PROFESSIONISTI | 19/08/2016 | 07:56 Esteban Chaves affronta la Vuelta con la tranquillità di chi si è già messo in tasca un bel secondo posto al Giro d'Italia e ha ormai la consapevolezza di essere un uomo da grandi corse a tappe. Dopo la corsa rosa, per lui solo la prova olimpica nella quale si è piazzato al ventunesimo posto.
Con quali sensazioni si presenta al via della Vuelta? «Sono contento, tranquillo e consapevole di avere accanto a me una grande squadra. C'è fiducia, non lo nego».
Qual è il suo obiettivo? «Fare la miglior classifica possibile. Quale posizione? Lo vedremo… D'altra parte questa domanda me la pongo io stesso. Sono fiducioso perché accanto a me avrò un altro giovane di talento come Simon Yates che è in buone condizioni, oltre a uomini di esperienza come Tuft e Gerrans. Possiamo davvero fare bene».
Cosa le ha lasciato il secondo posto al Giro? «Mi ha dato tranquillità, ora ho meno pressione addosso. So di poter essere competitivo in una corsa di tre settimane e con questa certezza sono pronto ad affrontare la Vuelta».
Cosa pensa del percorso? «Questa è una corsa sempre molto dura, già nella prima settimana propone arrivi impegnativi, con rampe che superano anche il 20 per cento- E ci sono solo 5 o 6 tappe per gli sprinter. Poi ci sarà il caldo, anche se per fortuna nei primi giorni in Galizia farà più fresco. A me il percorso piace, così come piaceva quello del Giro. Dicono che le salite italiane sono più adatte ai colombiani, ma per me è indifferente».
Come ha trascorso questi mesi? «Dopo il Giro, per tre settimane mi sono riposato. Poi ho ripreso ad allenarmi per i Giochi e per la Vuelta. So già che nella prima settimana mi mancherà un po' di ritmo, ma spero di riuscire ad essere competitivo al più presto».
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