LUTTO | 25/04/2017 | 18:03 Sono stati i palloncini colorati saliti verso il cielo ad accompagnare lassù Michele Scarponi, l'Aquila del ciclismo. È questa l'immagine concusiva della cerimonia funebre che si è celebrata oggi al campo sportivo di Filottrano. Migliaia e migliaia i presenti - più di settemila persone -, incalcolabile il numero di lacrime versate in un pomeriggio dominato da due sentimenti: il dolore e l'incredulità per la scomparsa di un uomo davvero speciale.
Nell'omelia il cardinale Edoardo Menichelli ha affermato che «non c'è
mai una giorno adatto per morire, ma la morte fa parte di noi, è una
nemica ma dobbiamo accettarla. Anche perché la morte non è mai l'ultima
parola come ci insegna la Pasqua». E poi è passato a una riflessione su
tre concetti che possiamo accomunare alla morte di Michele Scarponi: il
diritto al pianto, la speranza e la memoria. «Michele è esempio di sacrificio, non per primeggiare, ma per essere
compagno; un esempio di collaborazione, dell'essere squadra».
Gli interventi del sindaco di Filottrano Lauretta Giulioni, del fratello di Michele Marco, di Davide Cassani («Sei morto da capitano, come sei sempre stato»), di Luca Panichi e del presidente del Fans Club Scarponi, Fabio Bucco, hanno provato a dar voce allo strazio della famiglia, degli amici del mondo del ciclismo. Così come le parole raccolte sul prato dello stadio: «Oltre alla presenza di diverse migliaia di appassionati amici tifosi sono arrivate testimonianze di affetto da tutto il mondo per la morte di Michele Scarponi anche da paesi non abitualmente ciclistici come Sudafrica e il Marocco. Evidentemente era una figura grande, grande. Oggi per noi è una giornata di lutto, ma di quelle pesanti» ha detto il presidente della Federazione ciclistica Renato Di Rocco.
E l'ex allenatore dell'Inter Roberto Mancini, anche lui marchigiano, ha aggiunto: «Abbiamo perso un grande uomo, una persona perbene, un marchigiano doc oltreché un grande ciclista».
«Il primo impatto con Michele è stato molto bello. Una persona molto vivace, allegra, trasparente, il compagno che vorresti sempre avere in squadra. Nonostante non ci frequentassimo più, mi sembrava giusto dare il mio saluto - dice Moreno Argentin -. Il mio pensiero va a lui, ma soprattutto a quello che lascia qui, va ai due bambini, alla moglie: si apprestavano a vivere insieme la vita "vera", quella che si vive una volta sceso dalla bici, quella della quotidianità».
C'era anche il due volte campione del mondo Peter Sagan a salutare Michele Scarponi. «Ma è qui non come campione del mondo, ma come tuo amico, come uno del gruppo», ha detto Davide Cassani che ha parlato proprio a nome di tutto il movimento. Filottrano era tutta nel suo stadio insieme con tanti corridori di ieri è di oggi, da Fabio Aru a Vincenzo Nibali, da Gilberto Simoni a Ivan Basso.
L'ultima corsa non è stata una volata
come avrebbe voluto, ma Michele ha fatto il suo ultimo
chilometro tra due ali di folla da grande campione. È stato lo
Scarponi Fan Club a chiedere alle migliaia di persone che hanno
partecipato ai funerali di lasciar passare in un corridoio il carro funebre con il
feretro, seguito a piedi dal team dell'Aquila di Filottrano,
l'Astana. La gente lo ha accompagnato poi fino al cimitero, dove
la famiglia ha chiesto di poter tumulare il campione in privato.
Inutile in ogni caso fare l'elenco dei presenti o degli assenti, di chi c'era o di chi sarebbe voluto esserci ma non ce l'ha fatta. E dei tanti che erano lontano in giro per le corse, o molto più semplicemente non se la sono sentita...
Tutti, indistintamente, si portano, anzi ci portiamo Michele nel cuore. Ciao Capitano.
Sarai sempre l'orgoglio dei tuoi figli e dei tuoi familiari
CI FACEVI SORRIDERE
25 aprile 2017 19:16tonifrigo
Com'era bello vedere uno come te. Così normale, ironico, autoironico. Ogni volta che ci incrociavamo era la volta giusta, per noi "giornalai", per stare zitti e per buttarti là un'esca. Al resto pensavi tu: mettevi in moto il Totò, il Bertoldo che si nascondeva in quella faccia "antica" e stavamo lì, a goderci lo spettacolo. Proprio tu, che ci facevi sorridere, sei andato a incontrare Sorella Morte in un modo così assurdo, a due passi da casa. Lo racconteremo ai tuoi gemelli e a tua moglie quanto bisognava volerti bene. Leale con la squadra, con il pubblico, con la vita. Che è stata così sleale con te.
25 aprile 2017 21:10BARRUSCOTTO
TANTO AFFETTO E TRISTEZZA BELLE PAROLE DA TUTTI IL CARDINALE MENICHELLI A COMMOSSO CON PAROLE TOCCANTI AVRA PIANTO ANCHE IL PAPPAGALLO FRANKI ANCORA CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA CIAO MICHELE ANCHE DA ME SEMPLICE TIFOSO
Frenkie
26 aprile 2017 18:10pagnonce
Perché gli hai insegnato a volare,adesso lui è migrato,ci ha lasciato un silenzio accompagnato da un sorriso quello che io non dimenticherò mai.CIAO MCHELE.
26 aprile 2017 18:59geom54
un grandissimo FORZA alla VITA per la sua famiglia e i suoi cari.
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