SAN LUIS. Sagan, un iridato in Argentina

PROFESSIONISTI | 08/01/2016 | 14:22
Il campione del mondo Peter Sagan riparte dall’Argentina.
«Ho bellissimo ricordi del Tour de San Luis, è una gara ideale per proseguire la preparazione invernale e ritrovare il ritmo di corsa».
E sarà l’inizio di una stagione importantissima per il giovane campione slovacco che nel mitino ha messo le classiche di primavera, la riconquista della maglia verde al Tour de France, i Giochi di Rio e ovviamente i mondiali del Qatar.
«Questi sono gli obiettivi più importanti, poi c’è una lunga lista di obiettivi intermedi che alla fine contribuiscono a costruire il amares di un corridore vero».
E ancora: «A San Luis non sono mai riuscito a vincere, ma ho colto due secondi posti, una volta dietro Mattia Gavazzi e l’altra dietro a Sacha Modolo. Magari stavolta mi lascio gli italiani alle spalle...».
Ultima cosiderazione: «La maledizione della maglia iridata? Non ci credo, anche perché per me cambia poco: io corro sempre per puntare al massimo risultato».
Sagan.
Con Sagan a San Luis la Tinkoff schiererà i polacchi Rafal Majka, Pawel Poljanski e Maciej Bodnar, il danese Jesper Hansen ed il russo Nikolay Trusov.
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