STATISTICHE. Italia, un 2015 da "7" in pagella

PROFESSIONISTI | 30/11/2015 | 09:19
Un trono in coabitazione nella graduatoria dei plurivittoriosi 2015 per i ciclisti italiani professionisti. Con 13 successi a testa guidano infatti questa speciale ma significativa classifica il coriaceo sprinter bresciano, 32enne, Pier Mattia Gavazzi (Amore & Vita-Selle SMP) e l'altro velocista polacco/bresciano, 21enne, Jakub Mareczko (Team Southeast).

Gavazzi ha vinto una tappa alla Vuelta Mexico, una tappa al Tour dell'Estonia, il circuito di Brescia, 4 tappe al Tour di Qinghai Lake (Cina), 3 tappe e la classifica finale al Tour of China II e 2 tappe al Tour di Fuzhou (Cina). Mareczko si è invece imposto in 2 tappe della Vuelta al Tachira (VZ), in 2 tappe della Vuelta al Venezuela, in una tappa del Tour de Hainan (Cina), in 7 tappe e nella classifica finale del Tour of Taihu Lake (Cina).

Alle loro spalle seguono, con 8 successi ciascuno, Andrea Guardini (Astana) ed Elia Viviani (Sky), mentre a quota 6 vittorie troviamo Sacha Modolo (Lampre-Merida) e Vincenzo Nibali (Astana). A quota 5 figurano Adriano Malori (Movistar) e Andrea Palini (Skydive Dubai).
Poi, con 4 successi, Colbrelli, Marini, Pelucchi, Quinziato, Trentin; con 3 Aru, Belletti, Colli, Felline, Malucelli, Oss, Rebellin, Stacchiotti, Viganò e Zanotti; con 2 Bonifazio, Chicchi, Cimolai, De Marchi, Finetto, Gatto, Nizzolo, Pasqualon, Petilli, Pozzovivo, Tiralongo e Ulissi.
Infine, con una vittoria figurano altri 24 corridori.
In totale 59 ciclisti italiani tesserati per squadre World Tour, Professional e Continental, hanno totalizzato 162 vittorie durante il 2015. Assai curiosa è la dislocazione delle affermazioni ottenute, ad ampia testimonianza dell'ormai avvenuta globalizzazione dello sport del pedale: 33 affermazioni sono state ottenute in Italia, ma ben 30 in Cina, 23 in Francia, 11 in Spagna, 7 in Giappone, 6 in Venezuela, 5 in Romania, 4 in Belgio, Inghilterra, Malesia, Olanda e Slovacchia, 3 in USA e Abu Dhabi, 2 in Austria, Egitto, Eire, Polonia, Portogallo e Turchia, 1 in Argentina, Brasile, Dubai, Estonia, Gabon, Messico, Oman, Slovenia e Svizzera.

I ciclisti italiani sono ormai diventati degli incalliti giramondo facendo opportunamente di necessità virtù, anche perché sul patrio suolo tante gare blasonate continuano a scomparire anno dopo anno per difficoltà economiche e di organizzazione. Si spiega così il boom delle trasferte agonistiche in Cina, dove gare e quattrini certo non mancano e, stando alle cronache, non difettano nemmeno il pubblico e le capacità organizzative.

Tornando ad esaminare le nude e crude statistiche relative alla stagione 2015 appare evidente come sia necessario andare oltre le aride cifre e provvedere ad evidenziare chi abbia incamerato le vittorie più importanti dal punto di vista qualitativo. E' perciò doveroso estrapolare dal palmarès di Nibali il campionato italiano, una tappa al Tour e lo strepitoso Giro di Lombardia, così come contano parecchio i trionfi di Aru nella Vuelta e in due tappe di montagna al Giro. Scorrendo i ruolini di marcia è opportuno ricordare pure il GP Industria e Commercio vinto da Daniele Bennati, il campionato italiano a cronometro e le cronotappe alla Tirreno-Adriatico e al Tour di San Luis appannaggio di Adriano Malori, le due tappe vinte al Giro da Sacha Modolo, il campionato mondiale della cronosquadre vinto con la BMC da Daniel Oss e Manuel Quinziato per il secondo anno consecutivo, la Gand-Wevelgem di Luca Paolini e la Parigi-Tours di Matteo Trentin, oltre ai successi significativi di Pozzovivo, Tiralongo, Viganò e Viviani.

Tutti segnali positivi che conducono ad un verdetto favorevole relativo al 2015, diciamo un bel 7 in pagella,  per il tanto e probabilmente a torto bistrattato ciclismo italiano, già pronto ad affrontare un'intrigante stagione agonistica 2016. A tale proposito patron Ivano Fanini spezza una lancia a favore di Mattia Gavazzi, punta di diamante del team Amore & Vita-Selle SMP e figlio di quel Pierino Gavazzi che è stato un ciclista di rango: «Mattia è una delle scommesse più belle che ho vinto. Pochi anni addietro sembrava perso per il ciclismo e ora è addirittura il plurivittorioso in Italia. Provo una grande gioia per la sua bellissima annata e mi risulta che anche il CT Cassani lo stia tenendo d'occhio. Direi che il tecnico azzurro faccia proprio bene a pensare a Gavazzi per una maglia azzurra ai mondiali su strada 2016 in Qatar. Il tracciato sembra adatto ai velocisti puri e il nostro atleta ha dimostrato di andare forte anche nelle gare in linea, vincendo per due anni il Giro della Toscana. L'esperienza e la forza certo non gli mancano e sono convinto che farà di tutto per ottenere la convocazione in nazionale».

Stefano Fiori

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COMMENTI
Complimenti a Gavazzi Ecc....
30 novembre 2015 19:01 roger
Mattia Gavazzi e\' station protagonista davvero di una stagione strepitosa, la migliore da quando è professionista. Complimenti a lui, a chi lo guadato in ammiraglia e alla squadra costruita su di lui che quest\'anno davvero non ha sbagliato un colpo! Se Cassani lo sta monitorando, mi auguro per i colori della nostra nazionale che sia così, fa bene, anzi molto bene, perché Gavazzi con un treno giusto può battere qualsiasi altro velocista al mondo. Detto questo un plauso va anche e soprattutto ad Aru e Nibali. Due campioni fenomenali che ci portano in cima al mondo grazie a vittorie degne di quelle di Marco Pantani!!! Ma per il mondiale in Quatar, Gavazzi potrebbe davvero stupire, speriamo che Cassani non si faccia strumentalizzare e dia a questo ragazzo che ha il talento e l\'esperienza giusta, la chance della vita!

GAVAZZI IN AZZURRO
30 novembre 2015 21:16 Pedalatore
Gavazzi è uno dei più forti velocisti al mondo. Dopo due anni di stop rientró nel 2013 a Saint Luis e battè subito Sagan e Cavendish. Sarebbe bella un\'Italia a due punte con viviani guidato dal treno azzurro e Gavazzi che riesce a destreggiarsi bene anche da solo nell\'ultimo km in modo da potersi giocare le sue carte. Dopo questi ultimi anni senza grossi successi nelle gare iridate se fossi Cassani oserei portando Gavazzi al mondiale; di certo Mattia dovrà dimostrare il suo valore anche nel 2016 e speriamo che il ct lo convochi in qualche gara in maglia azzurra per poterlo testare da vicino.

Gavazzi
1 dicembre 2015 06:04 rufus
Gavazzi al mondiale potrebbe certo dire la sua, l'unica incognita potrebbe essere la distanza, lui abituato ai 200 km. circa delle gare Continental, per il resto nessuna preclusione.
Flavio

Gavazzi come Cipo a Zolder
1 dicembre 2015 22:29 antani
Lo so che non si può paragonare il più grande velocista di tutti i tempi a Gavazzi, però credo che se Mattia sarà seguito con attenzione e gli verrà data la possibilità di correre un mondiale adatto alle sue caratteristiche anche lui potrà dire la sua e magari stupire il mondo intero. Sarebbe bello vedere Gavazzi allenato proprio da Mario Cipollini per quest\'appuntamento. Corre già sulle sue bici quindi sarebbe davvero interessante vedere anche una collaborazione di questo tipo. Sono sicuro che sarebbe una collaborazione di successo!

Articolo da inserire nell\'Arena
1 dicembre 2015 22:34 pietrogiuliani
Bellissimo articolo, meriterebbe di essere inserito nell\'arena. Bravissimo anche il giornalista Stefano Fiori che si è dimostrato grande intenditore di ciclismo. Questa statistica è davvero interessante e ci voleva proprio. Bravi!

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