GIRO. UNA LUNGA VOLATA VERSO ORBETELLO. LIVE

GIRO D'ITALIA | 13/05/2019 | 07:53
di Giuseppe Figini

 


La seconda tappa del Giro d’Italia 2019, la prima in linea, da Bologna a Fucecchio, ha proposto un andamento regolare, prevedibile pure, con la fuga di otto corridori partita da lontano, in pratica subito dopo il via, e con gli ultimi fuggitivi raggiunti dal gruppo, senza troppo affanno, in vista dell’arrivo.


Episodio “clou” è stato la spettacolare volata di gruppo che ha premiato il tempismo e la potenza del tedesco Pascal Ackerman, campione nazionale, al primo successo in un grande giro, nuovo detentore della maglia ciclamino a punti, che ha resistito al tentativo di rimonta di Viviani e quindi, nell’ordine, Ewan, Gaviria, Demare, Cimolai, Kuznetsov, De Buyst, Sbaragli e Selig a occupare le prime dieci posizioni.

La maglia rosa Roglic e la sua squadra non hanno dovuto lavorare in modo particolare per difendere il comando della generale, così come per gli altri leader delle classifiche speciali.

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E’ tutta toscana la terza tappa, da Vinci a Orbetello, destinata sulla carta alle ruote più veloci. Vinci, già toccata nel finale della frazione precedente, sorge sulle pendici del Montalbano, con le sue numerose frazioni, in un panorama costellato da uliveti e vigneti che originano prodotti di pregio, con i caratteristici muri a secco a protezione. Nel suo territorio, in provincia di Firenze, si trovano molteplici frazioni e di rilievo il castello dei conti Guidi, dove è ospitata una delle raccolte più ampie dedicate a Leonardo da Vinci, qui nato nel 1452 e morto ad Amboise, in Francia, nel 1519. E’ per ricordare i cinquecento anni della scomparsa del genio poliedrico – ingegnere, pittore, scultore, scienziato e altro ancora – che la tappa prende l’avvio da qui. La casa rustica dove è accreditata la nascita di Leonardo sorge nella località di Anchiano e, all’interno, presenta un percorso museale.

Roberto Gaggioli, qui nato nel 1962, è stato un corridore professionista dal 1985 al 2005, vincitore della Coppa Bernocchi 1986, che ha svolto la maggior parte della carriera negli Stati Uniti dove, oltreoceano, ha vinto circa 200 corse in quella realtà.
Di Vinci era anche il conte Giulio Masetti (1894-Sclafani Bagni 1926), di nobile famiglia, è stato un pilota automobilistico di primo piano, scomparso durante una Targa Florio.

Il tracciato si avvia verso Castelfiorentino, nella valle del fiume Elsa, centro molto legato a Firenze, (è detta anche la “piccola Firenze”), che negli anni ha affiancato alla produzione agricola una variata attività manifatturiera. Sono diversi i motivi d’interesse architettonico come il santuario barocco di Santa Verdiana (1182-1242), qui nata e vissuta, patrona di Castelfiorentino e vari altri edifici di culto, anche nei dintorni, con opere di rilievo. Notevole è la villa che sorge a Cambiano con altre costruzioni del territorio. Inizia la facile salita, GPM 4a cat. a m. 436, di Poggio all’Aglione dal versante di Montaione e poi discesa attraverso Gambasssi Terme. Due centri con caratteristiche costruzioni. Nel secondo sono nati Pietro Chesi (1902-Firenze 1944), soprannominato “pelo”, vincitore – a sorpresa - della Milano-Sanremo del1927 con 9’ su Alfredo Binda e Domenico Pemontesi. Fu l’unico successo della sua carriera. Qui è nato anche Marcello Nicchi (1953), presidente AIA, l’associazione degli arbitri di calcio italiani dal 2009.

Si raggiunge la pianura a Certaldo, con molteplici edifici d’interesse storico, culturale e artistico. La parte più antica è su un colle mentre quella successiva al periodo medievale è disposta in pianura. Certaldo Alta conserva la sua struttura originaria medievale con strade strette, piazzette, caratteristiche costruzioni in mattoni rossi. Il Palazzo Pretorio, nato come Castello dei conti Alberti, unitamente a altri edifici, la ricostruita casa del Boccaccio, sede di un’importante biblioteca, la chiesa dei santi Jacopo e Filippo, quella di San Tomaso rappresentano gli edifici di maggiore significato di questo centro con sviluppate attività in vari settori agricoli, manifatturieri e commerciali. Lo scrittore e poeta Giovanni Boccaccio (1313-1375) – ma vi sono anche altre versioni su luogo e data di nascita - con il celeberrimo Decamerone, il popolare attore Ernesto Calindri (1909-Milano 1999) e l’allenatore di calcio Luciano Spalletti (1959) sono di Certaldo.

Si lascia la provincia di Firenze per Zambra, frazione di Barberino Val d’Elsa, per passare in quella di Siena toccando Poggibonsi, industre cittadina, già sede di partenza della 12a tappa del Giro 1978, con traguardo al Monte Trebbio, vinta da Giancarlo Bellini. E’ nell’alta Val d’Elsa, assai prossima alle colline del Chianti e contempera, in armonia, testimonianze architettoniche di varie epoche e tradizioni con una sviluppata attività in molteplici comparti. E’ qui nato Alberto Bettiol (1993), corridore professionista dal 2014, recente vincitore del Giro delle Fiandre

Il percorso tocca quindi l’importante comune di Colle Val d’Elsa, zona di riferimento per la produzione di cristallo in Italia, composta di due nuclei con il più antico d’impronta medievale disposto su un poggio e, nella piana sottostante, l’insediamento più recente con varie attività di lunga tradizione favorita dalle possibilità offerte da un ingegnoso sistema di canalizzazione delle acque conosciuto come le Gore. La chiesa duecentesca di S. Agostino nella parte più, la Via del Castello, a Colle Alta, con palazzo Campana e diversi altri edifici costituiscono il patrimonio specifico della cittadina. E’ qui ambientata la vicenda narrata nel noto romanzo “La ragazza di Bube” di Carlo Cassola, poi film con Claudia Cardinale e Luigi Comencini regista.

Lo scultore, architetto e urbanista Arnolfo di Cambio è nato qui fra il 1232 e il 1235, scomparso a Firenze fra il 1302 e il 1310, sempre circa…., così come lo scrittore e giornalista Romano Bilenchi (1909-1989) e il corridore Daniele Righi (1976), professionista dal 2000 al 2012 e poi direttore sportivo.

Si prosegue per il territorio nel particolare e suggestivo panorama delle colline senesi per superare il GPM di 4a cat. di cantoniera di Montebello e, dopo il bivio di Monticiano, raggiungere la provincia di Grosseto, nella particolare ambientazione delle Colline Metallifere grossetane di specifico interesse dal punto di vista geologico e con estese superfici boschive. Si passa per Montieri, ai piedi dell’omonimo monte, località che conserva diverse testimonianze di costruzioni di varie epoche. Si lascia quindi la fascia appenninica passando per le località di Gabellino e Mereta e scendere verso la costa per, dopo il bivio di Roccastrada, entrare nel territorio comunale del capoluogo di provincia, a Braccagni, popolosa frazione ai piedi della collina.

Grosseto, capoluogo della Maremma Toscana, territorio di particolare rilevanza naturalistica fra mare e colline, presenta il nucleo centrale cinto da mura del secolo 14^ in ottimo stato di conservazione con la parte moderna caratterizzata da ampi viali alberati. Fra i monumenti di spicco annovera il Duomo di San Lorenzo con facciata bicroma bianco-rosato, il palazzo Aldobrandeschi unitamente a varie ville e fattorie comprese nel vasto territorio che comprende anche l’esteso litorale di Marina di Grosseto. Altro sito importante è il parco archeologico di Roselle. Di particolare interesse è l’offerta eno-gastronomica come l’“acqua cotta” (minestra con varie verdure e pane), vini di pregio e altre sapide specialità maremmane. Nel suo territorio sorge la comunità di Nomadelfia fondata da don Zeno Saltini, sacerdote di Carpi, con regole di vita comunitaria.

Nativi di Grosseto sono lo scrittore Luciano Bianciardi (1922- Milano 1971) e la velista Alessandra Sensini (1970), specialista del windsurf, vincitrice di un’Olimpiade e molto altro. E’ stata sede di una decina di tappe della corsa rosa con vincitori di prestigio. E’ qui nato, nel 1872, Angelo Porciatti, nobile e ciclista pistard. Pare sia stato l’unico italiano a gareggiare alle prime Olimpiadi di Atene nel 1896.

La corsa prevede il passaggio da Poggio l’Apparita, piccolo rilievo nel comune di Civitella Paganico, quindi, Montiano, frazione collinare di Magliano in Toscana. Si è nel Parco naturale della Maremma e, precisamente, nella zona dei Monti dell’Uccellina, più colline che monti, caratterizzata da particolari pregi naturalistici. E’ zona ricca d’insediamenti etruschi. L’abitato conserva mura medievali con la chiesa di S. Giovanni Battista.

Si entra quindi nell’esteso territorio comunale di Orbetello con particolare e spettacolare conformazione delle sue peculiari caratteristiche naturali incontrando le frazioni di Giannella e Albinia. Il “tombolo della Giannella”, sede di un’oasi del WWF, è una striscia di terra lunga circa km. 6 e larga circa m. 300, che unisce la foce del fiume Albegna a Monte Argentario, fra il mar Tirreno e la laguna di Orbetello. E’ caratterizzata da spiagge sabbiose e protette, assai frequentate, con antiche fortificazioni quali il Casale e il Forte delle Saline, poi la località di Santa Liberata e quindi il traguardo, il primo della corsa rosa, dopo la diga, in spettacolare ambientazione. Sono comunque molteplici le valenze storiche, paesaggistiche, culturali di Orbetello e del territorio circostante con reperti e costruzioni di varie epoche storiche. L’attività economica di Orbetello e delle sue frazioni – fra le quali Albinia, Ansedonia, Fonteblanda, Giannella, San Donato, Talamone, con passaggi di storia nelle varie epoche - è ora soprattutto basata su valenze turistiche proprie delle diverse e variegate risorse del suo territorio, con lo sfondo del promontorio dell’Argentario.
Di specifico interesse sono il Duomo, la Biblioteca e Antiquarium civici, le mura con i bastioni spagnoli, il Palazzo del Podestà, la rocca aldobrandesca medievale che sovrasta Talamone, il paesaggio del “tombolo di Feniglia” che delimita, a sud, la laguna con un ecosistema intatto e altri motivi ancora, sia in tema di edifici religiosi, sia civili.

da TV Roadbook

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