Zanardi show, l'oro di Silvia

di Carlo Malvestio

Nella magica settimana degli azzurri in Trentino, la me­daglia d’oro di Silvia Za­nardi nella gara in linea U23 è stata senza ombra di dubbio uno dei momenti più emozionanti dell’intera rassegna continentale. Forse perché le indiziate a salire sul podio erano più alcune sue compagne, forse perché Silvia, una vol­ta tagliato il traguardo, si è lasciata an­dare ad un pianto commosso che si è protratto sia sul podio che nelle interviste post tappa, forse perché la cornice di Piazza Duomo a Trento era veramente da brividi, nonostante fosse un venerdì pomeriggio. Quel che è certo è che la ventunenne piacentina si è laureata campionessa europea anche su strada, dopo che ad Apeldoorn, qualche settimana prima, si era presa un triplo alloro continentale anche su pista, vincendo la corsa punti, l’inseguimento individuale e quello a squadre con Chiara Consonni, Eleonora Gasparrini e Martina Fidanza.
Anche lei, quindi, fa parte di quel gruppo di atlete, gestite e formate dal CT Dino Salvoldi, che alterna con successo pista e strada. Silvia sa farsi ben volere, e non è un caso che dopo la sua vittoria a Trento le sue compagne di Nazionale siano accorse sotto il podio per cantare l’inno con lei e applaudirla.
«È la quarta maglia di campionessa europea nel giro di poche settimane, ma questa di Trento è la prima su strada e vale molto di più, perché volevo ve­ramente brillare anche in questa di­sciplina - ha ammesso Silvia dopo il trionfo trentino -. Fino ad oggi non credevo di avere la gamba per poter vincere, è incredibile, un sogno. C’erano mio fratello, i miei parenti, una cornice bellissima rispetto all’europeo su pista in Olanda in cui ero praticamente da sola a festeggiare. E poi le mie compagne che sono venute sotto il podio a cantare l’inno, come sempre noi italiani sappiamo unirci nello sport e il gruppo è la nostra forza. Trattenere le lacrime è stato impossibile, è stato quasi più facile vincere la gara».
Inutile negarlo, la visibilità e il prestigio che ti danno le vittorie su strada non sono paragonabili a quelli di qualsiasi altra disciplina. Silvia se n’è accorta quando è entrata nel centro di Tren­to e ha svoltato in Via Belenzani per il rettilineo fi­nale: un boato fragoroso ha accompagnato la sua progressione sui sanpietrini del capoluogo trentino, poi sono state solo urla di gioia, abbracci e lacrime. La ragazza emiliana ha dimostrato di essere un’atleta completa, con un grande motore, in grado di tenere sulle salite brevi e con uno spunto veloce importante, derivante dagli allenamenti su pista. Sulla salita di Povo è riuscita a rispondere agli attacchi di un altro talento poliedrico, l’ungherese Blanka Vas, che vince con frequenza anche nel ciclocross, tanto che perfino la scalatrice del team, Gaia Realini, ha dovuto pagare dazio: «Realini doveva attaccare in salita, lo ha fatto, e quando ha pagato sull’accelerazione di Vas io ho tenuto la ruota dell’ungherese, arrivando a giocarmi il successo in volata - prosegue Zanardi -. Ho chiesto più volte alla motostaffetta quanto vantaggio avessimo e quando mi ha detto che erano 15 secondi ho capito che ce la potevo veramente fare. Avevo studiato il finale col CT Salvoldi, sapevo che era ostico e col ciottolato, ma l’ho affrontato alla perfezione».
Classe 2000, Silvia fa parte di una famiglia che ha sempre avuto una grande passione per il ciclismo. Conoscendola, scopri un sorriso che sembra non volerla lasciare per un nessun motivo al mon­do: «Sono una ragazza solare e de­terminata. Abito a Piacenza, ho iniziato a praticare ciclismo a otto anni se­guendo la passione di famiglia ed imitando mio fratello Marco che ha corso fino agli Juniores - racconta an­cora Zanardi -. Papà Antonio e zio Alberto erano felicissimi, mamma Eleonora avrebbe voluto che continuassi a danzare ma sono riuscita a convincerla e ora anche lei viaggia per Piacenza in bicicletta. Ho anche una sorellina, Margherita, che non è ancora una ciclista. Ho cominciato nella Franco Zeppi, loro si ricordano ancora di me e mi seguono sempre. Ho corso anche nel Pontenure, nel G.S. Cadeo Carpaneto, nella Vec­chia Fontana e nel Vo2 Team Pink. Una delle mie passioni è il disegno, non a caso ho frequentato il Liceo Arti­sti­co. Il mio sogno? Intanto vo­glio continuare a crescere, poi un giorno mi piacerebbe partecipare ai Giochi Olim­pici».
Chiaramente il successo di Trento è stato solamente il primo mattoncino di una carriera che, spera, possa presto decollare: «Ancora non so dove sarò nel 2022. Non so se questa vittoria cambierà il mio futuro, io sto molto bene al BePink, ma sono onesta, mi piacerebbe ricevere la chiamata di una squadra WorldTour» ha concluso Zanardi.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Sul veloce e asciutto tracciato di Salvirola, sulla carta adatto agli stradisti, a esultare sono stati gli specialisti della mtb Lucia Bramati (FAS Airport Services Guerciotti) e Filippo Fontana (Cs Carabinieri), che hanno scritto il proprio nome nell’albo d’oro del Gran...


Vittoria Guazzini e Chiara Consonni conquistano la medaglia di bronzo nella Madison iridata di Santiago del Cile. Le campionesse olimpiche di Parigi totalizzano venti punti e salgono sul terzo gradino del podio alle spalle delle britanniche Leech  e Archibald  (oro...


Ancora un lutto nel ciclismo veneto: si è spento all’età di 81 anni, era nato il 4-4-1944, Franco Argentin di Castelfranco Veneto (Tv), meccanico ed ex agonista. Abitava in città ed aveva aperto un negozio di biciclette in Borgo...


Giacomo Serangeli (Team Vangi  - Il Pirata) conquista il primo campionato italiano esport della categoria juniores nel Premio Francesco Cesarini Dream Head, con una finale  che lo ha visto emergere in maniera importante nella seconda parte di gara. Oggi a...


Una serata piena di ricordi e di emozioni quella andata in scena ieri al Noir Club & Restaurant di Lissone con cui Giacomo Nizzolo ha voluto chiudere la sua avventura da atleta professionista. L’ultima gara è stata quella sulle strade di...


Biciclette appena parcheggiate per la fine della stagione ed è già tempo di guardare a quel che sarà. Stamane a Montecarlo è stata presentata la crono inaugurale della Vuelta 2026, in programma il prossimo 22 agosto. I corridori dovranno affrontare...


La UAE Team Emirates–XRG mette a segno un nuovo colpo di mercato e ufficializza l'ingaggio di Benoît Cosnefroy con un contratto biennale. Il trentenne corridore normanno porta con sé una vasta esperienza e un curriculum comprovato nelle classiche di un...


Saranno celebrati lunedì 27 ottobre alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Ramon, in provincia di Treviso, i funerali di Kevin Bonaldo, il venticinquenne ciclista della Padovani spirato ieri dopo un mese di ricovero in ospedale a seguito del malore che...


Mi chiamo Pertusi, facevo il corridore. Si presentava così, semplicemente, modestamente, forse anche un po’ ironicamente, sapendo che il tempo cancella impronte e tracce, soprattutto quelle del ciclocross. Le sue: tre volte campione italiano, due volte secondo, una volta terzo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024