ALLIEVI | 14/07/2016 | 07:25 A pochi giorni di distanza dal termine della manifestazione, è tempo di bilanci per i Campionati Italiani Esordienti e Allievi di ciclismo su strada delle Terme di Comano, che nello scorso weekend hanno portato sulle strade delle Giudicarie Esteriori oltre 800 giovani promesse delle due ruote provenienti da tutti e ventuno i Comitati Regionali d’Italia. A tracciare un primo bilancio è il presidente della Società Ciclistica Grafiche Zorzi Storo Andrea Malcotti, a capo dell’organizzazione insieme all’Apt Terme di Comano-Dolomiti di Brenta. «Il bilancio finale è sicuramente positivo - spiega Malcotti - e c’è grande soddisfazione, in primis per i tanti complimenti ricevuti sia per i percorsi di gara che per l’organizzazione. A tal proposito, voglio ringraziare tutti i volontari che si sono messi a disposizione. Era la preoccupazione più grande che avevamo, in quanto c’erano oltre 100 bivi da presidiare, ma devo dire che la risposta è stata ottima e nelle giornate di sabato e domenica questa preoccupazione si è dissolta. Anzi, ci sono state molte persone che, a ridosso dell’evento, si sono proposte per dare una mano. L’altro ringraziamento va a chi ha collaborato all’organizzazione, dall’Apt Terme di Comano-Dolomiti di Brenta a tutto il personale che ha curato la segreteria e, soprattutto, alla Federciclismo trentina, che ci ha supportato in tutto e per tutto: poter avere al nostro fianco il presidente Dario Broccardo e figure professionali come Stefano Sartori e Raffaele Filippi ci ha agevolato il compito non di poco. Ci hanno portato l’esperienza che a noi mancava e sono stati un costante punto di riferimento». Sotto il profilo della sicurezza, a fianco dei tanti volontari impegnati sul campo, hanno svolto un ruolo determinante le forze dell’ordine. «C’è stato un ottimo coordinamento tra la Polizia Locale delle Giudicarie, i Vigili del Fuoco di Bleggio Inferiore, Bleggio Superiore, Fiavé, Lomaso e Stenico e la locale Associazione Carabinieri in Congedo - continua Malcotti -. Se abbiamo ricevuto tanti apprezzamenti, e se l’ispettore di percorso stesso si è complimentato con noi per il lavoro svolto e il perfetto funzionamento della macchina organizzativa, è anche grazie a loro». I percorsi di gara, più duri rispetto a quelli delle ultime edizioni della rassegna tricolore, sono riusciti a dare vita a corse spettacolari, vinte da atleti che, giocoforza, hanno dimostrato di avere delle qualità. «Nel recente passato ai Campionati Italiani si sono spesso imposti dei velocisti - aggiunge Malcotti -. Ci piaceva l’idea di cambiare, di studiare dei tracciati che potessero far emergere i veri valori in campo. Sono convinto che sentiremo ancora parlare dei ragazzi che sono saliti sul podio alle Terme di Comano». Ora la Società Grafiche Zorzi Storo può guardare con rinnovata fiducia al futuro, forte della importante esperienza fatta. «La rassegna tricolore ha rappresentato un importante momento di crescita per la nostra società - conclude Malcotti -, un'esperienza preziosa soprattutto in chiave futura. Qualora dovessimo trovarci nuovamente a organizzare un evento come questo, partiremmo già da un livello più alto, sapendo come gestire determinate situazioni e con la consapevolezza di cosa e dove si può migliorare. Intanto siamo contenti di aver raccolto questa grande sfida… E di averla vinta». È concorde il presidente della Federciclismo nazionale Renato Di Rocco, che ha seguito sul campo le gare femminili di sabato 9 luglio. «Il Trentino è terra di ciclismo e non occorreva questa manifestazione per dimostrarlo - spiega Di Rocco -, ma è l'ennesima conferma delle capacità organizzative di questo territorio. Questo in gran parte grazie alla disponibilità di un vero esercito di volontari, sempre pronti a sostenere i comitati organizzatori. Ho visto delle belle corse, ma la cosa più importante a questa età è che le atlete e gli atleti si divertano e riescano a vivere appieno esperienze come quella di un campionato italiano. Alle Terme di Comano penso che tutti abbiamo avuto modo di vivere una bella esperienza».
Brava l'organizzazione che ha dimostrato che l'evento è un'opportunità turistica non sottovalutabile. Credo che alla fine ne abbiamo tratto un profitto economico immediato ed una visibilità a livello nazionale notevole.
All'interno di questa grande positività ci sono dei punti negativi:
- probabilmente servivano per coprire il territorio, ma i trasferimenti per arrivare al km 0 erano troppo lunghi, e vista l'enfasi dei partecipanti, si sono registrate parecchie cadute prima della partenza ufficiale;
- strade troppo strette: se si partiva in fondo al gruppo era assai difficile recuperare creando così condizioni per le varie cadute registrate;
- circuito troppo duro (soprattutto per la cat. allievi). Il campionato italiano deve essere un'opportunità per tutti, ma i km in salita erano troppi. Non ci sono normalmente gare con quelle altimetrie.
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