CITTADELLA. IL PANATHLON FESTEGGIA I 100 ANNI DEL GIRO

INIZIATIVE | 17/06/2017 | 07:39
La splendida cornice della “Casa dei Gelsi” di Rosà (VI) ha fatto da teatro al conviviale estivo della serata Interclub organizzata dal Panathlon di Cittadella con la presenza dei club di Bassano del Grappa, Schio-Thiene e Vicenza. Da quest’anno, inoltre, ha fatto il suo ingresso nell’interclub anche il Panathlon di Castelfranco Veneto. Un momento di incontro e di scambio che ha avuto come tema il Giro d’italia e lo storico traguardo delle 100 edizioni raggiunto quest’anno.

A discuterne insieme un parterre d’eccezione e di grande livello a cominciare da Silvio Martinello, ex campione del mondo ed olimpico, che ha moderato la serata. Oltre a lui erano presenti altri due grandi campioni del passato come Gilberto Simoni, vincitore del Giro d’Italia nel 2001 e 2003, e Marino Basso, campione del mondo nel 1972. A rappresentare il movimento ciclistico femminile, invece, Alessandra Cappellotto, campionessa del mondo a San Sebastian nel 1997. Tra gli ospiti presenti anche altri ex atleti come Flavio Miozzo, ex ciclista e direttore di Simoni nel Giro 2003, Simone Fraccaro e Christian Salvato, presidente dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani. A chiudere il parterre degli ospiti Andrea Gastaldello, amministratore delegato della Wilier Triestina.

Molti i temi toccati nel corso del dibattito. Tra i più importanti e i più sentiti il tema della sicurezza stradale per i ciclisti. In particolare, Christian Salvato si sta impegnando con il sindacato dei ciclisti in una campagna di educazione stradale e civica che possa ridurre il numero di incidenti. “L’attenzione verso il più debole è una cultura che in Italia deve essere elevata – ha dichiarato il presidente dell’ACCPI – la bici è uno dei mezzi di trasporto più belli ma abbiamo poche piste ciclabili e non ci sono investimenti nel settore”.

Tra ricordi e commenti sul Giro 100 appena concluso la corsa rosa è stata al centro del dibattito. Una storia di grande successo quella della manifestazione sportiva targata RCS che nel 2001 e 2003 ha visto trionfare il trentino Gilberto Simoni. “Ho visto un Giro bello – ha confessato lo scalatore trentino – il ciclismo di oggi è più accelerato rispetto a quello dei miei anni e c’è stato un cambio gestionale e tattico considerevole”. Un cambio che non piace a un lottatore e attaccante com’è stato Marino Basso. “Io ho sempre corse per dare emozioni alla gente e al popolo – ha spiegato Basso, campione del mondo a Gap nel 1972 – ma in questa edizione del Giro non ho visto questo. Il ciclismo di oggi non fa emergere i purosangue che hanno voglia di soffrire e lottare”. Di parere opposto, invece, Flavio Miozzo, ex ciclista e DS di Simoni del 2003. “Il Giro 100 è stato interessante ed entusiasmante – ha commentato Miozzo – Nibali ha lavorato bene, forse Quintana poteva regalare qualche emozione in più”.

La storia di 100 edizioni del Giro d’Italia è piena di aneddoti e storie da raccontare. Come quella di Simone Fraccaro che di tappe ne ha vinte due e quest’anno è stato con la sua azienda, la GSG, al fianco di Domenico Pozzovivo come in passato lo fu con Mario Cipollini. “Cipollini era abbastanza esigente – confessa Fraccaro – ma penso volesse vedere fino a dove resistevo”.

Nell’immaginario collettivo Giro d’Italia è una corsa per uomini ma da qualche anno, ormai, il ciclismo femminile sta acquistando sempre maggior visibilità anche grazie a campionesse come Alessandra Capellotto. “Correre un giro nelle strade di casa – spiega la prima donna italiana a vincere un campionato del mondo su strada – è affascinante e speciale per un’italiana”. A tenere alto il nome del ciclismo italiano nel professionismo è rimasta la Wilier Triestina che è main sponsor di una squadra professional. “Il nostro obiettivo è ben figurare – spiega l’A.D. di Wilier Triestina Andrea Gastaldello – provando a dare visibilità al nostro marchio. Il binomio di marchi italiani che contraddistingue il nostro team è il miglio biglietto da visita per il ciclismo italiano che è ancora molto quotato e apprezzato all’estero”.

A tutti gli ospiti è stato consegnato un gagliardetto del Panathlon direttamente dalle mani di Giorgio Chinellato governatore dell’Area 1 che comprende Veneto e Trentino Alto Adige.

A fare gli onori di casa il presidente del Panathlon Cittadella, Jonny Moletta e Brigit Rastetter che presiede il gruppo di Bassano del Grappa.

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