In occasione del
passaggio del Giro d'Italia da Campi Bisenzio, l'amministrazione comunale, con
una mostra fotografica nel foyer del teatro Dante Carlo Monni, dal 19 aprile al
18 maggio rende onore a Gastone Nencini, protagonista di una storia sportiva,
che appassionò milioni di persone. L'atleta toscano,
che ha vinto le corse più importanti al mondo, si impose a cavallo degli anni
Cinquanta - Sessanta come uno dei più straordinari interpreti dell'età dell'oro
Un corridore completo, coraggioso e leale,
che per il suo modo di correre istintivo e passionale, senza le regole e la
furbizia
Un carattere, Gastone Nencini, che ha
portato alto il nome dell'Italia nel mondo, per le sue impareggiabili qualità
atletiche e per il carisma della persona concreta, che alla superficialità
dell'apparire preferiva la concretezza dell'essere. Sembrava, infatti, che le
sue sfide maggiori non fossero contro gli avversari ma contro se stesso, nel
tentativo, ogni
Elisabetta Nencini, figlia di Gastone e
curatrice della mostra, attraverso un emozionante racconto fotografico, ne
ripercorre la storia sportiva, delineando le fasi più significative della
prestigiosa carriera. Un percorso visivo dinamico che induce a osservare la
forza dell'atleta in sintonia perfetta con la sua bicicletta. Un connubio insuperabile in cui spazio e tempo si
annullano sotto la forza muscolare del campione, una sinergia assoluta che
costituisce un complesso plastico, un'opera d'arte che può essere solo ammirata
è contemplata. Ed a questa mostra ci sarà anche la
bicicletta con la quale Gastone Nencini vinse il Giro d’Italia
Antonio Mannori
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