RAI. «Giro d'Italia, racconteremo sport e cultura»

TV | 03/05/2016 | 07:14

Si è svolta la conferenza stampa di presentazione del palinsesto Rai dedicato alla 99esima edizione del Giro d’Italia.


Il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco, intervenuto all’incontro ha sottolineato come: “Il Giro d’Italia, oltre ad essere un grande evento sportivo, è anche e soprattutto una festa popolare che per tre settimane coinvolge tutta la Nazione. E’ il più grande spot per le risorse culturali, artistiche, paesaggistiche, i tesori d'arte e natura del nostro bellissimo Paese che è il più sognato al mondo. Un grande riconoscimento alla Rai per lo sforzo organizzativo, la professionalità e la capacità di legare la cultura all'evento agonistico. Da mettere in evidenza l’aspetto educativo dell’evento con i 100 mila bambini coinvolti nel progetto BiciScuola presentato dal Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Merita, infine, di essere ricordato anche l’aspetto sociale: tra integrazione e solidarietà, il ciclismo è per sua natura lo sport che è più di ogni altro contribuisce a creare ponti tra le nazioni e i popoli. Già la Grande partenza del Giro d’Italia dall'Olanda, la presenza multietnica nei team, le iniziative solidali verso le persone meno fortunate, disegnano una mappa di integrazione significativa. Non ci resta che vivere nella sua completezza l’edizione 2016 del Giro d’Italia.


Il Giro d’Italia, ha detto il Direttore Editoriale per l’informazione RAI Carlo Verdelli, è l’evento sportivo per eccellenza in Italia, quello più importante in un arco di tempo definito. La Rai quest’anno ha intensificato ancora di più gli sforzi per offrire un prodotto in grado di accompagnare lo spettatore dalla mattina fino alla sera. Il Giro d’Italia è sport e cultura, raccontarlo compiutamente è un servizio pubblico del quale l’azienda va orgogliosa.”

Gabriele Romagnoli, Direttore di Rai Sport, ha ricordato come la corsa rosa “sia un palinsesto che si scrive da solo, in cui si trovano storie che solo il ciclismo è in grado di creare e raccontare.

Una delle novità sicuramente più interessanti, e che rinsalda un rapporto tra RAI e Federazione Ciclistica consolidato da anni, riguarda la partecipazione, come commentatore fisso, di Davide Cassani al Processo alla Tappa, a fianco della conduttrice Alessandra De Stefano.

Si tratta di una collaborazione – ha ricordato Romagnolidi cui ringraziamo la Federazione per la disponibilità e che qualifica ulteriormente la nostra offerta informativa”. Il Presidente Di Rocco, al riguardo, rispondendo ad una sollecitazione del conduttore della conferenza stampa Alessandro Fabretti, ha ricordato: “Davide è stato un ottimo corridore, un uomo di fiducia di Alfredo Martini, ma poi ha contribuito, con 18 anni di giornalismo in RAI, a far conoscere questo sport. Siamo contenti che la collaborazione tra RAI e FCI si concretizzi anche in questa sinergia.

A sottolineare il valore assoluto e culturale del Giro la presenza, al tavolo dei relatori, oltre che di Paolo Bellino, Direttore Generale Rcs, anche di Flavio Mucciante, Direttore Rai Giornale Radio e Radio 1, di Silvia Calandrelli, Direttore Rai Cultura, Roberto Cecatto, Direttore Produzione Tv.

Questo il palinsesto RAI TV
GIRO MATTINA (ore 11.45 circa su Raisport 1 e Raisport 1Hd)
PRIMA DIRETTA (ore 13.45 su Raisport 1 e Raisport 1 Hd)
GIRO DIRETTA E GIRO ALL’ARRIVO (orario inizio tappa su Rai3, RaiHD, Raisport 1 e Raisport 1Hd)
PROCESSO ALLA TAPPA (fine tappa del giorno su Rai3, Raisport 1 e Raisport 1 HD)
TGIRO (ore 20.00 Raisport 1 e Raisport 1Hd)
GIRO NOTTE (ore 00.30 Raisport 1 e Raisport 1Hd)

RADIO
dal lunedì al venerdì:
A Tutto Campo (ore 13.30/14.30)
Sulle strade del Giro (ore 15.05 - 15.35 - 16.05)
Diretta dell’arrivo (dalle 16.30 alle 17.30)
Zona Cesarini (dalle 21.00 alle 23.00)
Il sabato e la domenica il Giro d’Italia sarà uno dei campi collegati in Tutto il calcio minuto per minuto dedicato alla Serie B ed alla Serie A

RAI STORIA: VIAGGIO NELL’ITALIA DEL GIRO - Il paesaggio italiano raccontato attraverso storie, personaggi e contraddizioni dell’Italia che cambia e con uno sguardo indietro, affidato ai documenti delle Teche Rai. Riparte con l’anteprima di domenica 8 maggio alle 21.00 su Rai Storia, il “Viaggio nell’Italia del Giro”, il programma ideato e condotto da Edoardo Camurri per Rai Cultura.

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COMMENTI
Rai e Giro d'Italia
3 maggio 2016 11:58 Massimoge
Premesso che ritengo Davide Cassani persona competente e capace anche se, a mio giudizio, non brilla per simpatia, ma questa è una valutazione soggettiva che può essere non condivisa. Il problema sulla sua presenza al Processo alla tappa è un altro. Cassani in qualità di commissario tecnico della nazionale italiana è stipendiato dalla Fci. La domanda sorge spontanea, per fare il Processo viene pagato anche dalla Rai? Se la risposta, come penso, è affermativa, credo non sia corretto, anche perché, detto per inciso, in entrambi i casi a pagare "siamo sempre noi". Ad ognuno il suo ruolo. Cassani ha lasciato la Rai per fare il commissario tecnico cerchi di fare bene il suo lavoro cosa che non sempre, a mio modesto avviso, gli riesce e lasci ad altri il ruolo di commentatore.

parole parole..
3 maggio 2016 12:47 Giosa
ma come possiamo continuare a dare credito a queste dichiarazioni, belle nell'esposizione, ma prive di credibilità dopo la vicenda Max Lelli che ha gettato un'ombra su tutto quello che proviene dalla Rai, facendolo percepire come guidato da chissà quali interessi lontani dallo Sport che tanto amiamo.
Mi dispiace ma a questo punto preferisco la spontaneità di Eurosport...sperando che chiamo il Lelli a fare il commento tecnico. Sarebbe il Top! Simpatia, competenza e niente supponenza.

3 maggio 2016 14:42 froome
Certo che a Cassani la saliva non gli manca.

RAI
3 maggio 2016 17:25 fix1963
ci sara' la Geologa con il forte accento romanesco??

Cassani
3 maggio 2016 22:58 IngZanatta
Beh Cassani al processo alla tappa proprio non me l\'aspettavo. Da un lato RAI taglia le collaborazioni (Lelli, Sgarbozza), dall\'altro chiama il CT a fare (di nuovo) il giornalista. Spero vivamente che la collaborazione con la RAI sia GRATUITA, altrimenti e\' uno schifo. Cassani sempre peggio, aveva ragione il grandissimo Adriano De Zan.

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