PROFESSIONISTI | 03/01/2016 | 08:38 Pippo Pozzato sarà tra le stelle della Sei Giorni di Rotterdam in programma dal 7 al 12 gennaio prossimi e farà coppia con Jens Mouris: in questi giorni il vicentino si sta preparando al velodromo di Montichiari ed ha postato la foto ufficiale della sua nuova Wilier, bicicletta che equipaggerà nel 2016 la Southeast.
La bici serve a poco, ci vogliono testa e coraggio. Coraggio ne ha da vendere perche' per riuscire a trovare un contratto con assenza di prestazioni ci vuole un gran coraggio. Per la testa....
Fosse la volta buona.
3 gennaio 2015 14:18Bastiano
Devo dire che questa partenza mi ha sorpreso positivamente, speriamo sia in grado di ritrovare quegli stimoli che ha perso negli anni e che, dimentichi la bella vita ed il gossip, per dedicarsi a quello che dovrebbe saper fare meglio.
3 gennaio 2015 15:53cannonball
Ma è possibile che ogni cosa che fa Pozzato sia criticato? Adesso ha postato la foto della sua bici da pista e ancora qualcuno che fa polemica...cosa vi ha rubato la fidanzata che ce l'avete cosi tanto con lui?
E se quest'anno non fa risultati sicuramente sarà criticato, se invece li fa si dirà era ora doveva fare di più...lasciatelo in pace!!!
giallo fluo
3 gennaio 2015 17:11geo
Bici del colore della Cipollini, ma è una Wilier... Paradossale! Chissà cosa ne pensa Mario Cipollini.
Su Pozzato nessun commento, fiato sprecato!
3 gennaio 2015 19:26cannonball
coloro che commentano, almeno prima di parlare per niente si informino.
la bici è Wilier bici ufficiale del team Southeast nuova squadra di Pozzato per il 2016, chi non lo sa si informi al posto di scrivere cattiverie solo perchè leggono il nome Pozzato senza nemmeno sapere le cose.
speriamo
3 gennaio 2015 19:56Maverick 71
Speriamo che sia veramente la volta buona per un anno fatto all altezza del suo stipendio
non va criticato
3 gennaio 2015 22:24kaiser
Ci sono molti corridori che vengono esaltati perchè vincono molte corse che spesso sono quelle del calendario continental quando lui invece l'anno scorso è arrivato 12esimo al Fiandre... non mi sembra poi tanto scarso... magari non ha più vinto molto ma è comunque un campione. Sicuramente quest'anno lo vedremo lottare in gare importanti contro i più forti!!
speriamo
3 gennaio 2015 23:36Maverick 71
Un una stagione ci può stare di non rendere due può succedere ma se incominciano ad essere troppe magari il corridore e non l uomo si può pensare che sia stato un po troppo sopravvalutato. Sta a lui far vedere se sia ancora all altezza
e vai con le critiche......
4 gennaio 2016 07:47ettore65
...... 1 sanremo, 1 g.p. amburgo, campionato italiano, tappe al tour, tappa al giro, 2 laigueglia, tirreno adriatico, het volk , 2° alla robaix, 2° al fiandre, peccioli, giro del lazio e altre gare minori; certo che se io fossi passato prof per una carriera cosi avrei fatto carte false; mi sembra che che tra gli italiani in circolazione/attivita' non ce ne siano tanti che possono elencare vittorie simili (rebellin, nibali certo).
Noi pero' continuiamo a criticare. Quando si deve scrivere invece per i veri problemi del nostro ciclismo tutti muti (vedi i casi senza contratto agnoli ecc. che si devono procurare loro gli sponsor)
bla...bla...bla
Flessione di telai o flessione di coerenza?
4 gennaio 2016 09:46Bartoli64
Mah, io credo che sparare su Pozzato sia diventato ormai un po’ come sparare sulla Croce Rossa.
C’è però da dire che il bel Filippo certe “fucilate” se le chiama proprio dietro, anche quando proprio sembra far nulla per meritarsele come in questo caso dove ha semplicemente (ed anche professionalmente direi) postato la foto della sua nuova bici per la stagione 2016.
Perché tutto questo accanimento nei suoi confronti, dunque, anche per una semplice foto come questa?
Per quel che mi riguarda spero solo che le nuove bici che gli ha passato la sua nuova squadra non finiscano poi per essere il “capro espiatorio” di altri suoi (possibilissimi) insuccessi nella stagione che verrà.
Eh si, perché l’ineffabile Pozzato alcuni anni fa (e quella volta molto meno professionalmente di quanto abbia fatto in questa occasione) ebbe a dire che il carro posteriore dei telai con cui correva allora “fletteva” troppo non consentendogli di esprimersi al meglio negli sprint.
Peccato per lui (e per le sue alquanto ridicole dichiarazioni) che, proprio quei telai, fossero prodotti in carbonio ad alto modulo da una grande casa tedesca, peraltro nota per l’accuratezza con cui progetta e produce quei telai che, tra l’altro, ancor oggi equipaggiano un celebre team francese (con grande soddisfazione dei francesi).
Peccato anche che, sia pur avendo cambiato da allora diverse squadre (e dunque anche diversi telai) il buon Pozzato di sprint non ne abbia comunque più azzeccato nemmeno uno :-(
Bartoli64
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