Bergamo prepara il suo abbraccio al Giro d'Italia

| 20/12/2006 | 00:00
Con la conferenza stampa di questa mattina presso la Sala Consigliare della Provincia di Bergamo, è stato ufficialmente siglato l'accordo che porterà il Giro d'Italia nella Città dei Mille il prossimo 26 maggio. A suggellare il rapporto di partnership tra RCS Sport, società organizzatrice della gara a tappe, e Promoeventi Sport, Angelo Zomegnan della Gazzetta dello Sport e Giovanni Bettineschi, presidente del comitato tappa. «Ci sembrava giusto e doveroso che nell'anno del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi - ha sottolineato Angelo Zomegnan - che il Giro tornasse nella Città dei Mille, a Bergamo appunto, in una provincia che vanta ben quattro campioni per un totale di otto maglie rosa conquistate». I ciclisti in questione sono Antonio Pesenti (che vinse nel 1932), Paolo Savoldelli (2002 e 2005), Felice Gimondi (1967, 1969 e 1976) e Ivan Gotti (1997 e 1999). Gli ultimi due di questo prestigioso albo d'oro presenti alla conferenza non solo come testimonial del ciclismo orobico, ma anche impegnati nel comitato di tappa: Gimondi come presidente onorario e Gotti come vice presidente. Per la quinta volta Bergamo ospita l'arrivo di una tappa rosa: la prima volta fu nel 1938 (con vittoria di Diego Maraballi), e poi nel 1952 (Oreste Conte), 1976 (Felice Gimondi in rosa fino alla fine) e 1983 (Giuseppe Saronni). Il passo San Marco, invece è stato valicato dalla carovana per tre anni di seguito, dal 1986 al 1988. A fare gli onori di casa Tecla Rondi, assessore allo sport e Walter Milesi, assessore alla viabilità della Provincia di Bergamo che hanno confermato il pieno appoggio dell'amministrazione ad un così importante evento per il territorio bergamasco, mentre in rappresentanza del Comune di Bergamo l'assessore allo sport, Fabio Rustico. A chiudere gli interventi delle amministrazioni pubbliche Piero Busi e Silvano Gherardi, rispettivamente presidente e assessore allo sport della Comunità Montana Valle Brembana, vallata che verrà attraversata interamente dai girini e che sarà palcoscenico di gran parte di gara. Infatti la corsa rosa, dopo essere partita da Cantù e aver attraversato la Valtellina, salirà ai 1.985 metri del Passo San Marco: una salita di 26 chilometri che mostra un dislivello di 1.755 metri, pari a una pendenza media del 6,7% e una punta massima del 12% superata la località di Albaredo. Valicato il San Marco i ciclisti entreranno in terra bergamasca e, da qui, scenderanno fino a San Giovanni Bianco dove svolteranno a sinistra per affrontare l'ascesa alla località Trinità nel Comune di Dossena e rientrare successivamente sulla statale verso Bergamo. «Ultima salita, quella di Città Alta, che molti ciclisti conoscono bene per essere stata la parte conclusiva delle ultime edizioni del Giro di Lombardia che ci auspichiamo possa tornare a Bergamo» ha ricordato Zomegnan. Dunque una tappa che non viene considerata interlocutoria dai tecnici presenti (Gianni Motta, Vittorio Algeri, Attilio Rota, Claudio Corti, Serge Parsani, Pierluigi Stanga) perché, oltre ai 181 chilometri di distanza totale, le tre salite potrebbero riservare sorprese e premiare l'azzardo di qualche concorrente coraggioso. Chiusura degli interventi con Massimo Chizzolini, comandante della Polizia Municipale di Bergamo, e con Fabio Belingheri di Promoeventi Sport che ha ricordato il programma di manifestazioni collaterali legati all'arrivo del Giro a Bergamo: «dalla partecipazione al Filmfestival organizzato da Teamitalia all'annullo filatelico, dall'istituzione di una borsa di studio per tesi di laurea legate al mondo del ciclismo alla mostra fotografica itinerante, noi di Promoeventi Sport vogliamo arricchire la tappa del Giro d'Italia con qualcosa che possa dare un ulteriore valore aggiunto. E in città già si respira aria di Giro: da questa notte, infatti, all'uscita del casello autostradale è installato il cartello che segnala la 14esima tappa della corsa rosa. E la promozione proseguirà con altre installazioni».
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