società.
Nell’incontro conviviale sono riemersi molti episodi del passato ma non sono mancati spunti sull’attualità delle due ruote.
E, grazie anche all’anagrafe elevata ma sempre brillante per molti, è stato riconfermato il detto “a tavola non s’invecchia”, soprattutto se si parla di ciclismo…..
g.f.
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