INIZIATIVE | 11/11/2017 | 07:01 La prima e unica cronostaffetta cicloletteraria in Italia, di più, in Europa, anzi, nel mondo. Si intitola “Succhiami la ruota” e si terrà a Milano sabato 18 novembre, dalle 18.30, nel Palazzo dei giureconsulti, durante il Ficts 2017, il festival della Federazione internazionale del cinema e della tv sportive. Ogni autore di libri sulla bicicletta avrà a disposizione ben 150 secondi, pari a due minuti e mezzo antisbrodolamento, per spiegare o descrivere, per accennare o commentare, per lampeggiare o affrescare, per riassumere o chiosare, per celebrare o immortalare la propria opera. Biografie o saggi, manuali o diari, pamphlet o racconti, antologie o annuari, romanzi o dizionari, poesie o blog: purché si tratti di due ruote a spinta e trazione umane.
Non è una prima assoluta. Sette anni fa la stessa manifestazione aveva ospitato “La sacra ruota”, un’altra kermesse in cui si pedalava a parole: in quella circostanza gli autori potevano parlare addirittura per tre minuti, fino all’interruzione con una scampanellata, e fra una serie e l’altra erano previsti intervalli a base di video e foto, interventi e interviste. Stavolta ci si concentrerà soltanto sulle testimonianze verbali. Un’occasione per ribadire l’antica parentela che incredibilmente e misteriosamente lega i Buzzati e i Montanelli, i Pratolini e le Ortese, i Brera e i Gatto agli attuali cronisti da sala-stampa e reporter da marciapiede. Un genere, comunque, privilegiato, perché non esiste sport letterario come il ciclismo né disciplina poetica come la bicicletta.
Claudio Gregori parlerà del suo Ottavio Bottecchia, Ildo Serantoni tornerà sul suo Felice Gimondi, Albano Marcarini citerà la sua bici che va a potassio, Giacomo Pellizzari si cimenterà nella sua “Storia e geografia del Giro d’Italia”, Ennio Buongiovanni declamerà alcuni suoi versi rotondi o lenticolari, Gianni Torriani presenterà il suo omaggio “L’ultimo patron” al papà Vincenzo, Roberto Damiani ripercorrerà il suo viaggio da Auschwitz a Roma, Paolo Migliavacca farà risorgere il suo pioniere Carlo Galetti. E ancora: poche parole e qualche inevitabile temporanea omissione saranno regalate da Sergio Meda e Lorenzo Franzetti, da Paolo Viberti e Mauro Colombo, da Federico Biffignandi e Gino Cervi, da Filippo Cauz dei Bidon protagonisti del “CentoGiro” e anche da quei valorosi del Velo club Genova 1913 (che però è di Milano, zona Porta Genova). Thomas Vust verrà dalla Svizzera per divulgare la sua rivista “Cycle!”, Roberto Bettini da Cuggiono per proporre i suoi ritratti fotografici, Luciana Rota per esporre pannelli storici di una mostra su Alessandria capitale della bici già presentati al Museo del Ghisallo. Forse irromperanno sulla scena anche il prolifico Beppe Conti e il riservato Paolo Bottiroli.“Hors categorie”, fra gli altri, Paolo Maggioni con una graphic novel dedicata a Giacinto Facchetti, e e Giorgio Terruzzi con “Sportivo sarà lei”, inediti e dimenticati del maestro Beppe Viola. Il sottoscritto si riunirà a quel “Diavolo di un corridore”, Renzo Zanazzi, che sette anni fa illuminò – dal vivo – autori e lettori, salone e spettatori.
Le iscrizioni sono libere, gratuite e aperte fino all’ultimo istante: email a marco.pastonesi@gmail.com. Nella giuria, che dopo i 150 regolamentari secondi stavolta farà scattare la sirena, i sommi ex professionisti Alfredo Bonariva, Alberto Morellini, Marino Vigna e Dino Zandegù. E per partecipare non è neppure necessario avvertire o annunciare. (in calce, il regolamento di “Succhiami la ruota”)
Marco Pastonesi
Titolo: SUCCHIAMI LA RUOTA Sottotitolo: CRONOSTAFFETTA CICLOLETTERARIA: LIBRI A PEDALI Dove e quando: Milano, Palazzo dei giureconsulti, piazza dei Mercanti 2 Sabato 18 novembre, ore 18.30 durante Sport Movies & Tv 2017 Regole • L’ingresso è libero e gratuito • Significa che tutti possono partecipare, ma solo gli autori di libri sul ciclismo possono salire in cattedra, prendere il microfono e parlare • Ogni autore ha diritto a due minuti e mezzo per raccontare il proprio libro • Trascorsi i due minuti e mezzo, i presidenti della giuria azionano la sirena • Ogni cinque libri sul ciclismo, “hors categorie” può prendere la parola anche l’autore di un libro su un altro sport • Nel caso di un libro scritto da due o più autori, si estende il numero dei relatori ma non il tempo a loro disposizione • E’ possibile portare copie dei propri libri per tentare di venderle • Gli spettatori e gli stessi autori non possono lasciare la sala senza avere acquistato almeno un libro • Gli autori non possono fare i furbi e acquistare i propri libri • Varie ed eventuali
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