PRUDHOMME ALL'UCI: «VIETIAMO I MISURATORI DI POTENZA»

PROFESSIONISTI | 25/10/2018 | 16:21

L'obiettivo è quello di avere un Tour de France sempre più spettacolare e combattuto. Così nascono i "point bonus" che assegneranno abbuoni ai primi tre corridori che transiteranno su otto Gran Premi della Montagna e così nasce la richiesta che Christian Prudhomme ha già fatto ufficialmente all'UCI: vietare l'utilizzo dei misuratori di potenza.


«I misuratori di potenza sono utilissimi in allenamento . ha detto Prudhomme incontrando la stampa dopo la presentazione del Tour de France - ma in gara sono troppo condizionanti, perché indicano esattamente ai corridori che tipo di sforzo devono fare. Senza quello strumento, un corridore potrebbe nutrire qualche dubbio sulla propria prestazione, magari rallentare o accelerare la sua andatura, insomma lasciare più spazio all'istinto e alla fantasia».


Il dibattito è aperto, il Tour è lontano ma è facile ipotizzare che il presidente dell'Uci Lappartient possa essere d'accordo (in passato si è già espresso sullo stesso argomento) mentre le squadre sicuramente saranno contrarie all'abolizione, anche perché i dati dei ciclocomputer sono diventati materia di informazione grazie a Velon.

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COMMENTI
No misuratori ok ipobariche
25 ottobre 2018 19:33 pagnonce
Di bene in meglio.

Ottima idea
25 ottobre 2018 23:19 AleC
I potenziometri sono il vero male del ciclismo, insieme ai cardiofrequenzimetri (vanno aboliti entrambi, in gara) perché hanno tolto quella componente di imprevisto che dà un senso a uno sport dove le differenze tra un atleta e l'altro sono di un pugno di watt.
Se non interviene l'esperienza, l'acume tattico, la capacità di rischiare, perché tanto ci pensa un computerino...boh,finisce il ciclismo. Soprattutto finisce là dove il percorso è bello lineare, la salita di 20 km di cui conosci ogni livelletta.
Una abolizione a favore dei corridori, da rendere meno robot. Si divertiranno di più pure loro.

Sulle radio invece difendo a spada tratta, per la sicurezza degli atleti è molto utile.

il male del ciclismo
26 ottobre 2018 10:16 Noccacao
il male del ciclismo non sono assolutamente i cardiofrequenzimetri o i misuratori di potenza, il male del ciclismo sono i tifosi che credono che senza questi 'aggeggi' ci sia più spettacolo, quest'anno al giro Froome aveva sia cardio che potenziometro e ha fatto un'impresa bellissima, quando vi metterete in testa che LA CORSA LA FANNO SEMPRE E COMUNQUE I CORRIDORI?

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