| 30/03/2007 | 00:00 Sabato 26 maggio il Giro d'Italia taglierà in senso longitudinale la provincia orobica lungo l'asse della Valle Brembana, prima di approdare nel cuore di Bergamo. Una tappa non particolarmente impegnativa dal punto di vista fisico degli atleti, ma che richiederà particolari attenzioni sotto l'aspetto organizzativo.
Si è riunito questa mattina, presso la Prefettura di Bergamo, il gruppo di lavoro "istituzionale" per una prima riunione al fine di approntare i dispositivi di sicurezza con tutti gli enti coinvolti in vista del passaggio della carovana rosa. A fare gli onori di casa il prefetto dott. Federico Cono che dopo una breve introduzione ha lasciato la parola al referente della Prefettura, il dott. Beaumont Bortone.
Il primo dato rilevante è che sono attesi oltre 100.000 spettatori lungo il tracciato di gara, suddivisi in tre punti particolari: oltre la metà dovrebbe "assieparsi" lungo i 9 chilometri della salita che porta da San Giovanni Bianco a Trinità di Dossena, mentre una stima di circa 20.000 dovrebbero salire al Passo San Marco e i restanti 30.000 sono attesi nel tratto cittadino tra Città Alta e l'arrivo in piazza Matteotti.
Il percorso di gara interessa sia strade di rilevanza provinciale sia la rete viaria comunale e "la messa in sicurezza" appare molto complessa in quanto il tracciato è interessato da numerosi incroci che dovranno essere presidiati da forze dell'ordine. In tal senso le autorità locali stimano un impegno indicativo di almeno 224 agenti tra forze di polizia (solo per il comune di Bergamo sono preventivati 46 unità di Polizia Locale per il presidio di 34 incroci).
Inoltre, particolare attenzione è riposta nelle modalità di accesso dei tifosi al tracciato di gara, e i dirigenti della Prefettura hanno individuato 42 parcheggi lungo l'asse Bergamo Valle Brembana per una capienza stimata di 11.200 posti auto. Tuttavia, sulla scorta della precedente esperienza della tappa della Presolana nel 2004, Giovanni Bettineschi di Promoeventi Sport è piuttosto tranquillo: <>. Ciò nonostante il gruppo di lavoro si è impegnato ad individuare nuove aree di sosta, soprattutto per i camper che tradizionalmente seguono il Giro d'Italia, mentre Promoeventi Sport valuterà l'opportunità di istituire dei bus navetta in grado di trasportare il pubblico nella zona di gara.
Protagonista della giornata di ciclismo bergamasco sarà ancora una volta il volontariato di protezione civile che si attiverà su due fronti: quello a supporto degli interventi di viabilità e quello preposto agli interventi sanitari. Attualmente sono circa 45 le associazioni che hanno già dato la propria disponibilità e verranno coordinate dalla sala operativa in Prefettura (presieduta dal dr. Bertone).
Presente alla riunione anche Ivan Gotti in qualità di vicepresidente del Comitato Tappa che ha ricordato che alcuni tifosi dotati di bicicletta potrebbero, una volta passati i concorrenti a San Giovanni Bianco (da qui affronteranno la salita a Trinità di Dossena), scendere a San Pellegrino, così da poterli vedere una seconda volta.
Da segnalare che, a causa del blocco del traffico, la mobilità degli studenti nella giornata di sabato 26 maggio potrebbe essere problematica (sia per le scuole della Valle Brembana sia per gli studenti che dalla valle scendono agli istituti scolatici bergamaschi) e quindi si è ipotizzata la richiesta al Provveditorato agli Studi della chiusura delle scuole. Un'opportunità in più per portare i giovani a contatto con il ciclismo.
Infine, sul fronte della Provincia di Bergamo, si segnala che l'amministrazione provinciale ha stanziato 600.000 Euro per la manutenzione e la miglioria della sede stradale toccata dal Giro d'Italia.
Presenti alla riunione anche il Questore di Bergamo, Salvatore Longo, i rappresentanti delle forze dell'ordine, come il Col. Beneddeto Lauretti dei Carabinieri, il Ten. Col. Trotta della Guardia di Finanza, il Comandante Barbara Barra della Polizia Stradale, il Com. Lorenzo Mapelli della Polizia Locale di Bergamo. In rappresentanza della Comunità Montana Valle Brembana Francesco Risi e per le associazioni legate agli aspetti sanitari Oliviero Valoti del Servizio 118, Cristina Sonzogni della Croce Rossa Italiana sez. di Bergamo e Valerio Zucchelli dell'ANPAS.
La riunione si è chiusa con l'arrivederci nella seconda metà del mese di aprile per un aggiornamento dello sviluppo organizzativo.
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