Gatti & Misfatti

I DUBBI (NON DI COSTA)

di Cristiano Gatti

Ogni anno che comincia si trascina subito dietro il suo vagone di cu­riosità, di dubbi, di interrogativi. Il 2020 fa cifra tonda e si presenta implicitamente ar­monico, ma per quanto ci ri­guarda sarà pieno di spigoli e di zone oscure. Un sacco di questioni resta in ballo, e bi­sognerà studiare a fondo, sen­za distrazioni, per sciogliere la litania dei dilemmi.

Butto lì qualcuno dei miei. Ad esempio: Nibali, il meglio di Ita­lia da un’eternità, sarà an­cora Nibali o comincerà a non essere più Nibali, quel Ni­ba­li? Ormai ci siamo abituati a considerarlo una certezza, un dato di fatto, come un luogo comune, ciclismo italiano in difficoltà però almeno ci resta Nibali, ma nessuno può na­scondersi che il tempo è passato e che i suoi 35 anni co­minciano ad essere una bella cifra. Dalla sua parte giocano i tanti no dei potenziali rivali al Giro, circostanza che ab­bas­serà il coefficiente di difficoltà e attutirà notevolmente l’impatto dell’età (benché resti pur vero che se poi si per­de da Bardet può essere an­cora più triste). Ma al di là degli avversari, il vero interrogativo, il più importante per l’Italia unita, riguarda proprio il valore specifico e personale del campione: riuscirà a rimandare di un altro anno il primo declino, oppure sarà proprio il 2020 l’inizio della vecchiaia (agonistica, ci capiamo)? Se qualcuno lo sa già, lo invidio molto: io questo dubbio invece lo sento in modo irrisolvibile, adesso come adesso.

Altro caso, vagando da una questione all’altra: Dumoulin, che ne sarà di Dumoulin? Cioè: do­po la disgraziata caduta di Fra­scati, al Giro, e dopo l’interminabile convalescenza a strappi, quale sarà il Du­mou­lin che a quanto pare stavolta torna davvero? Dubbio su dubbio: come si rivelerà la promiscuità nella stessa Jum­bo di big così big, a cominciare dallo stesso Dumuolin per arrivare a Roglic? La somma darà un totale super o finirà per sottrarre qualcosa a ciascuno?

E Bernal? Così giovane, continuerà a migliorare, fino a diventare quel mezzo Merckx che sembra a tutti, imbattibile in montagna e cattivissimo pure a cronometro, oppure si rivelerà uno di quei simpatici ra­gazzi del Sudamerica che non appena arrivano ai vertici si lasciano cullare dai piaceri e dai denari, perdendo per strada la fame, dimenticando da dove vengono, prendendo il peggio del benessere Occi­den­tale, fermandosi così a mezza strada, nel limbo del potenziale inespresso? Dominatore dei prossimi dieci anni o me­teora con scia di rimpianti?

Dubbi, ancora dubbi da 2020. I nostri Bettiol e Moscon, che ci han­no illuso di compensare almeno nelle gare in linea le ma­linconie delle corse a tappe, come staranno con un un an­no in più di esperienza? Sono talmente importanti, che non voglio nemmeno pensare a una loro sparizione, senza lasciare tracce. Voglio credere che cresceranno ancora e che si presenteranno con la levatura giusta alle gare monumento, l’unica motivazione per cui a un certo punto valga la pena insistere, sempre che non ci si adagi placidamente nelle piccole fortune della me­diocrità. Voglio proprio crederlo: ma non c’è come ad­dentrarci nel 2020 per spazzare via anche questo dubbio.

E ancora: Formolo cap­i­rà finalmente, e ci farà capire, se è a tappe o in linea? Ciccone ci dirà se è un replicante di Chiappucci o se può immaginarsi anche qualcosa di più, come un Ni­bali senza cronometro? E Vi­via­ni, il generoso Viviani: riuscirà finalmente a centrare an­che su strada una vittoria da mettere in cornice e consegnare ai nipoti? E a monte, alle spalle, ai vertici del gruppo: ce la farà Martinello a da­re la spallata epocale al monolite Di Rocco, nella corsa più avvelenata del calendario, quella per il nuovo presidente federale? E il Giro, ce la farà il Giro a portarsi qui qualche straccio di campione, o davvero dovremo fingere che Cara­paz e Bardet siano tra tutti il mejo? E infine, per non andare avanti fino a notte fonda con i dubbi, il più dubbio di tutti, il padre di tutti i dubbi: chi, tra Pancani e De Luca, riuscirà a far fuori l'altro?

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La Lidl-Trek aveva cerchiato la prima tappa del Giro d’Italia e Mads Pedersen non ha deluso nel finale, vincendo tappa e indossando la maglia di leader della corsa. Il campione danese in questa stagione aveva fatto vedere la sua ottima...


Il volto nuovo sul podio del Giro d'Italia a Tirana è quello di Francesco Busatto, quarto al traguardo e maglia bianca di miglior giovane. Il ventuduenne vicentino della Intermarché Wanty è il ritratto della felicità e spiega: «Sapevo di essermi...


Che noia il Giro con Pogacar, che noia il Tour con Pogacar, che noia le classiche con Pogacar: meno male, stavolta Pogacar si è levato dalle scatole e possiamo finalmente divertirci. Torna il Giro da sogno, equilibrato e combattuto, aperto...


Stupore per i programmi di contorno Rai trasmessi da Lecce mentre il Giro è in Albania: l’azienda smentisce che, dopo gli anni del covid, sia ancora in vigore il distanziamento. «E’ un Giro da seguire dalla prima all’ultima tappa» (Stefano...


Mads Pedersen conquista la prima tappa del Giro d'Italia, la Durazzo-Tirana di 160 km, e la prima maglia rosa. Una frazione che ha mantenuto le attese della vigilia, con la Lidl Trek che ha fatto un grandissimo lavoro sulle salite...


Nasce una stellina nel movimento ciclistico francese: il diciannovenne Aubin Sparfel ha conquistato il suo primo successo tra i professionisti imponendosi nel Tour du Finistere. Il portacolori della Decathlon AG2r La Mondiale Development, che fino allo scorso anno correva tra...


Eline Jansen, olandese classe 2002 in forza alla VolkerWessels, ha festeggiato la sua seconda affermazione in carriera tagliando per prima il traguardo dell'unidicesima edizione della Classique Morbihan. Alle spalle della ragazza originaria di Deventer si è classificata l'esperta  Amber Kraak, fresca di rinnovo con...


Successo azzurro nella seconda semitappa della seconda tappa della Corsa della Pace juniores svoltasi sulla breve e assurda distanza di soli 58 chilometri. A sfrecciare al traguardo di Terezin è stato il trentino Alessio Magagnotti (Autozai Contri) che nel convulso...


L’Associazione dei Direttori Sportivi Professionisti (Adispro) esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Enrico Paolini, ex corridore professionista e stimato direttore sportivo, figura centrale del ciclismo italiano degli anni Settanta e Ottanta. Nato a Pesaro nel 1945, Paolini si è...


Le prime volte, soprattutto quelle importanti, vanno celebrate a dovere: per Ursus, il Giro d’Italia 2025 rappresenta la prima volta alla Corsa Rosa da partner di una formazione World Tour, il Team Picnic-PostNL. Dopo varie partecipazioni al Giro d'Italia al fianco di formazioni Professional,  per l'azienda...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024