Domani si scopre il Tour de France, ecco le prime indiscrezioni

| 25/10/2006 | 00:00
Il Tour de France 2007 è pronto. Ma chi lo correrà? Ecco il primo argomento di discussione oggi e domani che il grande ciclismo si ritrova a Parigi per la tradizionale, classica e sontuosa presentazione della Grande Boucle. Appuntamento domattina alle 11 al Palais de Congres di Porte Maillot. S’annuncia un Tour de France quanto mai spettacolare e difficile con un avvio imponente. Il cronoprologo sabato 7 luglio avverrà infatti nel cuore della city londinese. E’ chiaramente la prima volta che Londra accoglie il Tour, una sorta di pace politica fra i due paesi, Francia e Gran Bretagna, dopo la battaglia per i Giochi del 2012, vinti da Londra su Parigi. Otto chilometri contro il tempo da vivere in mondovisione, da Trafalgar Square a Buckingham Palace, passando per Downing Street e l’abbazia di Westminster. La prima tappa in linea domenica 8 luglio sarà quella da Londra a Canterbury. Poi, tutti sotto il tunnel della Manica in treno e via verso il Belgio. Tappa nelle Fiandre, affrontando alcuni dei celebri muri della classica fiamminga, arrivo a Courtrai, partenza da Waregem. E si rende omaggio ad un’altra grande classica, la Roubaix, con una frazione nella storica Compiegne, da dove prende il via da una trentina d’anni la classicissima del pavè. Il Tour non proporrà nel 2007 la discussa crono a squadre. Confermata comunque la lunga fase pianeggiante, verso lo Champagne e la Borgogna, in attesa delle Alpi. Prima tappa in quota anch’essa abbastanza inedita con traguardo a Tignes, celebre per lo sci di Coppa. Poi si ripartirà da Val d’Isère verso Briançon. Ma su questa tappa c’è ancora un mistero. Potrebbe essere prevista la scalata al colle delle Finestre, dopo l’Iseran ed il Moncenisio. E da Sestriere si raggiungerebbe Briançon dal Monginevro. I francesi però pare vogliano fare altre verifiche prima di dire di sì a quel colle così spettacolare. L’alternativa sarebbe quella di scalare Iseran e poi Galibier prima di Briançon. Decisione in extremis, forse oggi stesso. Due sole comunque le tappe alpine nel 2007. Saranno tre quelle sui Pirenei. Fra Alpi e Pirenei, oltre ad un classico arrivo a Marsiglia, è prevista anche la prima delle due crono individuali, nella zona di Castres. E sulle montagne che confinano con la Spagna, ecco un’altra suggestione. Si torna su di un colle tenuto a battesimo dall’inimitabile Marco Pantani, che tanto ci manca. A Plateau de Beille infatti il Pirata staccò per la prima volta Ullrich, mettendo le basi per il trionfo in giallo sul Galibier, Tour ’98. Oltre a Plateau de Beille, un’altra tappa di montagna nel 2007 avrà come traguardo il piccolo centro di Gourette. E la terza arriverà a Loudenvielle, scalando il Peyresourde e gli altri colli classici. A quel punto, sulla strada per Parigi, ecco l’ultima prova contro il tempo nelle celebri terre del cognac, proprio dal centro che porta il nome del famoso liquore sino ad Angouleme. Da questa città trasferimento nella regione parigina per la passerella finale che proporrà un gemellaggio con il rugby, visto che partirà da Marcoussis dove c’è il centro nazionale dello sport della palla ovale, più che mai celebre in Francia. Queste a grandi linee le strade del Tour de France 2007 che si concluderà a Parigi il 29 luglio. Ma al di là del tracciato, saranno tanti i temi da svolgere oggi e domani a Parigi e su tutti il problema legato a Ivan Basso ed agli altri corridori implicati nell’Operacion Puerto. Intanto la guerra fra gli organizzatori francesi e l’UCI è sempre molto intensa. A tal punto che il presidente del massimo organismo mondiale non è neppure stato invitato al tradizionale vernissage di domattina. Pat McQuaid è comunque a Parigi per una intensa riunione con i rappresentanti di tutte le squadre per parlare fra gli altri temi di doping e di antidoping. L’UCI ha intanto allertato la Wada perchè si rivolga ai giudici spagnoli chiedendo loro quei documenti che riguardano i ciclisti implicati nella vicenda doping e che i magistrati iberici non vogliono rendere pubblici. (Beppe Conti, da Tuttosport del 25 ottobre, 2006)
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