L'ABC di COSTA. LO STILE DI COLNAGO, IN ATTESA CHE APRANO IL GAS

GIRO D'ITALIA | 18/05/2016 | 18:54
di Angelo Costa

C come Colnago. Nel senso di Ernesto, il maestro della bici. Al Giro fornisce le sue a una squadra russa, la Gazprom, che fin qui non ha tenuto fede alle attese: si aspetta che prima o poi apra questo gas. Ma Colnago è un saggio signore di 84 anni che ha successo perché mantiene lo sguardo aperto verso l’orizzonte: non guarda solo in casa sua, ma al ciclismo intero. Non stupisce che ieri mattina abbia telefonato a un manager col quale, non troppi anni fa, ha lanciato un progetto che si sta rivelando vincente: con Bruno Reverberi ha creato quella che oggi si chiama Bardiani Csf. Colnago si è congratulato per la bella vittoria di Ciccone, felice come se avesse vinto un corridore della sua squadra: con persone così, non è necessario guardare una bici per riconoscere uno stile.
 
D come Dumoulin. Nel senso di Tom, prima maglia rosa di questa edizione. E’ tornato a casa per un fastidio fisico che gli impediva di pedalare al meglio: come Kittel, Landa e Cancellara, un altro protagonista del mezzo Giro. Indicato tra gli uomini da podio alla vigilia, ha chiarito fin dal primo giorno di esser venuto qui senza un’adeguata preparazione: un po’ come presentarsi al festival di Sanremo annunciando di non aver imparato a memoria tutta la canzone. Gli va dato atto di essersi mostrato in tutte le sue versioni: vincitore di tappa, maglia rosa, cronoman, testimonial di shampoo e uomo copertina le più note, ma anche evaporato (Fumoulin), gasato (Spumoulin), scocciato (Dumaròn). Fino all’ultima di definitivamente sepolto: Tumoulin.
 
S come Sky. Nel senso di squadrone iperorganizzato e innovativo. Grazie al quale il ciclismo si è proiettato all’avanguardia: basti ricordare il camper anti batteri per proteggere il leader Porte, che si smarrì lo stesso per strada. Quest’anno, dopo l’addio di Landa, ha allestito una conferenza stampa lampo: con un sms alle 22,30 di martedì ha convocato i giornalisti per ieri mattina successiva alle 9,45 in un hotel fuori Modena, avvertendo che lo sfortunato basco si sarebbe concesso per dieci minuti. Si può far meglio: grazie ai potenti mezzi del team, sono allo studio flash mob con cinque minuti di preavviso e meeting virtuali con i corridori non superiori ai trenta secondi. Tutto molto british, oh yes.
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