LONGO BORGHINI: «LA MAGLIA ROSA E' UN'EMOZIONE UNICA»

DONNE | 11/09/2020 | 17:34
di Giorgia Monguzzi

 


Gli occhi di Elisa Longo Borghini sono pieni di emozione e la sua incredulità è palpabile. Sono passati pochi minuti dalla fine della tappa inaugurale del Giro Rosa 2020 e la Trek Segafredo ha letteralmente dominato la prova contro il tempo infrangendo il muro dei 50 km/h e mettendosi dietro tutte le avversarie.


«Quello di oggi è un successo di tutta la squadra. Fare bene oggi era un obiettivo, ma seguire un progetto è una cosa, realizzarlo è un altro - spiega Elisa Longo Borghini a tuttobiciweb subito dopo l’arrivo -. Quando i piani riescono è qualcosa di incredibile. Siamo andate veramente alla grande, conoscevamo bene il percorso, sapevamo che dovevamo spingere e così abbiamo fatto. Le mie compagne di squadra hanno fatto un lavoro pazzesco e il nostro staff non è stato da meno: ci hanno supportato un tutto e per tutto mettendoci a nostro agio e non facendoci mancare nulla. Devo proprio dirlo, alle spalle abbiamo due direttrici sportivi molto toste che ci spronano a dare il massimo».

È però una vittoria doppia per l’atleta piemontese che oltre al successo di giornata insieme al suo team si porta a casa a prima maglia di leader della generale dell’edizione 2020 del Giro Rosa.

«Non abbiamo mai discusso su chi dovesse tagliare per prima il traguardo, il nostro obiettivo era dare tutto, eravamo troppo concentrate sulla corsa per pensare a queste cose. Devo ammetterlo, è stata una pura casualità, una coincidenza davvero speciale - ci confida Elisa - io non sono abituata a vincere, non ho parole per descrivere questo momento, la maglia rosa è sempre qualcosa di magico, per un’italiana poi lo è ancora di più. La indosso io, ma in realtà è un po’ di tutte quante le mie compagne, la dedico a loro». 

Tanta gioia per la portacolori del team Trek Segafredo, ma bisogna pensare già a domani con l’arrivo di Arcidosso.

«Sono molto felice, ma devo rimanere con i piedi perché già da domani ci sarà corsa dura. Ci aspetta una tappa che nasconde molte insidie e so già che le mie avversarie vorranno dire la loro.  Certo, oggi mi sono messa dietro Anna Var Der Breggen di circa 3 secondi e Annemiek Van Vleuten di poco meno di 5, ma il Giro è solo all’inizio».

 

 

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