ABC di COSTA. NEL CICLISMO NON CONTA CHI ȠBUONO, MA L'ABBUONO

GIRO D'ITALIA | 22/05/2017 | 16:55
di Angelo Costa    -

A come Androni. Nel senso di team professional. E’ una delle squadre italiane escluse dalla corsa rosa insieme alla Nippo Fantini: mal comune, si dirà. Quanto al gaudio, neanche mezzo. È la seconda volta consecutiva che resta fuori dal Giro: la prima per vicende doping relative alla stagione precedente, quest’anno perché il progetto tecnico non è sembrato convincente agli organizzatori. Così è stato spiegato al momento degli inviti, ciòè ad attività ancora da iniziare; quando ha cominciato a correre, l’Androni è stata la squadra italiana che ha fatto meglio di tutte. In un Giro dove il tricolore finora è sventolato solo nella sala in cui è nato a Reggio Emilia, la giovane armata di Gianni Savio, con talenti come Ballerini, Cattaneo e Vendrame, oltre alla stellina Bernal, si sarebbe fatta valere più di quelle che, invece, sulle strade rosa si notano solo per le divise sgargianti o per le manovre del pullman. Nel grande dibattito sul ciclismo italiano che non vince mai, forse bisognerebbe discutere delle scelte: si eviterebbe di avere a casa l’Androni e un Giro con tanti sandroni.
 
F come fair play. Nel senso di correttezza e cavalleria. Fa discutere il gesto di Dumoulin, che nella tappa di Bergamo ha fermato la squadra quando si è accorto che Quintana era caduto in discesa: scelta personale, se avesse tirato dritto nessuno gli avrebbe rimproverato, visto che il rivale aveva fatto tutto da solo. Farà bene l’olandese a non aspettarsi di esser ricambiato: tre anni fa, il colombiano ha vinto un Giro scendendo dallo Stelvio, ignorando la safety car piazzata per la neve. Anche a Bergamo, Quintana ha mandato un timido segnale: alla maglia rosa che l’aveva atteso dopo la caduta, ha tolto qualche secondo nello sprint per la vittoria di tappa. Tanto per ribadire che nel ciclismo non conta chi è buono, ma l’abbuono.
 
W come watt. Nel senso di misurazione della potenza. E’ il nuovo modo di spiegare il ciclismo: una volta si curava l’aspetto tecnico, oggi quello elettrotecnico. Non basta più informarsi, ma esser diplomati: possibilmente, alla scuola Radioelettra. Questo genere di esperti, che si ritrova al villaggio partenza negli stand dell’Enel, misura gli atleti in ampere e Newton: persino quando guarda al passato, non dice più ‘una volta’, ma ‘un volt’. Non divide più i protagonisti per specialità, come scalatori o cronomen, ma in base all’energia: ci sono i chilowatt (ciclisti pesanti), i nanowatt (ciclisti di bassa statura), i gigawatt (ciclisti di taglia extralarge), i terawatt (ciclisti che cadono spesso), i deciwatt (ciclisti che fanno classifica), i centiwatt (ciclisti iscritti a questo Giro), i milliwatt (ciclisti che perdono di un niente), e i petawatt (ciclisti maleducati). Non chiede dati anagrafici o curiosità personale, ma soltanto che energia esprimano. Ed è anche indispettito perché questo Giro che tocca l’intera l’Italia ha ignorato Potenza: sarebbe bastato un circuito. Ovviamente, corto.
Copyright © TBW
COMMENTI
Bravo condivido il suo articolo
22 maggio 2017 16:37 Vincent
Si non conta chi e buono ma chi vince e scrive il suo nome albo d'or , un domani nessuno si ricorderà il far play di DUMOLIN ma chi vince il Giro del centenario questo farà storia. Corsa e corsa nessuno si deve fermare la lotta continua e sempre stato cosi nella storia di questo sport una grande delusione questo comportamento inutile che gli costerà la perdita della vittoria finale , ma non solo lui e in colpa perche Nibali non a messo il suo team tirare forte , anche Pinot ? Perche non hanno aspettato la Sky ? due pesi due misere e una vergogna .

22 maggio 2017 18:07 tempesta
Certo il tuo amico Nibali non avrebbe aspettato. Ma hai un problema perche Dumolin vincera il Giro ugualmente.

Vedremo domani la prima riposta
22 maggio 2017 23:16 Vincent
Vedremo domani chi vince ho perde il Giro che sia il migliore non ce nessuno problema per me sono tutti bravi massimo rispetto per questi ragazzi per i sacrifice che fanno per arrivare a questo livello . Complimenti a tutti !

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Aurora Cerame è la nuova campionessa d'Italia della categoria donne esordienti di primo anno. La giovane piemontese di Varallo Pombia, in provincia di Novara, 13 anni compiuti a maggio portacolori della Società Ciclistica Cesano Maderno ha conquistato il titolo nella...


Domani parte il Giro d’Italia Women ed Elisa Longo Borghini è pronta per la battaglia. L’atleta di Ornavasso che ha appena riconquistato il tricolore proprio una settimana fa, si presenta alla corsa rosa come vincitrice uscente e decisa a combattere...


Sarà una  Human Powered Health a trazione italiana quella che vedremo da domani sulle strade del Giro d’Italia Women. Il team statunitense ha convocato per la “corsa rosa” tutte le proprie atlete di nazionalità italiana: Giada Borghesi, Carlotta Cipressi, Barbara...


E’ il 14 luglio 1965, anniversario della presa della Bastiglia. Al Parco dei Principi di Parigi un italiano percorre il giro d’onore in maglia gialla. Ha 22 anni, 9 mesi e 16 giorni, abita a Sedrina in Val Brembana e...


Christian Prudhomme è il numero uno del Tour de France, ma il suo non è un mestiere che si improvvisa e bisogna studiare bene ed essere bravi se si vuole essere al comando della corsa più importante del mondo. Prudhomme,...


Ci sarà anche Gaia Segato al Giro d’Italia Women che è ormai prossimo alla partenza. Trevigiana di Maserada sul Piave, la 21enne atleta di BePink - Imatra – Bongioanni si presenta alla “corsa rosa” con una buona condizione di forma...


Gli atleti del team Israel - Premier Tech saranno oggi ai nastri di partenza della Grande Boucle con un kit in edizione speciale a bordo di bici Factor dotate di grafiche uniche realizzate a mano. Questo sarà l’omaggio per la grande corsa a...


L’anno scorso il Giro d’Italia Women ci ha regalato delle emozioni incredibili con una spettacolare Elisa Longo Borghini che in maglia rosa dalla prima all’ultima giornata ha riportato nel bel paese un titolo che mancava da ben 16 anni. Nell’edizione...


Lo aveva visto fermarsi a una locanda. Bici, maglia, pantaloncini corti, forse un berrettino in testa. Nessun dubbio, era lui: Ottavio Bottecchia. Il primo vincitore italiano del Tour de France, anno 1924. Il primo vincitore assoluto di due Tour de...


Dal 6 al 13 luglio, la VF Group Bardiani-CSF Faizanè sarà al via del Tour of Magnificent Qinghai, nuova denominazione dello storico Tour of Qinghai Lake. La squadra sarà impegnata in una corsa a tappe unica nel suo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024