Van der Poel: «Dal cross alle classiche, voglio vincere»

di Francesca Monzone

Il 2024 per Mathieu Van der Poel è stato un anno straordinario, ma il 2025 potrebbe esserlo ancora di più, perché per questo talento assoluto la voglia di vincere non si ferma mai. 
Nella scorsa stagione ha conquistato due Classiche Monumento: il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Ma si è distinto anche per aver portato a casa la E3 Saxo Classic e una tappa al Giro del Lussemburgo. Avrebbe potuto vincere la Milano-Sanremo come aveva fatto nel 2023 ma, ragionando con freddezza e vedendo il suo compagno Philipsen in buona posizione, ha pensato di ri­nunciare ad una rincorsa verso il traguardo, favorendo l’amico che, grazie a lui non ha sbagliato lo sprint. Anche se non è riuscito a conservare la maglia iridata di campione del mondo a Zurigo in Svizzera, l’olandese ha comunque ben figurato, chiudendo al terzo posto, alle spalle di Ben O’Connor e di uno scatenato Po­ga­car che nessuno quel giorno sarebbe riuscito a fermare. Tra i risultati su strada da segnalare anche il secondo posto al­la Gand-Wevelgem e il terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi. 
Ma se nel 2024, l’olandese figlio e ni­pote d’arte, non si è riconfermato campione del mondo su strada, due maglie arcobaleno è riuscito a conquistarle ugualmente. La prima ai campionati del mondo di ciclocross a Tabor, nella Repubblica Ce­ca, lo scorso 4 febbraio e poi nel Gra­vel a Leu­ven il 6 ottobre. In­somma, Van der Poel è l’unico corridore capace di vincere ovunque, senza guardare al terreno e agli avversari, che poco possono fare contro la sua supremazia. 
Il 19 gennaio il campione dell’Alpecin-Deceuninck festeggerà 30 anni e nel suo palmares ci sono già 50 vittorie su stra­da, tra cui sei Classiche Monu­mento (3 Giro delle Fiandre, 2 Parigi-Rou­baix, 1 Milano-Sanremo), ma an­che un Mondiale in linea e uno gravel. A parte ci sono i titoli conquistati con la mountain bike e il ciclocross: 6 ori iridati e tre europei nel ciclocross e un oro europeo nella mtb. 
La sta­gione invernale per il nipote di Raymond Poulidor è iniziata in modo clamoroso: cinque gare e altrettante vittorie nel breve volgere di otto giorni dal 22 al 29 dicembre, il tutto con un obiettivo ben preciso e dichiarato, vale a dire il campionato mondiale. Se do­vesse vincere all’inizio di febbraio in Francia, MVDP conquisterebbe il suo settimo titolo iridato ed eguaglierebbe il record che appartiene a Eric De Vlaeminck, anche se nell’ambiente delle ruote grasse si vocifera che il fe­nomeno olandese voglia fermarsi solo quando le maglie arcobaleno sa­ranno diventate 10. 
Silenzioso e sorridente, Mathieu non ama parlare della sua famiglia, in particolare di suo nonno Raymond con il quale aveva un rapporto unico e speciale. Papà Adrie lo segue sempre, ma tenendo una certa distanza, perché a Mathieu non piace sentirsi dire cosa deve o non deve fare, che stia per af­frontare un cross o una classica.
E nel 2025 correrà proprio le corse di un giorno, quelle in cui il pubblico arriva alle prime luci del mattino per conquistare un posto a bordo strada e applaudire i più grandi campioni, sa­ranno il suo grande obiettivo. 
Il clamore dei tifosi gli piace e gli dà quella carica che lo porta a migliorarsi, anche se in alcune occasioni la mancanza di rispetto ha purtroppo preso il so­pravvento: mentre passava vicino alle transenne, alcune persone gli hanno più volte lanciato birra sul viso. Atti che l’olandese ha subito denunciato, sottolineando come in corsa non si debba mai mettere in pericolo l’incolumità dei corridori. 
La stagione su strada per  Mathieu partirà ancora una volta dalla Milano-San­remo, la prima Classica Monumento, che ha corso già cinque volte, arrivando terzo nel 2022 e primo nel 2023. Ci sarà poi la Ronde van Vlaande­ren, quel Fiandre che fa battere forte il cuore, il grande festival del ciclismo fiammingo, dove la vittoria ti porta ad essere un semi dio nella terra del ciclismo. 
La settimana dopo correrà la Parigi-Roubaix poi sulle corse successive, come ad esempio l’Amstel Gold Race, una decisione verrà presa solo più avanti, quando sarà ufficializzato il pro­gramma fino al Tour de France.
Fino a febbraio Mathieu Van der Poel vuole restare concentrato sul ciclocross, correndo tanto anche se le prime gare di stagione hanno dimostrato la sua netta superiorità. Uno scontro di­retto con Van Aert c’è stato, ma se ne ripeteranmno pochi perché il belga, ancora in fase di recupero dalla caduta alla Vuelta, centellinerà le sue apparizioni nel cross. I due però hanno ga­rantito che in futurto le sfide tra di loro non mancheranno, perché fanno parte di quello spettacolo meraviglioso che solo il ciclocross può offrire. «Io e Wout siamo abituati a sfidarci: quando c’è lui in gara per me è come entrare in un ambiente familiare e mi piace quando posso affrontarlo».
L’ultimo mondiale dove si sono sfidati è stato nel 2023 in Olanda, a pochi passi dalla casa dove è cresciuto Adrie Van der Poel. Mathieu aveva vinto e Van Aert, riconoscendo la sconfitta, ascoltava in silenzio le parole dell’olandese. 
«Sono certo che un domani ci ritroveremo a parlare delle nostre gare - aveva detto Van der Poel -. Penso che insieme abbiamo reso più bello questo sport e un giorno potremo raccontare quello che abbiamo fatto di grande».
Sui prati e nel fango al momento Ma­thieu non ha avversari capaci di contrastarlo: la sua è una superiorità talmente netta che sembra im­possibile per chiunque provare a tenere il suo ritmo. Zonhoven, Mol, Gavere, Loenhout e Besançon sono stati finora i teatri di una cavalcata eccezionale: anche nei rari momenti di difficoltà, Van der Poel non ha mai perso la lucidità e la forza per conquistare il gradino più alto del podio. 
Nella testa del fenomeno olandese c’è la bici da strada e quelle corse che bi­sogna assolutamente vincere, ma nel suo cuore c’è il ciclocross e più volte Mathieu ha confessato di trovare talvolta noiose le corse su strada. In realtà, nel futuro di questo ragazzo continua ad esserci un ciclismo a 360°: quale che sia il terreno sul quale sarà chiamato a misurarsi, è certo che MVDP correrà dove po­trà divertirsi e soprattutto far di­vertire il pubblico che a bordo strada lo attende pronto per incitarlo verso la vittoria.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Messi alle spalle i podi del Mugello e il tris di vittorie a Casalecchio di Reno, il modenese Ale Colnago Team si appresta ad un fine settimana che vedrà impegnati in gara 6 atleti, per gli altri componenti della squadra...


Mattia Gaffuri ce l'ha fatta e sbarca nel WorldTour: nelle prossime due stagioni vestirà la maglia del Team Picnic PostNL. In arrivo anche il francese  Henri-Francois Haquin che indosserà la maglia a due strisce per il 2026. Gaffuri si è...


Il Ciclismo Giovanile è il libro scritto dal dott. Davide Marceca di cui è anche autore. Racconta di piccoli atleti, dei loro sogni, del loro entusiasmo, di gioie e delusioni, di cadute e di riprese, di educazione sportiva e non...


Arriva il passaggio al professionismo con la maglia della MBH Bank Ballan CSB Colpack anche per Christian Bagatin, potente passista di Orino, in provincia di Varese, nato il 14 giugno 2002. Ragazzo solare ed espansivo, è anche ideatore del podcast Fuori dal...


Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e sostenibilità, conferma la concretezza di Prologo per quanto riguarda la sostenibilità....


“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission,  ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere una sola missione, ovvero domare le competizioni più dure e veloci...


In salita attaccava, scattava, staccava. In salita voleva, valeva, volava. In salita era libero, leggero, forse felice. In salita era a suo agio, a suo modo, a sua immagine e somiglianza. In salita era in sella o sui pedali, a...


Con 7 vittorie, 14 podi e 19 top ten quella appena andata in archivio è stata, in puri termini di rendimento, la peggior stagione di Jasper Philipsen dal 2020 a questa parte. Erano cinque anni, infatti, che il velocista...


Dal 18 al 23 novembre torna in scena la Sei Giorni di Gand, conosciuta in tutto il mondo con il nome di Lotto Z6sdaagse Vlaanderen-Gent, una gara che oltre all’aspetto agonistico, conserva tutta la tradizione e il significato del ciclismo...


«Tra giardinaggio, casa e bambine, sono più impegnato ora che durante la stagione». Tranquillo e sereno, Davide Cimolai non sembra certo un corridore senza contratto per la stagione 2026. Anche perché quel contratto, in realtà, non lo sta nemmeno cercando....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024