LA PROPOSTA DI TRENTIN: «UN SOLO GIRO CHE UNISCA ITALIA, SPAGNA E FRANCIA»

PROFESSIONISTI | 24/03/2020 | 14:55
di Paolo Broggi

Matteo Trentin è noto per essere uomo che parla sempre con chiarezza. E non manca di farlo anche in questi tempi di coronavirus, lanciando una proposta davvero suggestiva: «Perché non organizzare solo un Grande Giro internazionale quest'anno? Si potrebbe partire da Roma, passando per Madrid e termina a Parigi. Un ottimo modo per riunire tutte le persone con una gara ciclistica dopo questo momento orribile».


E poi aggiunge: «Sette giorni in Italia, sette in Spagna e sette in Francia, con due giorni di riposo, proprio come un grande Giro ma stavolta... un po' più grande».


Ovviamente la proposta dell'azzurro della CCC ha scatenato la fantasia di follower, appassionati e giornalisti che hanno aggiunto il loor parere. Per esempio un tecnico che di grabdi giri è un vero maestro come Giuseppe Martinelli: «Si potrebbero fare 30 tappe, con 4 giorni di riposo. Ogni squadra potrebbe schierare 7 corridori con la possibilità di 3 cambi nel corso delle tappe, mentre 4 corridori per team farebbero la classifica dopo averlo dichiarato alla partenza della corsa».

È nato un hastag - #3GTn1 - che raccoglie le proposte più affascinanti, come quella di inserire le classiche monumento come tappe di questo megaGiro per non rinunciare ad alcun evento e far emergere il corridore più completo tra tutti.

Certamente la fantasia si scatena, si potrebbero trovare mille soluzioni ma poi bisogna scontrarsi con la realtà dei regolamenti, degli interessi dei corridori, delle squadre e degli organizzatori che raramente collimano tra di loro. È vero che per uscire da una situazione di emergenza si potrebbe ricorrere ad una soluzione innovativa, ma l'applicazione resta al momento più che mai simile ad un sogno. E le federazioni che guidano le discipline più popolari - ce lo insegna la storia dello sport - non hanno mai brillato per originalità e dinamismo.

Anche perché, è bene non dimenticarlo, al momento solo il Giro d'Italia - tra le grandi corse a tappe - ha annunciato il suo spostamento a data da destinarsi, mentre il Tour de France è fermo nella sua determinazione di far partire la corsa come da programma il 27 giugno e l'intento è stato ribadito a chiare lettere dal ministro dello sport francese Roxane Maracineanu anche nelle ultime ore. «Nella peggiore delle ipotesi, se l'epidemia non sarà ancora vinta, si correrà a porte chiuse, senza pubblico alla partenza e al traguardo. Il Tour de France ha un'importanza capitale per il nostro Paese» ha detto la ministra in un intervento a France Inter.

La Vuelta, organizzata da Aso come il Tour de France, dovrebbe scattare il 14 agosto (la data tradizionale era stata anticipata per via del calendario compresso in virtù dei Giochi Olimpici) ma ha dalla sua ancora parecchi mesi prima dell'evento e prima di costringere i suoi organizzatori a prendere una decisione.

Le proposte, come detto, si moltiplicano: molte sono valide e da tenere in considerazione, ma tutte con un vizio d'origine. Non sapere quale sarà la data ufficiale della ripresa rende vano qualsiasi tipo di calcolo o di azione.

 

Intanto l'ex presidente dell'UCI Brian Cookson vota per una soluzione "accorciata: «Aso dice che il Tour potrebbe svolgersi nelle date programmate ma senza villaggi di partenza e arrivo, carovane pubblicitarie e pubblico. Sarò molto sorpreso se ciò dovesse accadere In realtà il rinvio delle Olimpiadi offrirà uno spazio nuovo ad un Tour de France abbreviato, forse a fine luglio o agosto. Il che lascerebbe spazio anche a un Giro di due settimane a settembre e a una Vuelta di due settimane a ottobre».

Un'idea che non piace ai corridori, primo fra tutti Vincenzo Nibali che ha ribadito anche pochi giorni fa come «Le tre settimane fanno parte del DNA di un grande giro. Non voglio pensare all'idea di un Giro accorciato, non sarebbe un Giro».

Di sicuro il dibattito è destinato a proseguire in attesa di avere finalmente notizie certe sul fronte coronavirus. Che al momento tiene in scacco il mondo intero.

Copyright © TBW
COMMENTI
qualcuno ha detto che
24 marzo 2020 16:15 canepari
le federazioni che guidano le discipline più popolari non hanno mai brillato per originalità e dinamismo. Magari è vero. troppi interessi

Idea geniale ma...
24 marzo 2020 18:09 FrancoPersico
... purtroppo gli organizzatori hanno ognuno il loro sponsor. Qualcuno dirà che meglio se un marchio che sponsorizza (ad esempio) il Giro ha visibilità anche in Spagna e Francia. Commercialmente non è sempre vero. Non tutte le aziende hanno interesse di spingersi oltralpe. Un motivo semplice può essere non avere la rete di distribuzione, quindi sarebbero soldi spesi in pubblicità "inutile". Ora non scannatemi ma vi garantisco che è così. Ok direte, questi sponsor che non partecipino. Nessuno lascia a "piedi" uno sponsor in questi anni. Qui potrebbe parlare meglio Mauro Vegni. Per lo spettacolo invece sarebbe stupendo, anzi geniale.

più che una proposta,un'assurdità.
24 marzo 2020 23:11 pickett
Probabilmente Trentin non ha idea di cosa significhi organizzare una corsa di ciclismo.E poi,se a settembre si potrà correre,perchè mai la Vuelta dovrebbe rinunciare a svolgersi come previsto?

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La scorsa settimana vi avevamo dato un assaggio di un'intervista realizzata da Giorgia Monguzzi alla festa dei fratelli Carera: ora potete gustarvi l'intera chiacchierata della nostra inviata con Giulio Pellizzari, che valuta la propria stagione e svela con spontanea sincerità...


Simon Yates è stato ospite d’onore questa sera a Roma ed è stato proprio lui a portare il Trofeo senza Fine sul palco del Parco della Musica. Yates ha prima ricordato le emozioni per la vittoria dello scorso anno al...


Non so quanto davvero sarà duro il nuovo Giro, so per certo che risulterà comunque meno faticoso della presentazione ufficiale. Senza fine come il trofeo, un diluvio di parole senza mai arrivare al dunque, alla fine uno mette mano al...


È il suo ultimo giro al Giro e lo ha fatto in un luogo do­ve re­gna l’armonia e la cultura; la musica eterna e fa­migliare di Ennio Morrico­ne, visto che la sala è dedicata proprio all’immensità del grande maestro due...


Elisa Longo Borghini ha guardato con un po’ di emozione le immagini della corsa rosa che lo scorso anno ha vinto con grande forza. La piemontese ha voluto ricordare alcuni momenti dell'edizione 2025, in particolare l’arrivo dell’ultima tappa, dove ad...


E’ stato presentato questo pomeriggio presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, il percorso ufficiale del Giro d’Italia Women 2026, organizzato per il terzo consecutivo da RCS Sports & Events. Partenza il 30 maggio da Cesenatico e gran finale domenica...


L'anno scorso vi raccontavamo la nascita, a Montesilvano, dell'Abruzzo Cycling Team, creato dal "mentore" Alessandro Donati (direttore sportivo in Bardiani CSF) e presieduta da sua moglie Marzia Di Fazio, coadiuvata da Francesco e Mario Di Paolo: una storia di passione...


Cinquant’anni a regolare ruote e gruppi, selle e manubri, a montar raggi e pedali, palmer e copertoncini: prima in modalità analogica, oggi digitale, con tanto di app. La cicli Bettoni di Alfio Bettoni è un negozio crocevia del mondo, che...


Il fenomeno eritreo di 25 anni, già un uomo che ha fatto la storia, maglia verde del Tour de France e vincitore di più tappe, nonché fonte di ispirazione, si unisce al NSN Cycling Team come ciclista di punta in...


Venenum in cauda. Oppure dulcis in fundo, per chi è maggiormente vicino alle sue posizioni. L'atto finale, o meglio post-finale, della domenica Open House in Beltrami TSA a Reggio Emilia, un Nota Bene o un Post Scriptum a suon di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024