Gatti & Misfatti
Quei formidabili anni dopati

di Cristiano Gatti

L’ultimo della lista, almeno sino al mo­mento di stampare tuttoBICI, è Rolf Sorensen: anch’egli volto noto dei fenomenali anni Novanta, anch’egli commentatore tv, anch’egli pen­tito dopo lunghissima meditazione e tantissime bugie. Si faceva di epo e di cortisone, non sa perché non sa per come, sa soltanto che faceva come facevano tutti. Gli spiace, chiede scusa, pace e bene.

Non serviva certo So­ren­sen - è soltanto un no­me in più - per proclamare solennemente che quel re­cente passato è da buttare in discarica. Non vale niente. O meglio: vale tantissimo perché tutti si dopavano, dunque le classifiche e le gerarchie sono sacrosante. Che tutti, all’epoca, si dopassero, mi sembra ormai fuori discussione. Non siamo più alle sensazioni: siamo alla storia ufficiale.

Cosa serve, ancora? Sia­mo partiti con il doping di squadra della Fe­stina, poi Campiglio (Pantani distrutto, ma non è che quelli a 49,9 di ematocrito siano da considerare puliti), quindi a posteriori tutti i rei confessi - per rimorso, per necessità, per convenienza - come i Riis, i Sorensen e gli al­tri che ciclicamente vengono in superficie.
Quando si dice che gli an­ni Novanta sono di fat­to il parco giochi del do­ping non si sbaglia per eccesso, questa la conclusione. Siamo au­torizzati da nomi e fatti concreti. Possibile obiezione: ma non ci sono prove contro tutti. Io dico umilmente che non ci sono soltanto perché i Riis, i So­rensen e tutti gli altri pentiti, in nome di una solidarietà e di un rispetto malintesi, non han­no mai raccontato per filo e per segno i fatti (in tutti i sensi) del­la loro epoca. Si limitano sempre a caricarsi della proprie colpe, lasciando in pace compagni e colleghi. Ad ogni modo non cambia molto: l’affresco infernale è già abbastanza completo.

Ma gli altri, quelli che non hanno mai confessato? Volendo, po­tremmo urlare alla Grillo: “Arrendetevi”. Al punto in cui siamo, farebbero bene a dire tutti che i tempi e i modi erano quelli, che per lavorare e so­pravvivere bisognava adeguarsi, che senza doping si finiva staccati già al via volante e la carriera saltava. Se non lo fanno, evidentemente hanno i loro mo­tivi. Ma possono stare tranquilli, non se ne facciano un problema: la coscienza è loro, noi estranei non abbiamo il diritto di solleticarla. A noi ba­sta avere ormai un quadro completo dell’epoca.

C erto dobbiamo concedere il beneficio di un dubbio: può davvero darsi che qualcuno di allora abbia corso pulito. Ma a questo punto l’outing - in positivo - si renderebbe ancora più necessario: servirebbe a distinguere, a non fare di tutta l’erba un fa­scio, a non sparare nel mucchio, operazione sempre odiosa e ingiusta.

L’invito, allora, non è più rivolto ai dopati: molto più interessante ascoltare la testimonianza degli ex a pane e acqua. Io scrivo di ciclismo professionale dal 1988: durante questo periodo, mi è capitata una sola volta di incontrare un ex corridore ca­pace di giurare sulla propria pu­lizia. Fu talmente sorprendente, per me, che ne scrissi una pagina intera sul mio giornale. Voglio ricordarlo a tutti: è Riccardo Magrini. L’u­ni­co che davvero accettò di esporsi - tranquillamente, senza tante commedie - pubblicamente, as­sumendosi la responsabilità di dire che quando gareggiava non prendeva niente, se non i medicinali di uso comune. Quando gli feci presente che raccontando quelle cose po­teva passare per un mezzo eroe, lui mi rispose con il solito sorriso: “Dio bono, e che ci vole: l’è la ve­rità”.

Se qualcuno dell’epoca vuole, io sono qui. Mi metto a disposizione per dare il giusto risalto ad una legittima dichiarazione di onestà. Mi sembra molto giusto restituire l’onore a chi se l’è fa­ticosamente difeso in quel periodo difficile, finendo poi nel calderone del così facevano tutti: se un corridore allora era pulito, va detto. Aspetto copiosi outing. Per chi invece non si farà avanti, è persino ovvio: chiuderemo la pratica “Anni Novanta, tutti dopati” con la nota formula del silenzio-assenso.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Un anno e un mese fa, qui su Tuttobiciweb, abbiamo affrontato il delicato tema dell'abbassamento dell'età agonistica nel ciclismo, con conseguente obbligo di certificato medico sotto sforzo e non con un semplice elettrocardiogramma a riposo. Come facevano notare Maurizio Canzi...


Circa 40 milioni di euro di impatto economico generati con soli 6, 7 milioni di investimento pubblico: si condensa in questi ed altri dati significativi la ricaduta generata in Piemonte dalla Vuelta Espana 2025. Lo studio riguardante l’impatto economico in...


La Bahrain Victorious è lieta di confermare di aver stretto una partnership con Bianchi a partire dalla stagione 2026. Uno dei marchi di biciclette più leggendari a livello italiano e internazionale, con una storia di successo e innovazione iniziata nel...


Brugherio (MB) è pronta ad accogliere il 10 e 11 gennaio 2026 i Campionati italiani di ciclocross presso il parco Increa. L'evento è stato presentato oggi a palazzo Lombardia, alla presenza di Stefano Pedrinazzi, presidente comitato regionale Lombardia FCI, del...


Che Giro d’Italia sarà quello 2026? Verrà Jonas Vingegaard? Giulio Pellizzari sarà capitano della Red Bull Bora Hansgrohe? E poi le gare di Flamanville, Francia, seconda tappa di Coppa del Mondo di ciclocross, con Filippo Grigolini, vincitore della prova Juniores,...


La fiamma olimpica torna in Italia. Venti anni dopo Torino 2006, il simbolo a cinque cerchi illumina il nostro Paese con il significato universale che lo ammanta, segnando un passaggio fondamentale nel countdown verso Milano Cortina 2026. La cerimonia di...


La Red Bull – BORA – hansgrohe ha completato la pianificazione della formazione per il 2026 e inizierà la nuova stagione con 30 corridori. A completare l'organico è Arne Marit, che rafforza il gruppo di velocisti e specialisti delle corse...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè si riunirà il 5 e 6 dicembre presso i Poliambulatori San Gaetano per le visite mediche di inizio stagione. La struttura sanitaria con sedi a Thiene e Schio accompagna il team per il terzo...


Nel 2026,  la UAE Team Emirates XRG correrà nuovamente con due modelli Colnago da strada: la V5R e la Y1R. La livrea della V5R per la stagione 2026 cambierà: si abbandonerà la classica colorazione a strisce bianche e nere del 2025 per...


Paul Seixas va veloce ed è praticamente il primo corridore ad annunciare i suoi programmi per la prima parte della stagione 2026. Programmi ambiziosi... «Abbiamo costruito il mio inizio di stagione attorno a gare in cui posso davvero esprimermi e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024