SANREMO. IL SAVONESE DICE NO, CLASSICISSIMA STRAVOLTA

NEWS | 28/07/2020 | 14:05
di Luca Galimberti

«La Sanremo l'8 di agosto non la vogliamo». L'avevamo già detto, i sindaci del Savonese - preccupati per la viabilità, la sosta selvaggia, motivio di sicurezza e di turismo -  lo hanno ribadito nell'incontro  in videoconferenza tra il prefetto Cananà, i sindaci della zona, i vertici della Provincia, le forze dell’ordine e RCS. Tredici sindaci, in testa quelli di Savona e Loano, hanno votato contro il passaggio della Sanremo.


«Purtroppo abbiamo cercato di mettere insieme tutti gli elementi per superare i problemi che i sindaci hanno evidenziato ma non c'è stato modo di risolverla. Sulla base delle criticità negative e puntuali, arriveremo con gli uffici a chiudere con un provvedimento di diniego viste le istanze dei primi cittadini». Con questa dichiarazione – riportata dal sito Savonanews.it - il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri conferma che la Sanremo non passerà dal territorio Savonese.


Sempre secondo quanto riporta la testata locale per fronteggiare i problemi di viabilità e sicurezza, gli Amministratori avrebbero chiesto 660 uomini, personale in grado di gestire un evento come la Classicissima. Un esempio: in una nota emessa dal sindaco di Finale Ligure insieme al Comandante della Polizia Locale, si chiedeva ubn addetto alla sicurezza ogni 50 metri per gli oltre 8 chilometri di Aurelia del Comune.

A questo punto, come anticipa Gazzetta.it, la corsa cambierà radicalmente il suo percorso che solo nel finale tornerà quello classico: la nuova distanza sarà di 299 km (contro i 291 previsti) e ben 252 saranno completamente diversi rispetto al passato.

Sin dai primi chilometri, anzi dai primi metri, la corsa cambierà. Non più partenza da Via della Chiesa Rossa e poi direzione Pavia, Tortona, Ovada e Turchino; si partirà da Corsico percorrendo la Vigevanese in direzione Alessandria, Asti e Fossano per arrivare ad affrontare il Colle di Nava e da qui finalmente vedere il mare. Dalla vetta (cinque i chilometri di salita da affrontare) mancheranno 30 chilometri: discesa rapida su Imperia per affronterà poi subito la Cipressa e quindi il Poggio.

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COMMENTI
da ligure...
28 luglio 2020 15:45 hjan
dico solo he siamo una massa di idioti...

RCS
28 luglio 2020 16:00 paliodelrecioto
Secondo me ora RCS dovrebbe fare una cosa... Non farla più passare nel savonese per i prossimi 50 anni. Perchè quando passa in marzo gli sta bene per la promozione turistica, ora che ci sarebbe da fare uno sforzo in un anno così particolare, non la vogliono... Complimenti!

Assurdo
28 luglio 2020 16:13 Roxy77
Ma che film hanno visto...un addetto alla sicurezza ogni 50 metri...così non ripariamo più!! Una cosa è correre negli autodromi ma chi si prenderà la briga di organizzare gare con questi protocolli da rispettare e poi con delle richieste assurde dei sindaci...ma

Pienamente d’accordo
28 luglio 2020 16:36 Finisseur
Se non interessa mantenere una corsa storica. Si mantenga il percorso di quest’anno.

Paliodelrecioto
28 luglio 2020 17:03 Paracarro
Condivido a pieno ciò che hai detto! Anche io da ligure sono esterrefatto

Ahi ahi Savona
28 luglio 2020 17:19 AndreaBike
Nessun sforzo.. Nessun passaggio... Ma per sempre

Ahi ahi Savona
28 luglio 2020 17:19 AndreaBike
Nessun sforzo.. Nessun passaggio... Ma per sempre

incredibile!!!!
28 luglio 2020 18:48 berto
provincialismo all'ennesimo potenza!!!

SANREMO
28 luglio 2020 18:54 fido113
Bisogna meritarsela. ingrati. Mai più vecchio percorso .

Incapaci
28 luglio 2020 19:02 fido113
660 uomini per gestire un evento che in 10' si esaurisce. Prima di venire in ferie in Liguria ci penserò parecchio.

Sindaci e giunte incapaci
28 luglio 2020 19:39 59LUIGIB
Questi sindaci si sono autodenunciati non sono in grado di gestire 10 minuti di passaggio di una corsa ciclistica d'altronde la giunta Regionale da quando è in carica non ha mai fatto nulla per avere una tappa del giro in Liguria

Sindaci
28 luglio 2020 19:59 blardone
Vergognatevi.in questi anni dovete ringrazierei la Milano San Remo se avete aumentato il turismo . Avete avuto una grande pubblicità senza spendere nulla e ora chiudete la porta.non meritate di essere i primi cittadini.Ripesandoci se no in futuro avrete il bumerang.chi semina raccoglie.Blardone Andrea

Miopi
28 luglio 2020 20:30 Bortolot
Che amministratori... prima no ferragosto, poi no 8 agosto. Incapaci e miopi.

Simone
28 luglio 2020 21:00 fr08
Sinceramente sono rimasto molto stupito, ma visto che non vogliono il passaggio, spero che questo nuovo percorso venga mantenuto per diversi anni.

Cara RCS
28 luglio 2020 22:43 FrancoPersico
Il passaggio dal Nava renderà la corsa interessante, poi la lunga picchiata su Imperia per il finale lampo. Interessante e da valutare di mantenere questo percorso. Il vecchio si sa che fino ai capi era per dormire in poltrona. Alle istituzioni dico che si vergognino...

Ben venga
28 luglio 2020 22:53 lupin3
Adesso l'importante sarà mantenere questo percorso

La triscaidecafobia,
28 luglio 2020 23:30 canepari
(la convinzione che il numero tredici porti sfortuna) si è abbattuta sulla Milano Sanremo. 13 sindaci contrari al transito della Classicissima in Riviera. Ci voleva l’agguato dei 13 sindaci savonesi a Mauro Vegni che, un po’ superficialmente e senza garanzie, aveva presentato in pompa magna con Vittoria il percorso tradizionale convinto che solo un branco di squilibrati potesse rifiutare tre ore di diretta televisiva “a gratis” nel bel mezzo della stagione estiva. Non aveva fatto bene i conti con la politica e i giochi dei primi cittadini preoccupati sì del traffico e del virus, ma anche coalizzati in un perverso mosaico elettorale prossimo a concretizzarsi. Comunque il NIET assoluto ha avuto un risvolto che io, buon conoscitore da sempre della Milano Sanremo e delle sue dinamiche su un territorio che mi appartiene, considero altamente positivo. Sono anni che ripeto che la Classicissima si stava fossilizzando in un copione trito e ritrito. Questa debacle tecnica di RCS è riuscita a autoscuotere dal letargo gli organizzatori stessi che in uno scatto d’orgoglio degno del genovese Giovan Battista Perasso (detto Balilla), si sono alzati dal tavolo prefettizio delle trattative con i sottotitoli “Gliela faremo vedere noi….” Dopo l’agguato si è scatenato il cartografo che ha trovato terreno fertile e ponti d’oro nella Ovest Padania e nei sindaci del cuneese che sarebbero stati tacciati di megalomania schizofrenica se soltanto si fossero permessi di sognare che la Classicissima sarebbe passata di là. Ebbene questo scatto di orgoglio di Mauro Vegni, a volte rinunciatario, ci voleva se non altro per portare una ventata di fresco (meglio dire, un ciclone…) nel percorso, addirittura stravolto, di una corsa amata da tutti. Adesso si è fatto di necessità virtù….ma in realtà qualche piccolo aggiustamento, qualche piccola novità andava portata negli anni scorsi. RCS si era seduta sugli allori di una corsa troppo facile da gestire e molto redditizia. “Cavallo che vince non si cambia”. E adesso dopo il tradimento di coloro che si pensava fossero i più fedeli alleati in Riviera cosa succederà? Intanto in provincia di Savona, fin quando “il Mauro Furioso” sarà in cabina di regia, suppongo che il Giro d’Italia lo vedranno col binocolo. Il territorio subirà rappresaglie. Ho invece qualche dubbio sull’abbandono definitivo dell’Aurelia per il futuro della corsa; troppo lineare, troppo tradizionale, a marzo facilmente gestibile anche con frane, sorprese e cataclismi dell’ultima ora. Ma tanto dipenderà da come cambierà e come sarà lo sviluppo agonistico e guerriero della nuova corsa. Innanzitutto la lunghezza totale, quasi otto ore di sella e la tortuosità degli ultimi 150 chilometri. Conosco bene quelle strade e ho quasi fastidio a farle in auto…Inoltre dobbiamo considerare il precario(?), l’imprevedibile(?) stato di forma e la resistenza al caldo e al chilometraggio. Sarà una corsa difficile da tenere. Come si arriverà al Poggio? Sarà ancora una corsa per sole ruote veloci? Ma un’occhiata la darei anche a strade sconosciute anche alle vecchie volpi delle ammiraglie, anzi consiglierei loro di portare i ragazzi a dare due pedalate intorno a Cravanzana e Niella Belbo. Potrebbero restare sorpresi. Ormai la sfida è lanciata. Intanto tutto il mondo ciclistico ne parla; ne parla certamente di più che se fosse stato confermato il percorso solito. I giornali e i media in poche ore hanno rimbalzato la notizia ai quattro venti. E’ forse un segno che il nostro sport, oltre che della tradizione, necessita del coraggio delle novità. E in questo un certo Vincenzo Torriani era avanti più di mezzo secolo sul resto del gruppo..

cerchiamo di capire l'altra campana
29 luglio 2020 14:53 AleC
premetto: generalmente "odio" la Liguria turistica. penso che la ricettività alberghiera e ristorativa ligure sia una delle peggiori e più care d'Italia. e la Liguria turistica esiste solo perchè qualche milione di piemontesi e lombardi ce l'ha come mare più vicino a casa.
tanto premesso, cerchiamo di capire che questa gente deve sopravvivere quest'anno. agli albergatori, ristoratori, bagni gestiti, negozianti di quel pezzo di riviera di Ponente serve l'incasso dell'8 agosto 2020, non degli anni venturi. per loro la massima keynesiana "nel lungo periodo siamo tutti morti" quest'anno è più valida che mai, come per tutti gli operatori turistici del mondo.
a quel pezzo di Riviera la Sanremo non dà nulla e toglie tanto, se è in un sabato di piena stagione turistica. i sindaci hanno il dovere di pensare alla loro gente e la loro gente sono gli operatori del turismo, piaccia o no.
chi dice "10 minuti di passaggio della corsa" non sa di cosa parla, è una giornata intera che va persa perchè chi sa che c'è la Sanremo quel giorno non va in Riviera. e se quel giorno coincideva con il primo delle ferie, magari va proprio in vacanza altrove.
godiamoci questa Sanremo strana di un anno strano. per i prossimi si vedrà.
e cerchiamo di capire le ragioni degli altri, non esistiamo solo noi appassionati di ciclismo.



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