GATTI&MISFATTI.GIRO PERFETTO, VEGNI RINNEGA VEGNI

GIRO D'ITALIA | 29/11/2017 | 18:35
Ma chi c’era sul palco della presentazione, il fratello di Mauro Vegni? Come si chiama, Giangi Vegni? Mi schiero subito: scelgo il Giangi. Quell’altro, Mauro, ha passato l’intero inverno scorso, e poi l’intero Giro d’Italia 2017, a spiegarmi che il suo percorso non aveva troppa cronometro, che la cronometro ci vuole, che la cronometro è bella, e che comunque il tracciato era ben equilibrato, altro che equilibrato. E io a dire sin da subito che sessanta-settanta chilometri contro il tempo ormai sono una fesseria, sbilanciano troppo, penalizzano crudelmente gli scalatori, perché solo Nembo Kid al giorno d’oggi riesce a rimontare in montagna quello che lascia a cronometro. Difatti il vincitore si chiama Dumoulin, tanto per non scordare. Vale a dire il re dei cronoman, che poi ovviamente deve sapersi difendere anche in salita. Ma un conto è difendersi, un conto è dover ribaltare il Giro, sulle salite.

Meno male che stavolta la famiglia Vegni ha lasciato fare al Giangi. Questo sì è il fratello giusto. Prima disegna un Giro perfetto (mania personale: per essere perfettissimo manca solo il Mortirolo, ma chiuderò un occhio), con “soli” 45 chilometri (10 nel prologo a Gerusalemme e 35 nella Trento-Rovereto) di cronometro, una misura limite, meglio qualcosa meno comunque apprezzatissimo lo sforzo.

Dicevo: prima il Giangi lo disegna bello, con tanta montagna, rimediando persino all’altro sfondone 2017 del fratello Mauro, quella prima settimana pallosa come non mai, stavolta invece già ricca di Etna, Montevergine e Gran Sasso, ma addirittura lo stesso Giangi va poi sul palco Rai a sconfessare chiaramente il fratello, dicendo esattamente il contrario, e cioè che il Giro 2017 andava riequilibrato, togliendo qualcosa ai cronomen e aggiungendo qualcosa agli scalatori. Discorso sacrosanto, dal mio punto di vista, ma davvero non oso pensare a come lo prenderà il povero Mauro, pubblicamente svergognato da uno di famiglia.

E comunque. Ringrazio il Giangi Vegni perché stavolta ha insegnato a tutti – anche a Mauro – come si disegna un Giro duro, ma equo e giusto. Certo, l’idea che ci sia Froome, come più volte preannunciato e ora confermato, è un’aggiunta roboante, fatta apposta per zittire i soliti piagnoni del non ci sono campioni, ma apre pure il rischio di vedere il Giro ’18 già segnato da subito, perché il re del Tour è re del Tour in quanto cronoman e scalatore, due cose in uno, cioè ideale in questo genere di Giro, se non viene in gita, se viene in forma, se viene per vincere. Ma questo, in fondo, è già l’altro discorso. Dal tracciato agli uomini. Abbiamo già chiaro il vero fascino della nuova sfida: stavolta, chi vorrà vincere la corsa più dura del mondo nel paese più bello del mondo, dovrà pure battere il corridore più forte del mondo.

Cristiano Gatti
Copyright © TBW
COMMENTI
Giangi
29 novembre 2017 19:09 canepari
strizza l'occhio a Tom (che si guarda bene dall'ammiccare) e spende per Froome....(che accetta per entrare nella storia e per arricchire il conto in banca). Nibali e Aru, all'annuncio in videomessaggio di Chris, sbiancano in volto: "Questo qui non ci voleva...si lotta già per il secondo posto".

29 novembre 2017 20:07 Line
troppi arrivi in salita ..8 ... una volta qualcuno qui si era lamentato della Vuelta di Spagna

buon giro ma
29 novembre 2017 20:10 ConteGazza
ok 2 crono non troppi km; salite tante. Tappa 18 con arrivo a prato nevoso rivedibile (piattone e una sola salita finale, tipo Oropa e Blockhaus quest' anno). Salite/cime storiche/mitiche praticamente non inserite (tipo Mortirolo versante vero, Gavia, Pordoi, Sella ecc..). Voto 7. Aru, Froome vengono (almeno così dicono al 29-11-2017), Nibali e Dumoulin probabilmente no.

Ma dove andremo a finire?
29 novembre 2017 20:44 Bastiano
Se è vero che danno due milioni di Euro a Fronte per venire al Giro, snaturano lo spirito della gara e creano un super vincitore ben prima della partenza. Io avrei aumentato il montepremi con due milioni in più al primo ma, avrei dato rispetto a tutti gli atleti, trattandoli in modo paritario. Fossi negli altri leader, andrei al Tour dove arriverà un Froome più stanco ed eviterei l\'offesa di vedermi un mio collega che prende una montagna di soldi solo perché parte ed io se vinco, prendo un decimo di quell\'importo.
Un po\'di dignità non guasterebbe.

29 novembre 2017 20:54 BARRUSCOTTO
chiedo il permesso di fare un plauso alla rai a volte da me criticata davvero una bella presentazione snella e simpatica il giro e partito col piede giusto speriamo in bene

Froome al giro
29 novembre 2017 21:37 fedaia66
e' un grande colpo mediatico.
Ma non e' il prossimo vincitore del Giro designato.
Prima deve correrlo.
In piu' non e' piu' un giovincello, ed il Gir per varie ragioni e piu' anarchico che non Vuelta e Tour.
Per cui dubito che Aru e Nibali pensino al secondo posto.
Andiamo dai..

brutto segno ricevere il plauso di Gatti
30 novembre 2017 00:27 pickett
Se un incompetente totale,che col ciclismo c'entra come i cavoli a merenda,si mostra entusiasta,va da se che il percorso sia censurabile.45 km a cronometro in una corsa a tappe di 3 settimane sono una vergogna.Nemmeno un cretino può preferire l'insulsa tappetta finale di Roma ad una crono come quella(bellissima) che ha concluso il Giro 2017.E anche le tappe di montagna sono disegnate coi piedi,in particolare il colle delle Finestre,la salita + bella d'Europa,così lontana dal traguardo risulterà del tutto ininfluente.Sull'Appennino era praticamente impossibile trovare 2 salite + insignificanti di Montevergine e Campo Imperatore.Buon divertimento...

La crono a Roma
30 novembre 2017 09:47 Monti1970
A Roma ci voleva una crono di 20 km per riequilibrare le salite che ci sono. All\'epoca di Indurain c\'erano 120km a crono(troppi) ora troppo pochi

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Team Jayco AlUla ha ingaggiato l'esperto belga Amaury Capiot con un contratto biennale e continua così la sua campagna di rafforzamento per le Classiche. Il 32enne Capiot ha oltre 10 anni di esperienza nel gruppo professionistico: dotato di una...


Mapei, leader mondiale nella produzione di prodotti chimici per l’edilizia, conferma il suo impegno storico nel mondo del ciclismo come Main Partner dei Campionati Mondiali di Ciclismo su Strada UCI 2025, che si terranno per la prima volta in Africa,...


Il corridore e il preparatore, l'atleta e lo studioso, un ragazzo totalmente dedito al ciclismo in tutte le sue componenti: c'è Luca Vergallito "al completo" nel quarto d'ora di conversazione con Carlo Malvestio, inviato per noi in Canada, che potete...


Appuntamento con la storia: il campionato del mondo di ciclismo sbarca in Africa e quella di Kigali 2025 (dal 21 al 28 settembre) è una “prima assoluta” per il Continente, non a caso proposta nella Paese delle Cento Colline, che...


Ieri pomeriggio alla presentazione della Nazionale Italiana per il mondiale di ciclismo di Kigali abbiamo avuto l'occasione di scambiare qualche battuta con Marco Frigo, unico azzurro in forza al Team Israel PremierTech, al centro del ciclone per il genocidio in...


NABICO, azienda veneta produttrice di nastri manubrio 100% Made in Italy e personalizzabili, presenta il nuovo nastro Bio Galibier,  un prodotto sostenibile realizzato con oltre il 35% di componenti bio-based certificati ISO 17025 ma soprattuto un prodotto che si allinea agli altri della gamma NABICO...


Dopo l'eccelente Tour de France e la vittoria alla Liegi Bastogne Liegi di Kim Le Court, le Isole Mauritius sono di nuovo al centro dell'attenzione con il giovane Tristan Hardy. Classe 2008, il giovane mauritano difenderà la sua bandiera, che...


E’ stata ancora una volta la splendida Sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni, cuore istituzionale di Legnano, ad accogliere la conferenza stampa di presentazione della 106° Coppa Bernocchi – 49° GP Banco BPM, sulle suggestive immagini del video della scorsa...


L'appuntamento numero 27 con Velò, la rubrica di TVSEI dedicata al ciclismo, vedrà il successo di Jonas Vingegaard alla Vuelta di Spagna e l'affermazione di Isaac Del Toro nella 77^ edizione del Trofeo Matteotti come temi principali della discussione....


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. Una puntata ricca, imperniata su due tradizionali appuntamenti del ciclismo giovanile bresciano. Si comincia con gli esordienti impegnati nella 35sima edizione del Trofeo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024