
Marlene REUSSER. 10 e lode. Argento olimpico a Tokio nella crono, la sua specialità. Due ori mondiali nella staffetta, più due argenti e un bronzo individuali. Tre titoli continentali, un oro ai Giochi Europei a Minsk nel 2019, adesso per la 34enne svizzera arriva l’oro mondiale che le mancava, che ha inseguito con risoluta determinazione. Oro più che meritato, ottenuto su un tracciato esigentissimo, duro come pochi, pedalando i 31,2 km ad oltre 43 chilometri orari di media. Straccia le avversarie, le ridimensiona, rendendole vulnerabili: lei gigante.
Anna VAN DER BREGGEN. 8. Per la 35enne olandese un argento di sostanza. Per un’atleta che ha vinto un’infinità di medaglie e che di titoli mondiali di specialità ne ha conquistati due in linea e uno a crono, questa è una medaglia comunque di peso. Oggi non lo sfiora il titolo, non si avvicina nemmeno, perde con quasi un minuto, ma per lei questa è una medaglia conquistata, non persa.
Demi VOLLERING. 5. È la vera sconfitta di giornata, ma in questa stagione ormai è una costante, non una eccezionalità. Perde nettamente e per poco non perde anche il podio. Prima parte benino, in linea con la migliore, poi perde fluidità e frequenza, anche potenza. Perde.
Brodie CHAPMAN. 7. Anche lei ha 35 anni – la Vollering, al confronto è una bambina -, ma fa la sua buonissima figura. Percorso esigente per una ragazza che in carriera ha vinto l’oro nella staffetta. Il quarto posto è già tanto.
Katrine AALERUD. 6,5. La 30enne norvegese non è una che abbia mai ottenuto un podio mondiale o europeo. Fa la sua buona prova: un top cinque vale la sufficienza.
Chloe DYGERT. 5,5. Per la 28enne statunitense questo percorso era troppo duro. Troppo esigente per una con le sue caratteristiche. Per una che ha vinto tutto, sia su strada che su pista, oggi perde: ci sta.
Monica TRINCA COLONEL. 6,5. Prova più che onorevole per la valtellinese che sta crescendo a dismisura, gara dopo gara, per una atleta di 26 anni che sta praticando il ciclismo di alto livello da un anno. Ottima prova in prospettiva, in una gara più che probante. Meritava la top ten, ci arriva ad un passo: 11°. Brava. Molto brava.
Kasia NIEWADOMA. 5. Ha esperienza e doti, ma in questa crono più che correre si testa, o almeno questo è quello che sembra. Un quattordicesimo posto per un'atleta con le sue fattezze è troppo poco.
Soraya PALADIN. 5. La 32enne trevigiana ha classe e talento, diciamo anche buone attitudini nelle prove contro il tempo, oggi, però, non le fa vedere: non si fa valere.
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