VISCONTI. «IL DOLORE, IL CONTRATTO, I GIOCHI...»

PROFESSIONISTI | 05/06/2016 | 07:08
Giovanni Visconti ha proprio fatto onore in tutto e per tutto al soprannome di Marine nel corso del recente Giro d'Italia, dove ha concluso la sua fatica ricevendo il responso medico attestante la frattura ad una costola e una contusione polmonare. Contornato dal rumoroso affetto dei figlioletti Thomas e Noemi e accanto alla moglie Katy, Visconti ci parla del Giro 2016 nella quiete della sua bella casa sulla collina di San Baronto, nel Comune di Larciano: «Sono caduto durante la 13a tappa, con arrivo a Cividale del Friuli. Stavo lottando per la conquista del GPM con Cunego e lui ha fatto uno scarto improvviso, che ha provocato la mia caduta. Damiano poi mi ha giurato che è stata tutta colpa del pubblico indisciplinato, ma io non ne sono affatto convinto. Comunque mi sono rialzato subito e nonostante il dolore ho provato a lottare fin da ultimo per la vittoria di tappa, ma non ce l'ho fatta a riprendere lo spagnolo Nieve, soffrivo parecchio. In seguito ho stretto i denti e ho dato tutto per aiutare Valverde, riuscendo a terminare il Giro al 13°posto, il risultato migliore nelle otto edizioni alle quali ho preso parte».

Un piazzamento che avrebbe potuto essere ancora più importante senza la malasorte,
aggiungiamo: «E' vero, tra cadute e contrattempi vari ho sicuramente lasciato per strada quasi 20 minuti e senza questo handicap mi sarei potuto inserire attorno alla settima posizione della graduatoria finale».

Un risultato che comunque attesta l'evoluzione tecnica di Visconti:
«Con il passare degli anni, invecchiando, ho perso in esplosività ed ho guadagnato in fondo e resistenza; diciamo che da atleta per le gare in linea mi sono trasformato in un luogotenente fidato e assai adatto per sostenere campioni specialisti delle grandi corse a tappe».

Come Valverde?
«Alejandro è un campione con la C maiuscola e con lui mi trovo benissimo. Siamo molto affiatati e mi vuole costantemente al suo fianco; ultimamente dividiamo pure la stessa stanza, durante le gare. Il suo primo Giro d'Italia è stato eccezionale e sono orgoglioso di averlo aiutato a salire sul podio. Ora può essere protagonista al Tour e alle Olimpiadi di Rio».

A proposito del Giro 2016, ecco il giudizio sul successo di Nibali:
«Un trionfo meritato, costruito con tenacia e forza riuscendo a capovolgere una situazione quasi compromessa in sole due giornate. Tuttavia non sono sicuro che Vincenzo avrebbe vinto senza il capitombolo di Kruijswijk…».

Gelosia latente o postumi di una vecchia rivalità in questo giudizio?
«Assolutamente no, rispetto Nibali e abbiamo preso due strade diverse anche dal punto di vista tecnico. Io sono veramente felice della situazione attuale, dopo 12 anni di professionismo e le 32 vittorie ottenute ho raggiunto la mia dimensione ottimale».

Ma la carriera del Marine non sembra destinata a interrompersi presto:
«Voglio gareggiare per altri 5/6 anni, mantenendomi se possibile su questi livelli».

A fine 2016 scade però il contratto con la Movistar
e Visconti è categorico al riguardo: «Con Unzué, Valverde e gli altri mi trovo assai bene e all'80% resterò qui, anche se tre squadre importanti mi hanno fatto delle proposte concrete e interessanti..».

Intanto il prosieguo dell'annata agonistica 2016 è già tracciato
: «Starò a riposo un'altra decina di giorni, non parteciperò al campionato italiano e tornerò alle gare al Giro di Polonia, a partire dal 12 luglio. Seguiranno il Circuito di Guecho e la Clasica di San Sebastian, poi ci sarebbe la prova olimpica di Rio de Janeiro…».

E qui s'impone una precisazione
: «Il CT Cassani mi ha già detto che mi aspetta e io dovrò meritare la convocazione con le prestazioni nel mese di luglio. Il percorso di Rio de Janeiro mi piace e sono convinto che potrei essere molto utile alla nazionale italiana, di supporto ai leader più in forma. Prendere parte a un'Olimpiade è un'esperienza unica per ogni atleta e io sogno di essere in Brasile, a inizio agosto».

Visconti terminerà la stagione 2016 alla Vuelta di Spagna,
dove punterà a vincere almeno una tappa. Ma ecco, in conclusione, l'opinione del Marine tosco-siciliano sui giovani più interessanti del panorama ciclistico italiano: «Ciccone è stato bravissimo al Giro, è coraggioso e mi sembra in possesso di notevoli doti tecniche così come Ganna, un corridore molto giovane che può avere un eccezionale futuro nelle gare in linea e a cronometro. Confesso invece di non apprezzare troppo Aru: mi sembra limitato perché dà il meglio di sé solo nelle gare a tappe. Corre poco, sparisce per dei periodi in cui probabilmente segue dei programmi di allenamento che non capisco, mentre io prediligo quei ciclisti “vecchia maniera” che gareggiano e risultano competitivi lungo tutto l'arco dell'annata ciclistica, tipo Valverde».
Oppure come Visconti, aggiungiamo noi..

Stefano Fiori
Copyright © TBW
COMMENTI
Marine.
5 giugno 2016 10:10 warrior
Ho sempre apprezzato e tifato Visconti è un vero Campione. Sulla caduta al Giro ho visto il massaggiatore della Tinkoff in mezzo alla strada prima del traguardo del GPM. Credo davvero che Cunego abbia dovuto deviare improvvisamente per non investirlo.

Io onestamente non capisco.
5 giugno 2016 11:12 Bastiano
Non capisco come, dopo aver visto il filmato, possa dire che Cunego poteva non deviare e non capisco come possa velatamente dubitare di Aru, quando lui da corridore velocista da corse in linea, andando nella \"magica\" Spagna, si è trasformato in scalatore e corridore da corse a tappe.
Forse un po più rispetto per Aru, Nibali e Cunego, sarebbe quanto mai opportuno, anche per il fatto che i palmares parlano da soli.

Caduta Visconti
5 giugno 2016 11:28 Luas
Se devo essere sincero stimo più Visconti di Cunego ma visti i filmati più volte mi domando dove poteva passare Cunego con L uomo Tinkoff in mezzo ai piedi

commenti
5 giugno 2016 11:49 giancaxy
caro Giovanni passi la battuta su Nibali ma quella su Aru se la poteva risparmiare, se non sbaglio l'anno scorso è arrivato secondo al Giro e vinto la Vuelta vincendo due o tre tappe... l'invidia è una brutta bestia Giancarlo

visco
5 giugno 2016 12:13 superpiter
Se si è espresso esattamente con questi toni ne esce malino ..

valverde
5 giugno 2016 13:50 Leonk80
Se Valverde vincesse l'olimpiade Visconti che è suo amico non sarebbe certo dispiaciuto. e per di più non apprezza Aru che potrebbe essere un suo capitano per Rio. Ma sicuramente Visconti tirerebbe alla morte per riprendere il suo capitano alla Movistar.

5 giugno 2016 15:25 VociDalGruppo
aimhè.. passi la convocazione ai mondiali... ma per le olimpiadi l'onta di essere stato frequentatore di Ferrari non dovrebbe passare... Citius, Altius Fortius è il motto... "Ferraribus" no e chi dice che lo frequentava perché è solo un bravo allenatore è un ipocrita.
Per quanto riguarda il commento su Aru mi sembra che solo "pochi" campioni corrono oggi tutte le corse e sono sempre piazzati o vincitori... Evans era uno di questi. Contador e Valverde sono altri forse ultimi...
Chi sparisce per ritiri in altura dove c'è la neve e non si può pedalare mi deve spiegare come si allena... vedo corridori cadere come altri ma i primi si ritirano per i dolori e le escoriazioni, altri continuano senza problemi come nulla fosse.... non è che a livello medico sono trattati diversamente ? Non credo sia solo un problema di carattere.

Aru non sparisce
5 giugno 2016 19:44 Pinuccio25
si prepara al Sestriere, nota località ad oltre 2000 m di altitudine con diverse strade d\'accesso, ovviamente in salita e di lunghezze molto importanti, praticamente APERTE TUTTO L\'ANNO. Anche un vecchio cicloturista come me a fine aprile/inizio maggio inaugura le scalate sopra i 2000 al Sestriere dove, proprio l\'anno scorso, prima del Giro, ho incrociato Aru e compagni in allenamento. Viaggiavamo alla stessa velocità....... solo che loro stavano salendo ed io ero già in discesa!

Bravo
6 giugno 2016 09:35 IngZanatta
Visconti dice quello che pensa senza tanti giri di parole, e questo e\' già sufficiente per dirgli bravo. Inoltre personalmente condivido tutto quello che dice, compreso i commenti su Aru.

VISCONTI
6 giugno 2016 14:58 fulvio54
Visconti ha espresso una sua opinione e, piaccia o no, va rispettata. Personalmente apprezzo Aru ma i suoi tecnici devono farlo correre molto di piu'per se stesso e tutti gli appassionati sparsi per il Globo.....

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Al via i Campionati Italiani juniores su pista a Noto, in Sicilia. Nella gara Individuale a Punti successo e maglia tricolore per il figlio d'arte Julian Bortolami (Pool Cantù GB Junior) che s'impone davanti al compagno di squadra Marco Zoco...


Tadej Pogacar aveva promesso che sarebbe tornato e non solo è stato di parola, ma ha lasciato il segno alla Tre Valli Varesine. L’anno scorso era stato il primo ad andare a rassicurare gli organizzatori, quando, sotto una pioggia battente,...


Prima vittoria "in maglia iridata" - anche se per regolamento non l'ha potuta indossare perché la gara era aperta anche agli Elite e lui è campione del mondo Under 23 - per Lorenzo Mark Finn. Il talento della Red Bull...


Seconda vittoria stagionale per il figlio d'arte Kevin Pezzo Rosola. Il veronese della General Store Essegibi F.lli Curia si è infatti aggiudicato il 75simo Gran Premio Calvatone per dilettanti che oggi è andato in scena sulle strade della provincia di...


Il belga Jordi Meeus (Red Bull-BORA-Hansgrohe) ha vinto sulle strade di casa la 38a Binche-Chimay-Binche-Mémorial Frank Vandenbroucke. Al termine di una corsa di 203, 2 km, Meeus ha dominato la volata sul pavè tradizionale di Binche precedendo nell'ordine Nils Eekhoff...


La Tre Valli Varesine numero 104 è di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG). Il campione del mondo e d’Europa, già vincitore di questa competizione nel 2022, ha tagliato il traguardo di Via Sacco a Varese a braccia alzate...


L'Union Cycliste Internationale annuncia che la ciclista cinese Junhong Lin è stata informata di un risultato analitico avverso (AAF) per la presenza di steroidi androgeni anabolizzanti (AAS)* Questo AAF è il risultato della rianalisi di un campione raccolto il 16 gennaio...


Elisa Longo Borghini è un’atleta che non si arrende, non lo scopriamo di certo oggi, ma ne abbiamo l’ennesima conferma. Il successo della campionessa italiana alle Tre Valli Varesine, ha il sapore della rivincita, è partita arrabbiata, con la voglia...


La stagione straordinaria di Lorena Wiebes sembra non voler terminare mai: la fenomenale atleta olandese è arrivata a quota 25 successi nel 2025 (118 quelli colti in carriera) imponendosi oggi allo sprint nella quinta edizione della Binche Chimay Binche pour...


Per la seconda volta nella sua storia, la Burgos Burpellet BH, formazione spagnola di categoria ProTeam, avrà un corridore italiano tra le proprie fila. Dopo Federico Buttò nelle stagioni 2013 e 2014 (annate in cui la squadra era ancora...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024