Uci: Aso e il Tour vanno in direzione contraria al ciclismo

| 31/07/2007 | 00:00
A due giorni di distanza dalla conclusione del Tour, l'Uci ha emesso un comunicato che traccia il bilancio della Grande Boucle e ribadisce la clamorosa spaccatura con la Aso. Ecco il comunicato integrale: Il Tour de France 2007 ha soffero molti casi di doping. Ma è un fatto dovuto all’aumento notevole dei controlli antidoping disposti dall’UCI. E questo conferma la bontà del lavoro portato avanti dall’Uci stessa. Prima del Tour, i dirigenti di Aso si erano rivolti all’Uci per chiedere rinforzi ai controlli al fine di garantire una corsa «pulita». In questo contesto, l’atteggiamento di Patrice Clerc e Christian Prudhomme è inaccettabile. Non si può allo stesso tempo chiedere più controlli e accusare la Federazione, che li organizza con successo e nel rispetto delle regole, di voler nuocere al Tour de France. L’Uci condanna l’atteggiamento di Clerc e Prudhomme: per loro, evidentemente, la lotta antidoping è una buona cosa solo se protegge la loro corsa, ma non va bene se invece nuoce loro. Per lottare seriamente contro il doping è indispensabile accettare anche gli effetti collaterali. Mentre sembra che l’Aso persegua più l’obiettivo di un Tour ricco che quello di un Tour pulito. L’Uci deplora il fatto che Clerc e Prudhomme utilizzino il tema del doping, che l’Uci combatte con ogni energia, nel quadro del conflitto che oppone Aso e Uci. La volontà di questi due signori di attizzare la polemica piuttosto che di lavorare con l’Uci per combattere neglio il doping è esecrabile e pericolosa. La lotta al doping è un momento fondamentale e non può essere strumentalizzata. Il signor Prudhomme, quando dichiara di voler passare oltre l’UCI, dice semplicemente che non vuole rispettare le regole alle quali sono sottomessi tutti i protagonisti del nostro sport. Ed è necessario che tutti noi condanniamo questo atteggiamento. Lo sport non può dipendere dai soli interessi di un singolo soggetto che vuol darsi delle regole personali per aumentare i propri guadagni. L’Uci non può accettare che Aso prenda in ostaggio le sorti del Tour. Questa magnifica prova è parte del patrimonio mondiale del ciclismo prima ancora di essere un’azienda privata. L’Uci si batterà perché gli interessi dello sport, che ha sempre difeso, abbiano la meglio su quelli commerciali della Aso. Quanto ai casi Sinkewitz e Rasmussen, l’Uci precisa quanto segue. Lasciare intendere che l’Uci abbia intenzionalmente annunciato durante il Tour la positività di Sinkewitz, controllato dalla agenzia antidoping tedesca, per nuocere alla corsa è diffamatorio. L’Aso accusa l’Uci di aver tenuta nascosta la notizia della positività fino al 18 luglio e afferma che avrebbe dovuto essere informata prima del 7 luglio: si tratta di un’accusa priva di fondamento perché è stata la Federciclo tedesca a rendere nota la positività il 18 luglio e solo in quella data l’Uci l’ha appresa. Allo stesso tempo, affermare che l’Uci si sarebbe accordata con la federazione danese per far scoppiare il caso Rasmussen durante il Tour costituisce una favola e un insulto verso la federazione danese. Queste false accuse non riusciranno a isolare l’Uci. Lo dimostra il fatto che il dominio che Aso rivendica sul ciclismo è economico e non etico. L’Uci lavora per affrontare l’emergenza e l’urgenza di un nuovo ciclismo con tutti coloro che hanno la sua stessa volontà. I responsabili e la politica attuale del Tour de France evidentemente non vanno in questa direzione. L’Uci è pronta ad assumere le decisioni che saranno necessarie se un organizzatore mette in pericolo il cammino che il ciclismo ha deciso di seguire. Il ciclismo di domani non può essere costruito che da attori che hanno gli stessi interessi ed eliminerà coloro che andranno conto questi interessi.
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un amore mai sbocciato compiutamente, un rapporto difficile e teso tra Federciclismo e Lega del ciclismo Professionistico, tra il presidente Cordiano Dagnoni e il presidente della Lega Roberto Pella. Silvano Antonelli, uomo misurato e di pensiero, che del ciclismo ha...


Santini Cycling e la squadra World Tour Lidl-Trek annunciano il lancio ufficiale del nuovo kit da gara per il 2026, un progetto che rinnova l’identità visiva della squadra mantenendo salde le sue radici. I colori iconici di Lidl - blu,...


Veronica Ewers ha deciso di dire addio al ciclismo e lo ha fatto pubblicando una lettera intensa e drammatica sul suo profilo Instagram.  «Alcune settimane fa, ho ricevuto i risultati degli esami del sangue che mostravano che i miei livelli...


Protagonista di una importante campagna acquisti che ha portato ad un profondo rinnovamento dell'organico, la Decathlon CMA CGM (la CMA CMG è una compagnia francese di trasporto e spedizione di container. È una delle più grandi compagnie navali a livello mondiale,...


Paolo Savoldelli sarà in studio questa sera a Radiocorsa, in onda alle 20 su Raisport. Con il campione bergamasco si parlerà dei primi ritiri in Spagna, della stagione 2025, di Jonathan Milan, di Giulio Pellizzari, di ‘Regala un Sogno’,...


Tante tappe, un po’ come accade nei Grandi Giri che tanto appassionano noi amanti del ciclismo. La Torcia Olimpica di Milano Cortina sta viaggiando verso il capoluogo lombardo dove il 6 febbraio prossimo è in programma la cerimonia di apertura...


Oggi, giovedì 11 dicembre, viene presentata in tutto il mondo la nuova Factor One,  un modello che ha fatto ampiamente discutere già nel giorno del suo debutto nelle corse al Criterium du Dauphiné 2025, giornata chiusa con uno splendido primo posto...


Nella splendida cornice del Ristorante La Brace di Forcola, sponsor storico della società, si è svolto il tradizionale pranzo sociale del Pedale Senaghese conclusosi con l’attesa lotteria sempre ricca di premi; un appuntamento ormai attesissimo che quest’anno ha assunto un...


Dopo due stagioni in cui ha indossato la maglia iridata, Lotte Kopecky tornerà a correre con i colori sociali e la – rinnovata - maglia della SD Worx Protime. È stata proprio la trentenne belga a presentare la divisa con...


Johan Museeuw parla da un letto d’ospedale, ma il messaggio che ha scelto di affidare ai propri social serve per tranquillizzare i suoi tifosi e gli appassionati di ciclismo e spiegare ciò che gli è successo. Il sessantenne belga, che...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024