PROFESSIONISTI | 18/03/2016 | 07:29 Capitano designato della Bardiani-CSF per la Milano-Sanremo, Sonny Colbrelli si prepara ad affrontare il primo appuntamento clou della stagione. Volta Valenciana, Trofeo Laigueglia (secondo), GP di Lugano (vinto), Strade Bianche e Tirreno-Adriatico sono state le tappe del percorso fatto per preparare la Classicissima.
“L’avvicinamento è stato più che proficuo. La forma fisica è andata di pari passo con le prestazioni e per me è una conferma del buon lavoro fatto in inverno. Alla Tirreno-Adriatico non sono arrivati risultati importanti, complice anche un po’ di sfortuna, ma l’avevamo messo in conto. Ciò che volevo era il confronto con i migliori. Insieme a Zanatta abbiamo analizzato giorno dopo giorno la prestazione, l’atteggiamento in corsa. Ogni piccola considerazione è servita per fare meglio il giorno seguente” ha spiegato Colbrelli.
Dalla sua il corridore bresciano può vantare un feeling incoraggiante con la Classicissima: sesto nel 2014, 12° nel 2013 e 18° nel 2015. Nelle tre edizioni disputate Sonny è sempre arrivato nel gruppo di testa, dimostrando che le caratteristiche che rendono dura questa corsa non sono un ostacolo per lui.
“Raramente ho trovato una corsa che si sposasse così bene con le mie caratteristiche, ma preferisco non dare troppo peso alle statistiche e pensare a sabato come ad una prima volta. L’esperienza acquisita è un bagaglio prezioso, la fame di fare bene deve però essere quella di un neoprofessionista”.
“Lungi da me l’idea di essere inserito nel gruppo dei favoriti per sabato, sia chiaro. Campioni come Sagan, Kristoff, Cancellara, Matthews, Van Avermaet, Boasson Hagen, giusto per citarne alcuni, sono ben più quotati di me. Questo però non mi fa partire già battuto. La Milano-Sanremo è la corsa imprevedibile per eccellenza, ci sono tanti fattori che possono condizionare la prestazione. Servono gambe, perchè essere competitivi dopo 290 chilometri è tutt’altro che semplice, e al contempo lucidità, soprattutto nelle fasi più calde prima di arrivare a Sanremo”.
“Ho sempre detto che la Classicissima è un sogno per me e tale rimane, ma se tutto funziona alla perfezione, fortuna compresa, è giusto non precludersi nulla. Le motivazioni non mancano, così come la fiducia nei miei compagni. Non è nel nostro stile fare proclami, ma la promessa di dare oltre il cento per cento per provarci, quella sì, la facciamo” ha concluso Colbrelli.
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