L'ORA DEL PASTO. PROFESSOR ZILIOLI

STORIA | 25/01/2018 | 07:00
Italo Zilioli, laureato all’università della strada, professore emerito in ciclismo, docente straordinario al Master in giornalismo Giorgio Bocca di Torino.
Tutto vero: è successo qualche giorno fa. Zilioli, maglioncino giallo, forse per ricordare quei cinque giorni al vertice del Tour de France, non più in sella ma in cattedra, non più fra scatti e controscatti ma fra domande e risposte. Con il massimo della sincerità e il minimo dei trucchi: perché per facilitare l’esercitazione dei 20 giornalisti-studenti nello scrivere un pezzo rievocativo, si è finto che il grande Italo, il giorno dopo, avrebbe compiuto 80 anni. E invece ne ha – solo - 76.

Zilioli e la bicicletta
: “Passavo le vacanze estive lavorando per un mio zio carpentiere. Con qualche mancia più i soldi del papà acquistai la prima bicicletta”, “Andare in bici era evadere da casa, navigare nell’Atlantico, scalare l’Everest, volare in un’avventura”, “Da allora non ho mai smesso di andare in bici, neanche adesso, solo d’inverno rallento, perché in bici c’è sempre qualcosa che mi attrae, e allora ritorno giovane. Gli occhi sono sempre quelli, e ho anche la fortuna di non portare gli occhiali”.

Zilioli e il ciclismo: “Finché mi venne la voglia di attaccarmi il numero sulla schiena. Non sapevo nulla, seguivo l’istinto, sbagliavo e imparavo. Ho continuato a fare così anche da professionista: seguivo l’istinto, sbagliavo e, spesso, perdevo. Ma quella era la mia natura, e se tornassi indietro, rifarei le stesse cose, le stesse corse, probabilmente gli stessi errori, e non potrebbe essere diversamente, altrimenti sarei una persona diversa”, “Ero insicuro. Sergio Zavoli, al ‘Processo alla tappa’, disse che ero ‘esile, incerto, sensibile ai turbamenti e alle emozioni come una fanciulla o un intellettuale tormentato’. Aveva ragione. Quando le cose giravano storte o andavano male, mi abbattevo, e invece di reagire, mi rassegnavo. ‘Ecco - mi dicevo – il solito Zilioli’”.

Zilioli e gli altri: “Jacques Anquetil, il più grande a cronometro e nelle corse a tappe. Merckx, il più grande dovunque e comunque. Anquetil calcolava, Merckx ammazzava. La sera, a tavola, con i compagni di squadra, ancora sbalorditi, commentavamo i suoi numeri. Merckx sosteneva che molto dipendesse dalla testa. E ripeteva: ‘Le gambe non hanno la testa’. Voleva dire che le gambe non hanno freni mentali”, “Michele Dancelli perdeva la testa per le donne. Una mattina, in allenamento in Riviera, all’inizio del Poggio incontrammo una signorina con un cagnolino: lui sparì e riapparve solo nel pomeriggio, a Imperia, ancora esaltato”, “Lance Armstrong aveva grandi numeri, ma anche manie di grandezza, ha organizzato il doping di squadra e pagato un’ambizione esagerata. E’ stato l’Al Capone del ciclismo”.

Zilioli e i soprannomi
: “Quello di ‘Coppino’, cioè piccolo Coppi o nuovo Coppi, non mi ha aiutato. Non tenevo le responsabilità. Sapevo di non essere come lui, però sognavo di assomigliargli. Quello di ‘eterno secondo’ lo prendo come un titolo di merito. Anche Raymond Poulidor, un simpaticone, semplice e genuino, è stato un eterno secondo. Ma su di lui sono in vantaggio ai punti: io sono riuscito a indossare la maglia gialla al Tour de France cinque giorni, e lui neanche uno”.

Zilioli e la vita
: “Cercavo la gloria in bici e nella vita, e quando rendevo di più, era perché avevo la gioia nel cuore”, “Il ciclismo trasmette così tanta passione che smettere non è mai semplice, però a farti capire quando è giunto il momento ci pensano gli altri”, “La differenza fra corridore matto e corridore artista? Il matto è un estroso che non vince, l’artista è un estroso che però vince”, “Quando è in affanno, un calciatore si ferma e si lega le stringhe, un corridore non può”, “Il corridore è sempre da solo, con la sua voglia e la sua volontà”, “Nel Giro d’Italia 1964, secondo dietro Anquetil, fui insultato e fischiato, anche nel giro d’onore al Vigorelli. Forse pensavano che mi fossi venduto allo straniero. Non era vero. E per un corridore di 22 anni il secondo posto era un risultato fantastico. Ci rimasi malissimo, avevo le lacrime agli occhi, e non l’ho più dimenticato”.

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Italo Zilioli
25 gennaio 2018 10:14 canepari
da giovane, a Giuseppe Graglia ricordava Martano. Gios era sicuro nel “59 di aver scoperto il nuovo Coppi. A Sanremo arrivò primo conquistando il tricolore (degli allievi, ma pur sempre verde bianco rosso). Scattava come Bartali e andava via come Coppi; una sintesi perfetta. Anzi Fausto stesso gli faceva i complienti: “Ho sentito parlare di te…”. Giacotto stravedeva. Gli sportivi si entusiasmavano al suo modo di correre. Generoso, anche se spesso sbagliava i tempi. Per questo Raro lo amava svisceratamente. Cavanna intuì, nella ancora acerba complessità fisica del ragazzo, le stimmate del fuoriclasse....
Sappiamo come è andata a finire. Non è mai diventato un Campionissimo, ma un ottimo corridore, un Campione sì. Campione nel pedale e Campione nella vita. Ed è qui che tutti noi lo possiamo incontrare apprezzandone la simpatia , la modestia, e, adesso che ha fatto anche il docente universitario, la cultura “umana” e la capacità di comunicare la VITA. Per questo gli vogliamo bene.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Al britannico Lewis Askey bastano gli ultimi 500 metri per aggiudicarsi l'85sima edizione della Boucles de l'Aulne-Châteaulin valida per la Coppa di Francia. Perentorio e decisivo lo scatto del portacolori della Groupama FDJ in vista del traguardo e per Askey...


Era l'atleta più attesa e Demi Vollering non ha sbagliato il colpo prendendosi di potenza una delle tappe più dure della Vuelta Femenina by Carrefour e la maglia roja di leader della generale. La fuoriclasse olandese ha dominato la salita...


Subito protagonisti gli azzurri alla Corsa della Pace juniores che oggi ha preso il via da Litoměřice con la prima frazione di 109 chilometri. Mattia Agostinacchio e Alessio Magagnotti chiudono infatti in seconda e terza posizione anticipati soltanto dall'olandese Gijs...


Dopo il Gran Premio Liberazione di Roma Paula Blasi conclude a braccia alzate anche la Pointe du Raz Ladies Classic che si è disputata oggi in Francia. La 22enne spagnola della UAE ha staccato di 7” la britannica Lauren Dickson,...


Il Rubino in casa Vittoria è un pneumatico iconico, un prodotto particolarmente apprezzato da chi pedala ogni giorno. Oggi il nuovo Rubino torna in aula versione completamente rinnovata che si pone al centro della gamma stradale Vittoria. Pur restando un...


Tutti in piedi davanti al dottore in ingegneria Ernesto Colnago! Il Politecnico di Milano ha conferito oggi la Laurea Magistrale ad Honorem in Mechanical Engineering - Ingegneria Meccanica al grande costruttore brianzolo che, a 93 anni, ha incantato una platea...


Cresce l'attesa per il Giro d'Italia il cui viaggio comincerà domani con la Durazzo-Tirana per concludersi il 1 giugno a Roma dopo 21 tappe. Le 23 squadre partecipanti hanno ufficializzato i nomi dei 184 protagonisti di questa edizione della Corsa Rosa. I...


La Vuelta Espana di Pauline Ferrand-Prévot si conclude a Golmayo, prima della partenza della difficile quinta tappa che si concluderà in quota a Lagunas de Neila. La francese della Visma Lease a Bike, vincitrice Paris-Roubaix Femmes, e venticinquesima nella classifica...


Si apre all'insegna di Dusan Rajovic il Tour de Kumano. Il serbo della Solution Tech Vini Fantini fa centro nella prima tappa di Inami (125) a conferma di uno stato di forma eccezionale. Ottava vittoria per Rajovic che regola in...


Una scossa, una notizia a sorpresa. GreenEDGE Cycling annuncia una ristrutturazione del Performance Group che vedrà Matthew White lasciare l'organizzazione con effetto immediato, segnando la fine di un capitolo straordinario nella storia del team. Si legge nel comunicato ufficiale...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024