
C’è il Giro con la maiuscola e ci sono tutti i giri con la minuscola. C’è il giretto e c’è il girone. C’è il giro da solo e il giro con gli amici, il giro con la squadra, il giro con il club, il giro con chi-c’è-c’è. C’è il giro per beneficenza e il giro per benessere. C’è il giro da vacanza e il giro da viaggio. C’è il giro della casa e il giro al Polo Nord. C’è perfino il giro con il raggiro.
C’è poi il giro battezzato “Da Santo a Santo”: un giro dove non contano l’ordine d’arrivo e la classifica generale, ma le liste dei partenti e lo spirito dei partecipanti; un giro dove non contano le squadre, perché qui c’è una sola squadra, dove non si corre tutti per uno, ma dove tutti corrono per tutti; un giro per dare un senso non alla storia, ma alla vita. E la bicicletta è un inno alla vita. Sulla bicicletta c’è Fabio Celeghin, la vita – ormai spenta – quella di Giovanni Celeghin.
Giovanni Celeghin era un imprenditore padovano e un grande appassionato di ciclismo. Nonostante l’invadenza del lavoro, riusciva a trovare tempo e voglia per pedalare diecimila chilometri l’anno. Finché, in dieci mesi, una malattia – glioblastoma multiforme, un tumore al cervello estremamente aggressivo – lo sequestrò e lo uccise. In suo onore, ricordo, omaggio, i figli Fabio e Annalisa Celeghin hanno “deciso di tenere ‘il buono’ di quanto era accaduto e hanno dato vita a una Fondazione che raccoglie fondi per finanziare la ricerca sui tumori. L’evento di punta della Onlus non poteva che essere ciclistico”. E così la “Da Santo a Santo”, con Fabio e un gruppo di amici in bicicletta, attraversa mezza Italia per dare visibilità alla Fondazione.
Stavolta il “Da Santo a Santo” è cominciato in Sardegna, il 2 giugno, con una serata di raccolta fondi nella cantina Su’ Entu di Sanluri. Il 3 giugno la partenza della pedalata, da Sanluri a Oristano, all’arrivo aperitivo e raccolta fondi in collaborazione con Crai. Il 4 giugno la Oristano–Olbia (con imbarco per Civitavecchia). Oggi, 5 giugno, la Civitavecchia–Foligno: a Foligno il gruppo verrà accolto da una delegazione dei “francescani”, valorosi ciclisti d’epoca, organizzatori della Francescana. Domani, 6 giugno, la Foligno–Gaiole in Chianti: a Gaiole, città dell’Eroica, con un altro evento di raccolta fondi. Il 7 giugno la Gaiole in Chianti-Parma: donazione del 5x1000 (2017) al reparto di oncoematologia dell’ospedale cittadino, e cena di raccolta fondi a Villa Malenchini. Infine, l’8 giugno la Parma-Padova, dove i ciclisti arriveranno, dopo una volata di gruppo da Teolo, per la benedizione di fine pedalata alla Basilica del Santo di Padova, e chiusura con raccolta fondi e spettacolo di magia a Ca’ Battaja Belloni–Pernumia.
Per info e prenotazioni: info@fondazioneceleghin.it
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