LA MC LAREN IN CRISI, FORSE L'UCI DEVE PENSARE AD UN CICLISMO DIVERSO

PROFESSIONISTI | 02/04/2020 | 15:46
di Pier Augusto Stagi

È chiaro che ci sarà da rimboccarsi le maniche e da stringere la cinghia, ma come sempre le crisi sono molto più crisi che per altri. Nel World Tour sono in diversi a tremare, ma almeno tre squadre sono sul punto di collassare fin da subito. Ed è chiaro che un momento come questo dovrebbe servire al grande palazzo dell’Uci, che in queste settimane di assoluto tormento si è distinto per immobilismo e visione posticipata, per provare ad alzare la testa e a pensare a qualcosa che possa servire a tutti.


In verità in queste settimane l’Uci ha sempre agito dopo che qualcuno aveva fatto il primo passo. Quando il ciclismo si è in pratica fermato perché gli organizzatori hanno una dopo l’altra sospeso le proprie corse, loro hanno pensato bene di dire: bene, fermiamoci. Che mi sembra un bel modo di fare. Fai in modo che siano gli altri a fare sempre la prima e anche la seconda mossa, se è il caso anche la terza, in modo che tu possa prendere posizione tranquillamente. È un bel modo di condurre un movimento. Un po’ come le tante figure che siedono in diversi consigli di amministrazione e si limitano ad alzare la manina, senza mai proferire parola. Ne escono sempre da intelligenti: chissà cosa pensano? Non pensano. È bellissimo.


Detto questo, l’emergenza coronavirus continua a picchiare forte anche sul ”circus” della Formula 1. Dopo i rinvii delle prime gare della stagione, ecco la prima scuderia a decidere tagli nella sua struttura. Si tratta della storica McLaren, che ha deciso di mettere in cassa integrazione una parte dei dipendenti e ridotto lo stipendio a chi continuerà a lavorare in sede per i prossimi tre mesi. Il comparto ciclismo ci dicono che non sia messo tanto meglio, anzi. Ma in questo momento di crisi profonda, dove tutto è fermo, si spera che i dirigenti dell’Uci, oltre ad aspettare che la curva pandemica cali e che le squadre resistano, è forse bene che comincino a ripensare ad un “circus” più corrispondente a quello che ci aspetterà, fatto di meno zeri e più zelo.

Vediamo di ripensare al ciclismo di vertice, che si è chiaramente afflosciato come un soufflé. Adesso la punta dell’iceberg non c’è più, tutti sono più vicini alla base e dalla base si ricomincia a costruire tutto. A meno che, anche in questo caso, decidano di aspettare: è un modo anche questo per ricominciare. Senza di loro.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
UCI, le decisioni prese dagli altri
2 aprile 2020 17:09 olrac
Bello e interessante l'articolo di Pier, ha messo a nudo come veramente stanno le cose, forse "gli organizzatori" non sanno che dietro i numeri, ci sono persone, famiglie.

uci chi?????
2 aprile 2020 19:24 neve
UCI speriamo tutti si rendano conto, è ora di finirla di farlo RE , incassano e danno legge, con i poteri che gli sono concessi, bastaaaa qui non vi siete resi conto che sono nullità? , Non sono riuscit a prendere una decisione, ad oggi nullatenenti , vergognoso e tutte pecorelle al suo cospetto, speriamo sia la volta buona che tutti insieme cin possa essere una rivolta decisa, per il bene di questo sport

Diritti tv
2 aprile 2020 21:50 cocco88
Fino a quando le squadre non avranno parte dei soldi delle tv ci sarà sempre questa instabilità economica ... non c’è colosso che tenga ... McLaren inclusa ..

Ben detto Direttore!
3 aprile 2020 00:37 roger
Bravissimo direttore in questo articolo ci rivedo tanto l’intervista di Fanini dove diceva che per salvare il Ciclismo intanto bisogna pensare che la stagione è compromessa e si dovrebbe poi di ripartire come 50anni quando l’UCI non esisteva e non si arricchiva alle spalle delle squadre , e poi sarebbe giusto che intervengano le istituzioni altrimenti sono cavoli amari per il nostro sport. Uno sport che oggi sembra la formula1 e si pensa solo al business per i grandi, mentre le medie e piccole squadre devono pagarsi anche l’aria che respirano per correre....una vergongna !!!

Evviva l'internazionalismo
4 aprile 2020 09:39 andy48
Abbiamo creato un mondo governato da sigle sovranazionali: Onu, Ue, Fmi, Bce, Ocse, Unchr, Uci, e chi piu' sigle trova piu' ne aggiunga. Alla prova dei fatti queste organizzazioni ed enti si dimostrano inutili, spesso dannosi, e auto-referenziali. Servono solo come pedine di potere e come ogni burocrazia vivono per auto-alimentarsi. Abbeveratoi per ex politici e ex grands commis che ritirano stipendi da nababbi senza responsabilita' alcuna.Gente senza legittimita' democratica, che si vota a vicenda per rimanere fermamente in sella alla poltrona. E allora come meravigliarsi dell'assenza dell'Uci in un momento di crisi per il ciclismo? Non parla, non sente, non vede, ma trama nell'ombra--non per risolvere questioni urgenti, ma per rimanere a galla.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ivo Oliveira ha vinto allo sprint, sul traguardo di Nove Mesto, la tappa conclusiva del Giro di Slovenia precedendo Andrea Bagioli e Fernando Barcelo. La vittoria finale nella corsa slovena è andata al norvegese Anders Halland Johannessen della UNO X...


Imitando le gesta di Simone Gualdi, a segno nel 2021, Mirko Nembrini riporta il Trofeo Comune di Casazza - Medaglia d’Oro Neon Luce nella bacheca della Scuola Ciclismo Cene piombando tutto solo sul traguardo di via Oldrati. A differenza del...


Una vera e propria volata senza storia quella firmata da Lorena Wiebes sul traguardo di Glasgow. Nella frazione conclusiva del Tour of Britain, infatti, la campionessa d'Europa ha dominato vincendo... per distacco. Alle sue spalle l'altra olandese Kool, l'australiana Wollanston...


Momento magico per Mattia Proietti Gagliardoni che a 24 ore dal successo nella cronoscalata di Montevettolini nel Pistoiese, oggi ha concesso la replica a Brione nel Bresciano dove si è tenuto il 12simo Memorial Pietro Zipponi per la categoria juniores....


Assolo di Lorenzo Massimo Ghelfi al Gran Premio Inter Club Ponchiera per allievi che si è svolto a Sondrio in Valtellina. Il milanese del Pedale Casalese Armofer, al primo centro stagionale, ha staccato i suoi avversari nella parte conclusiva del...


Bruce William Biddle è stato il primo, antesignano “KIWI” - così sono indicati confidenzialmente gli originari della Nuova Zelanda, dal nome del frutto, conosciuto in tempi relativamente recenti, d’origine cinese che ha trovato fertile terreno nell’isola oceanica. Il “kiwi” riprende...


A distanza di 5 anni Tadej Pogacar torna sulle strade del Delfinato: oltre a cercare la vittoria, il campione del mondo potrà fare un test importante e confrontarsi con Vingegaard ed Evenepoel prima del Tour de France. Lo sloveno torna...


Il Team Picnic PostNL è destinato a perdere due dei suoi corridori più prestigiosi per la sua campagna al Tour de France: sia John Degenkolb che Fabio Jakobsen sono infatti costretti a riinunciare a causa delle loro attuali condizioni di...


Poco loquace ma estremamente sereno, Jonas Vingegaard è pronto per il Giro del Delfinato e la sua forma fisica e i suoi obiettivi sono stati raccontati dal tecnico della Visma -Lease a Bike Grischa Niermann alla vigilia della corsa. Il...


I due titoli toscani 2025 della cronometro in montagna per la categoria allievi sono stati conquistati da Edoardo Agnini ed Elena Geppi, che appartengono alle società fiorentine della Iperfinish (undicesima vittoria) e del Team Vangi Ladies Cycling Team di Calenzano....


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024