
Tadej Pogacar ha già testato il percorso della prova in linea a Kigali nei giorni scorsi e ieri invece ha potuto fare la ricognizione sul percorso della prova a cronometro, che alcuni specialisti hanno già definito non troppo tecnica e molto veloce. Pogacar dovrà difendere la maglia iridata nella prova in linea, ma vuole fare bene anche nella cronometro e misurarsi con Remco Evenepoel, il grande favorito per la medaglia d’oro. Il miglior piazzamento dello sloveno in una cronometro mondiale è stato il sesto posto in Australia, ma quel percorso non era di suo gradimento. Lo sloveno oggi festeggerà il suo ventisettesimo compleanno e non è da escludere che voglia regalarsi una medaglia molto speciale. Per quanto riguarda altre cronometro, lo abbiamo visto vincere al Giro d’Italia nella crono di Foligno, davanti a Filippo Ganna e Magnus Sheffield sulla distanza di 40 km e poi al Tour de France ha fatto sua la cronometro di Nizza nel 2024 e poi la cronoscalata di Peyragudes quest’anno e quella di La Planche des Belles Filles nel 2020. «Non ci saranno momenti per riposarsi perché il percorso è molto veloce – ha detto Pogacar ieri dopo la ricognizione -: non ci sono tratti molto tecnici sul percorso. Mi sembra un tracciato semplice, con molte salite, direi al tre e mezzo per cento».
Il percorso sulle strade di Kigali, la capitale del Ruanda, sarà di 40,6 km, con 718 metri di dislivello, si raggiunge un’altitudine di 1654 m e la pendenza massima sarà del 9,4%.
Anche Remco Evenepoel aveva detto che il percorso era molto veloce e che in discesa bisognava continuare a pedalare. Sicuramente il campione belga con i suoi due titoli iridati in questa specialità sarà il favorito numero uno per la medaglia d’oro, ma Pogacar vuole fare bene e poi misurarsi con corridori forti come Evenepoel per lui è sempre uno stimolo per fare meglio. «Con un percorso come questo bisogna spingere ovunque, anche in discesa bisogna andare veloci e non sarà possibile riprendere fiato. Spero che le mie gambe siano in buone condizioni e poi mi godrò questa corsa cercando di dare sempre il massimo».
Il percorso è molto veloce e nella ricognizione di ieri Pogacar ha raggiunto gli 85 km/h nella discesa e si aspetta una velocità leggermente superiore domenica.
Per quanto riguarda il Ruanda, al campione sloveno piace quello che ha visto fino ad ora, in particolare gli è piaciuta la gente, che lo ha accolto con molto affetto. «Per ora mi sto trovando bene, l'aria è un po' pesante, ma la gente è davvero molto cordiale. Devo dire che c'è molto traffico in città, mentre andando fuori ne abbiamo trovato molto di meno e posso dire di essermi sentito comunque abbastanza sicuro. Molto più che in qualsiasi altro paese europeo».
Tra gli avversari di Pogacar, oltre ad Evenepoel ci saranno gli australiani Luke Plapp e Jay Vine che possono ambire ad un posto sul podio, mentre il percorso potrebbe essere un po’ più duro per lo specialista svizzero Stefan Küng. Tra gli outsider c’è il diciottenne francese Paul Seixas, campione del mondo giovanile in questa disciplina, e anche il messicano Isaac del Toro e lo spagnolo Ivan Romeo potrebbero regalarci delle belle sorprese.