PROFESSIONISTI | 20/04/2016 | 11:09 Nuovi problemi con il passaporto biologico per Sergio Henao, corridore colombiano della Sky. A riguardo vi proponiamo il comunicato emesso dal team inglese:
Nel mese di marzo 2014, il Team Sky ha preso la difficile decisione di fermare Sergio Henao per un periodo di tre mesi. Come abbiamo annunciato allora, la decisione è stata presa per favorire il monitoraggio interno del passaporto biologico dell'atleta e in risposta ai test introdotti nell'inverno da parte delle autorità anti-doping. Sergio è nato in Colombia ed è cresciuto in montagna, torna in Colombia durante l'inverno e trascorre lunghi periodi in altitudine. Il team si è accorto della difficoltà di comprendere l'andamento dei suoi valori al ritorno a livello del mare a causa della carenza di ricerca scientifica in 'quota' su nativi come Sergio. Il Team Sky ha reso pubblica la questione e ha richiamato all'attenzione delle autorità competenti - l'UCI e CADF, ovvero la Commissione Antidoping - e ha chiesto la loro assistenza. Per capire meglio i valori di Sergio, abbiamo poi commissionato un programma di ricerca della durata di 10 settimane affidato al dottor Eddie Hampton, un ematologo consulente presso l'Università di Sheffield, che ha lavorato con altri esperti scientifici indipendenti. Questo programma ha riguardato anche esami del sangue e delle urine a livello del mare e in altitudine, naturalmente random, realizzati da laboratori accreditati WADA.
Dopo aver completato la loro ricerca, gli esperti hanno spiegato che i valori che ci hanno spinto a intraprendere ulteriori test erano la normale risposta dell'atleta dopo un periodo in altitudine. Di conseguenza, Sergio è tornato a correre con il Team Sky nel mese di giugno del 2014.
Sergio ha questa settimana è stato contattato dal CADF: ha ricevuto una richiesta di ulteriori informazioni per quanto riguarda i valori ematici del suo passaporto tra agosto 2011 a giugno 2015. Questa richiesta include proprio gli stessi valori che ci hanno spinto a intraprendere ulteriori ricerche nel 2014 e chiaramente non è una sorpresa per il team.
Sergio non ha fallito un test antidoping e il procedimento della CADF è condotto in modo confidenziale. Tuttavia, dato che abbiamo sollevato questo problema in passato, riteniamo che sia importante stabilire la nostra posizione anche in questo momento.
Continuiamo a sostenere Sergio e rimaniamo fiduciosi nella ricerca scientifica indipendente che è stato intrapresa. Noi aiuteremo Sergio a chiarire il suo caso. Riteniamo che sia opportuno che lui si fermi fino a quando il problema non sarà stato risolto: il procedimento CADF evidentemente non gli consente di restare concentrato sul suo lavoro. Non abbiamo alcun obbligo di fermarlo, ma la politica della squadra prevede questa scelta e non lo applichiamo.
Noi vogliamo seguire il procedimento della CADF per cui ci asterremo da altri commenti nelle prossime settimane. La nostra speranza è che tutto il dossier essere esaminato rapidamente dalle autorità competenti in modo da Sergio possa tornare a correre al più presto.
Da parte sua Sergio Henao commenta così: «Sono molto deluso perché ho lavorato duramente per tornare a correre dopo la rottura dei legamenti del ginocchio lo scorso anno. Ma so chi sono, quanto duramente ho lavorato ed i sacrifici che ho fatto per essere dove sono oggi. Sono tranquillo e fiducioso che questo problema sarà risolto al più presto, in modo da poter tornare a correre il prima possibile».
In March 2014, Team Sky took the tough decision to withdraw Sergio Henao from racing for a period of three months.
As we announced at the time, this was as a result of the team's own internal monitoring of Athlete Biological Passports and in response to Sergio's initial out-of-competition control tests at altitude in Colombia. These tests were introduced that winter by the anti-doping authorities.
Sergio was born in Colombia and raised in the mountains. He goes back to Colombia during the winter and lives and trains at different altitude levels. The team's understanding of the effects of such prolonged periods at altitude after returning from sea level has been limited by a lack of scientific research into 'altitude natives' such as Sergio.
At the time, Team Sky made this issue public and drew it to the attention of the relevant authorities - the UCI and Cycling Anti-Doping Foundation (CADF) - and asked them for assistance. To aid our understanding of Sergio's readings, we then commissioned a 10-week research programme led by Dr Eddie Hampton, a consultant haematologist from the University of Sheffield, with other independent scientific experts. This programme involved further randomised blood and urine tests at sea level and altitude, undertaken through WADA accredited laboratories.
After completing their research, the experts had the highest level of confidence that the readings which prompted us to undertake further testing were the athlete's normal response to altitude. As a result, Sergio returned to racing with Team Sky in June 2014.
Sergio has this week been contacted by the CADF with a request for more information with regards to readings on his Athlete Blood Passport between August 2011 to June 2015. These include the same readings which prompted us to undertake further research in 2014. Given the team had drawn the attention of anti-doping authorities to the issue at the time, this does not come as a surprise.
Sergio has not failed a drug test and the CADF process is conducted confidentially. However, given that we have raised this issue in the past, we feel it is important to set out our latest position.
We continue to support Sergio and remain confident in the independent scientific research which was undertaken. We will be helping Sergio make his case robustly over the coming period. He will also withdraw from racing until the issue is resolved given this contact from the CADF and the very obvious distraction to him. There is no obligation on us to do this but it is team policy if and when a formal process such as this begins.
We do have to recognise the CADF process going forward so we hope people understand why we will be unable to give further commentary on it over the coming weeks. It is our hope that this can be looked at and resolved quickly by all the relevant authorities so Sergio can start racing again soon.
Sir Dave Brailsford said:
"The physiology of 'altitude natives' is a complex area. The science is limited and in recent years we have proactively sought to understand it better by undertaking detailed scientific research - both for Sergio and for the benefit of clean sport more widely. We recognise why the CADF have raised this issue as it is one we have obviously raised ourselves. Thus far Sergio's data has been anonymous to the CADF experts. We hope and believe they will reach the same conclusions when they consider the background and all the evidence over the coming weeks.
"We believe in Sergio. He has just come back to full fitness after spending eight months recovering from a potentially career ending crash. But we respect the CADF process and will apply our team policy in the circumstances.
"We will continue to support him fully during this period so he can get back to racing as soon as possible."
Sergio Henao said:
"I am beyond disappointed. I have worked incredibly hard to get back to racing fitness after shattering my knee last year - but I know who I am, how hard I have worked and the sacrifices I have made to be where I am today.
"I am calm and confident that this will be resolved soon so I can get back to racing as soon as possible."
Così a naso mi verrebbe da dire che, fatte le dovute tare dovute all'individualità biologica, anche Quintana (o altri colombiani, non ce l'ho con l'asso della Movistar) dovrebbe essere affetto dalle stesse anomalie....... Ma il mondo è bello perché è vario...
sempre ipocrisia
20 aprile 2016 14:59jaguar
Tutte le scuse pur di non dire la verità .....ovvero doping o doping meccanico......se no te la batti con i denti con tutti e vinci ogni tanto....io vedo corridori che come al solito iniziano a volare e non si stancano mai.
20 aprile 2016 15:22geom54
inibire le trasferte per tutti sui picchi alpini tutti, ovviamente ANCHE.
20 aprile 2016 18:11LampoJet
Se fossi Henao chiederei i danni alla Sky. Sky che non sospetta invece di altri anoressici mulinatori da 120 pedalate in salita, o da ex bevitori da 15 birre al giorno che vincono i Tour....come mai? coma mai?
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