I VOTI DI STAGI. ZAKARIN CI VEDE, FROOME NON LO VEDONO PIU'

I VOTI DEL DIRETTORE | 20/07/2016 | 19:05
di Pier Augusto Stagi

Ilnur ZAKARIN. 10. Zakarin fugge e lascia anche il segno. Lo Zar del team Katusha oggi è semplicemente incontenibile, sempre nel vivo della corsa, sempre all’attacco. Nel finale si ritrova con Pantano tra i pedali e per non correre più pericoli se lo scrolla subito di dosso e va a cogliere la sua prima vittoria di tappa sulle strade del Tour. Domenica a Culoz, aveva mandato tutto a quel paese per via di una discesa da dimenticare e alcuni problemi di lenti a contatto. Oggi sono stati i suoi avversari, ad un certo punto, a non vederlo più.

Jarlinson PANTANO. 9. Il colombiano sta vivendo un momento di forma molto buono e cerca di ottimizzare tutto quello che può. Oggi si ritrova lì, a battagliare per la vittoria di tappa, ma davanti a sé ha uno Zakarin che non gli lascia scampo e si prende anche lo scalpo.

Rafal MAJKA. 7. All’attacco con Sagan per fare incetta di punti in chiave maglia a pois. Poi, visto che è il più bravo scalatore del Tour, si porta a casa anche un preziosissimo terzo posto di giornata.

Domenico POZZOVIVO. 6. Si ributta nella fuga giusta, ma fatica a tenere il passo dei migliori, anche se poi con i migliori ci arriva.

Richie PORTE. 7. Assieme ad Aru è l’unico a provarci e dimostra anche di essere il più pimpante in salita. Ha la possibilità di risalire la china e puntare deciso al podio.

Chris FROOME. 6,5. Non è pimpantissimo, ma è il più reattivo di tutti: come sempre. Ritmo folle per tutto il giorno, poi quando si accende la corsa tutti sono cotti a puntino. Lui meno di altri, però.

Adam YATES. 7,5. Il ragazzino britannico si difende con i denti e alla fine riesce quasi a riportarsi sotto alla coppia Porte-Froome.

Romain BARDET. 6,5. Resta lì attaccato senza attaccare. Ne ha il giusto per difendersi.

Fabio ARU. 6,5. Vuole la corsa dura e l’Astana (voto complessivo 6,5) la rende dura. Lui ci prova, più di testa che di gambe ma almeno non sta lì a fare la bella statuina. Recupera due posizioni, ma ha terreno per poter salire ancora. Il podio non è lontanissimo.

Louis MENTJES. 6,5. Dà l’impressione di essere sempre al limite, ma non molla. O meglio, concede il giusto necessario.

Nairo QUINTANA. 4. È il grande battuto di giornata. Non tiene la ruota della maglia gialla, ma ai 400 metri dal traguardo perdere anche quelle di Aru, Bardet, Mentjes e Adam Yates. C’è qualcosa che non va: non è lui. E anche la sua Movistar sembra essere a sua immagine e somiglianza.

Bauke MOLLEMA. 5,5. Oggi paga qualcosa: non tanto, ma paga. È uomo abituato a lottare a difendere la posizione e non sarò facile buttarlo giù.

Daniel MARTIN. 5. Prova ad attaccare e rimbalza.

Joaquin RODRIGUEZ. 5,5. Ha deciso di dare l’addio al ciclismo a fine stagione: lui sa perfettamente il perché.

Alexey LUTSENKO. 6. Tutto il giorno in fuga, poi paga nel finale quando si accende la bagarre.

Tejay VAN GARDEREN. 2. Era 8° in classifica generale, a 4’47”: sotto la progressione di Paolo Tiralongo (voto 7) sul col de la Forclaz, salta per aria. Arriverà ad oltre 18’.

Peter SAGAN. 8. Non si risparmia mai: è sempre in battaglia, anche quando potrebbe rifiatare e lasciar perdere. Invece no, il campione del mondo anche oggi fa di tutto per entrare nella fuga buona e alla fine ce la fa, con forza e determinazione. Poi si aggiudica il traguardo volante di Martigny, per incamerare altri punti per la sua maglia verde, sempre più verde.  Corridore immenso, spettacolare e indomito. Nessuno come lui. Passa per essere originale, ma anche unico.

Copyright © TBW
COMMENTI
poco da fare e ancor meno da commentare
20 luglio 2016 19:25 maurop
Lo scarso rendimento di Quintana ha tolto il principale se non unico motivo di interesse a questo Tour. Da uno scalatore così giovane c\'era da aspettarsi una progressione anno dopo anno e invece Nairo sembra già spento. Non vorrei che, da mediocre agonista, i primi contratti milionari avuti dalla Movistar gli avessero già fatto passare la voglia di far sacrifici.Peccato, paradossalmente ci si diverte di più con gli sprinter che con gli scalatori in questo Tour. Vediamo domani se la crono ci offre qualcosa, dovesse vincere ancora una seconda linea sarebbe un\'altra delusione.

IL GELIDO QUINTANA
20 luglio 2016 19:59 tonifrigo
Quintana sgonio. Non è che per caso patisce il caldo? Non è che per caso va molto meglio sotto la neve e magari quando gli altri si fermano in tacito accordo. E poi secondo me ha 84 anni, non me la fa mica con quella faccia da vecchietto, meglio da mummia.

Cavendish lascia
20 luglio 2016 20:37 Piccio
Nessun voto per Cavendish che annuncia e lascia.
Ma certo questo è un campione del mondo è autorizzato a TUTTO.
Dove sono i lamentosi che si sono strappati i capelli perché Greipel ha lasciato il giro?
Ipocriti forse?


SAGAN
21 luglio 2016 08:55 fulvio54
Io invece vorrei evidenziare ancora una volta, e sono d'accordo con il Direttore, la prova del Campione del Mondo Peter Sagan. Semplicemente straordinario degnissimo iridato sempre pronto a dare spettacolo. Mi auguro in futuro di vederlo correre in Italia piu' spesso magari gia' dal prossimo Giro.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Dopo la breve crono inaugurale di ieri, vinta dal tedesco Oliver Mattheis (Bike Aid) oggi la seconda tappa del Tour of Istanbul, dedicata ai velocisti, ha visto il talento della Lotto Mauro Cuylits vincere la volata di Şile al termine...


Israel sì, Israel no. Quale sarà la denominazione della formazione di Sylvan Adams nella prossima stagione? I rumors indicavano che sulle maglie potesse rimanere solo Premier Tech ma a chiarire tutto ci ha pensato in prima persona l’uomo d’affari di origini...


Sarà Mattias Skjelmose l’uomo di riferimento della Danimarca ai Mondiali in Ruanda per quanto riguarda la prova in linea riservate agli uomini elite. Il ventiquattrenne della Lidl-Trek, come annunciato dalla propria Federazione, sarà affiancato in Africa da Mikkel Honoré...


Dopo cinque stagioni passate alla  Intermarché – Wanty, Biniam Girmay sarebbe in procinto di cambiare squadra. Secondo alcuni rumors di ciclomercato, infatti, il 25enne sprinter eritreo avrebbe ricevuto una offerta per un contratto triennale dai dirigenti della  Israël-Premier Tech. Se...


R5, un numero ed una lettera per dare un nome ad una bici che è già leggenda. Amatissima da professionisti e amatori evoluti di tutto il mondo, arriva oggi la nuova R5. Più leggera, più aerodinamica e rigida al punto...


Si è aperto nel segno di Cristian David Pita il neonato Tour of Shanghai. La breve corsa a tappe cinese di categoria .2, entrata in calendario quest’anno, ha visto brillare nella prima delle tre tappe in programma la stella...


È una delle tappe più attese dell'intera Vuelta, una frazione difficile, lunga, tosta. Che porterà dalla costa al cuore delle Asturie e soprattutto in vetta al mostro sacro, l'Angliru. Per seguire in diretta il racconto dell'intera tappa a patrire dalle...


Juan Ayuso a fine stagione lascerà il team UAE Emirates: nel finale di questa storia ci sono amarezze ma anche alcune soddisfazioni, come la vittoria di oggi sul traguardo di Los Corrales de Buelna. In uno sprint a due con...


E’ stata una giornata tranquilla per Jonas Vingegaard e  la sua Visma – Lease a Bike e, al termine della dodicesima frazione, la situazione nella classifica generale è rimasta invariata. Il campione danese è il leader nella classifica generale ma...


Juan AYUSO. 10 e lode. Aggiunge sale ad una pietanza già saporita da anni. Entra prepotentemente a 22 anni (dicasi ventidue) nel circolo di quei corridori nati pronti, che scalpitano, che sgomitano, che chiedono spazio e se non glielo dai...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024