L'Aimec ha adottato un codice etico-deontologico

| 17/01/2007 | 00:00
L'Associazione Italiana Medici del Ciclismo (A.I.Me.C.), riunitasi ieri in Assemblea Straordinaria a Reggio Emilia, ha elaborato un proprio Codice Etico-Deontologico, che regolerà i rapporti tra gli iscritti e tutte le componenti del mondo ciclistico. Ha preso atto con soddisfazione della comunicazione inviata dalla Commissione Tutela Salute (C.T.S.) della Federazione Ciclistica Italiana (F.C.I.) ed è lieta di poter collaborare in sintonia con essa per gli adempimenti ed i progetti futuri che la vedranno coinvolta. Esprime viva preoccupazione per alcuni articoli delle nuove "Norme Tutela Salute" deliberate dal Consiglio Federale F.C.I. il 19 dicembre u.s., che, di fatto, limitano il monitoraggio annuale dei corridori (a prescindere dalla loro categoria agonistica) a due soli esami di laboratorio, da ripetersi tre volte l'anno. Si rammarica che nella fase di progettualità di tali norme non sia mai stata direttamente consultata in merito. Assolvendo ad uno dei suoi compiti statutari, in quanto rappresentante della stragrande maggioranza dei Medici Sociali operativi nel mondo ciclistico, l'A.I.Me.C. nomina il Dr. UGO MONSELLATO quale rappresentante della categoria dei Medici Sociali affinchè possa interagire con le istituzioni federali, nelle fasi di elaborazione, verifica e confronto delle tematiche di ordine sanitario. Al fine di ottenere una maggiore rappresentatività territoriale, vengono cooptati nel Consiglio Direttivo dell'A.I.Me.C. i Dott. Pagano (Emilia), Borchi (Toscana) e Tamburrini (Lazio). Infine viene nominato delegato A.I.Me.C. per gli aspetti culturali e scientifici il Dr. Guardascione.
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