DILETTANTI | 15/06/2017 | 16:13 Ci hanno provato in tutti i modi, Jay Hindley e Lucas Hamilton della Mitchelton Scott a mettere in difficoltà la maglia rosa ma la difesa di Pavel Sivakov è stata davvero eccezionale. E alla fine i verdetti di Campo Imperatore, nella tappa decisiva del Giro d'Italia Under 23, sono stati questi: primo posto per Hindley e secondo per Hamilton con uno straordinario arrivo in coppia e terzo posto per Sivakov che festeggia il successo finale e conquista il 40° Giro d'Italia Under 23.
La corsa, come prevedibile, si è decisa sulla salita finale dove il gruppo dei big ha via via raggiunto i battistrada che avevano animato la prima parte della frazione e poi si è selezionato finché davanti sono rimasti Padun, Covili, Conci, Hamilton, Hindley, Stannard, Davies, Cherkasov, Sivakov e Munoz con Baccio che è rientrato ai tre chilometri. A questo punto è scattato il forcing degli australiani con Sivakov che si è difeso alla grande.
«È stato un finale incredibile - spiega la maglia rosa - ma soprattutto durissimo: sono davvero molto felice perché questa è la vittoria di tutta la squadra. Non siamo mai andati tanto forte, abbiamo davvero dominato e ringrazio uno ad uno i miei compagni! Voglio tutta la squadra con me sul podio, dobbiamo condividere questa gioia. Non importa aver vinto il Giro per pochi o tanti secondi, l'importante è avercela fatta. E ora? Un po' di riposo poi metto nel mirino Giro della Valle d'Aosta e Tour de l'Avenir».
Un\'altra marcia e soprattutto abitudine a questa tipologia di gare!
Per molti nostri ragazzi e stata la prima esperienza di una gara a tappe di otto giorni!
Il vincitore e già proiettato verso il giro della val d Aosta , dove saranno invitate solo sei team italiani! Ma come faranno i nostri giovani a fare esperienza??
l'esperienza all'estero
15 giugno 2017 17:34piuomeno
Se gli australiani vengono a farsi esperienza in Italia, occorre che anche gli italiani si affaccino alle corse che contano all'estero. E' chiedere troppo?
Maurizio
15 giugno 2017 19:06tempesta
Ormai e sempre la stessa Cosa,dove devono fare esperienza i nostri corridori? Quando gli stranieri vengono da noi se non vai cambia Sport.Bisogna solo dire non ci siamo.
E dire che. ...
15 giugno 2017 19:54Girobaby
Fino a 14 /13 anni fa il Giro d\'Italia dilettanti era 10 /11 tappe e senza giorno di riposo e sempre con tutti i controlli sangue /urina. C\'è poco da dire, chi va forte al Giro d\'Italia, o dilettanti o professionisti, è un corridore con la C maiuscola. Un applauso a tutti questi giovani che hanno terminato questa nuova esperienza.
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