ULISSI: «CREDETEMI: IO CREDO IN BABBO NATALE»

PROFESSIONISTI | 25/12/2015 | 11:12
«Se credo a Babbo Natale? per certi versi sì». Diego Ulissi è cresciuto ma sull’argomento punta i piedi come quando era bimbo. «Mia moglie Arianna comincia a fremere qualche giorno prima della data fatidica – racconta a tuttobiciweb.it il corridore livornese che in queste ore è tornato a casa per trascorrere le festività con genitori e parenti -. Io mi oppongo: guai se si trasgredisce alla data. Si cresce, ma babbo Natale va rispettato. Babbo Natale arriva la notte del 25 dicembre e i regali io voglio che si scartino sotto l’albero a mezzanotte per i grandi e al mattino per i più piccini. Io sono restato lì, e guai a chi mi dice qualcosa di diverso. Per questo, in un certo senso, io dico di credere ancora a Babbo Natale, perché io faccio esattamente quello che facevo da piccino con papà e mamma».

Quest’anno, poi, è un Natale diverso. La prima letterina di Lia, di soli 3 anni, scritta proprio con papà e mamma… «È stata un’emozione grandissima, per me, per mamma  come per lei – ci racconta Diego -. È impossibile non pensare a quanto io con mio fratello Matteo scrivevamo a Babbo Natale con l’aiuto dei nostri genitori. E adesso tocca a me e ad Arianna, aiutare la nostra piccola bimba, che non sta più nella pelle per i regali che ha ricevuto. Sono cose che restano, emozioni uniche, atmosfere magiche. Che uno ci creda o no, che ritenga il Natale una festa commerciale o religiosa, per me è un giorno imprescindibile, il più bello di tutti:  unire almeno per una volta all’anno le famiglie. Sarà una questione psicologica, ma io sento un’aria differente, un clima magico, un atmosfera da fiaba, proprio come all’ora, solo che da adulti si ha un valore in più: la memoria. L’emozione è doppia: per quello che ho provato ieri e quello che vivo oggi. Il Natale è davvero una magia. Forse è il regalo più grande che noi grandi facciamo ai nostri figli e a noi stessi. Quelli che fanno tanti discorsi profondi e intelligenti li lascio dire. Il Natale è un’emozione, un sogno, un ricordo, un desiderio. È anche un momento di struggente malinconia. Ma a me piace anche quella. Il Natale è intimità. Il Natale, con i suoi alberi e i suoi presepi, i suoi dolci e le sue melodie oltre ai suoi colori è dentro di noi. E se si è restati un po’ bambini è più facile comprendere quanto sia magico».

a cura della redazione di tuttobiciweb.it
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