LUTTO | 31/03/2016 | 08:33 Non
è stata una vita da gregario quella di Athos Guizzardi, classe 1921,
ciclista e poi imprenditore meccanico, fondatore della ben nota Athos
Guizzardi, morto ieri pomeriggio nella sua casa di Casalecchio,
circondato dall'affetto dei suoi cari, della moglie Marisa, i figli
Gianni e Mauro, e i nipoti Michela, Marco e Giacomo. Aveva 94 anni, fra
20 giorni ne avrebbe compiuti 95. Era malato da qualche tempo, ma fino
ad un anno fa faceva ancora capolino nel retrobottega del suo
laboratorio oggi noto in tutta Italia per la scuola di Barbecue e per le
inimitabili maratone dei grandi chef.
Nato a Bologna, alla Dozza,
arrivò a Casalecchio nel 1952 dove costruì la casa-officina nel curvone
sulla Porrettana a pochi passi dall'ingresso del Talon. La stessa sede
dove oggi i figli Mauro e Gianni conducono la rivendita di barbecue,
attrezzatura da cucina e arredo per giardino. In gioventù fu una grande
promessa del ciclismo nazionale. La sua prima gara la fece a 15 anni,
all’Ippodromo di Bologna, arrivò secondo alle spalle di Renato Zani. Nel
1938 vinse la coppa Trombetti in sella ad una bicicletta costruita nel
garage del cugino. Dalla ‘Olindo-raggi’ passò presto alla Corridoni, e
con i colori della squadra bolognese prima della guerra vinse una
quantità di gare in tutto il nord Italia, battendo tanti campioni del
tempo del ciclismo eroico: «Le strade in gran parte non erano ancora
asfaltate. Quando c’erano gare di montagna mi difendevo. Non sono uno
scalatore, sono un velocista, e se arrivavo allo sprint la vittoria era
mia», raccontò al Carlino alcuni anni fa con l'entusiasmo immutato. Ne
fecero le spese anche i Binda, Coppi e Bartali, più volte battuti da
Guizzardi nelle gare del secondo dopoguerra: «Andavo fortissimo anche in
pista. Ci allenavamo al velodromo che era dove poi è stata costruita la
Weber. Nel 1946 vinsi il triangolare di Parigi. Con la Benotto nel 1947
da professionista partecipò al suo primo ed ultimo giro d’Italia. Pochi
mesi più tardi il ritiro dopo una vittoria conquistata contro l'ordine
di scuderia. In prima fila anche nella vita professionale costellata di
innovazioni e brevetti applicati nella sua azienda meccanica dove ha
costruito per anni i manubri per le più prestigiose marche di bici e
moto (dalla Ducati alla Piaggio e alla Bianchi), per poi passare
all’arredamento e quindi all'arredo da giardino. I funerali domani alle 14,30 nella chiesa di San Martino di Casalecchio.
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