SICUREZZA. Ochowitz attacca: la Uci se ne faccia carico

PROFESSIONISTI | 02/09/2015 | 09:17
Più volte il presidente e general manager della BMC Jim Ochowicz si è mosso in prima persona evidenziando i problemi di sicurezza in gruppo. Alla luce di tutti gli incidenti accaduti sulle strade della Vuelta di Spagna, ha scritto una lettera al presidente dell'UCI Brian Cookson.

«È necessario compiere un nuovo passo in avanti! La sicurezza dei corridori deve essere mensa al centro dello sport.

La risposta ai problemi della sicurezza nelle gare WorldTour non si risolverà con le riunioni del Comitato per la sicurezza dell'UCI, è evidente. I problemi di sicurezza nelle gare continuano ad aumentare e sono ormai un problema quasi quotidiano. Le prime 10 tappe del Giro di Spagna hanno presentato diversi episodi controversi che hanno in pericolo la sicurezza dei corridori: molti di questi problemi si sarebbero potuti evitare. Purtroppo né l'UCI né gli organizzatori sono disposti ad assumersi alcuna responsabilità.

Cerchiamo di elencare alcuni dei problemi di sicurezza per le corse WorldTour e affrontare possibili soluzioni:

1. Scelta del percorso. Gli organizzatori devono scegliere e controllare percorsi che siano sì complicati, ma sicuri, e devono essere responsabili di questo.

2. L'UCI dovrebbe essere tenuta ad approvare e sottoscrivere tutti i percorsi scelti, mesi prima della competizione. Poi un secondo controllo dovrebbe essere fatto nelle settimane o addirittura nei giorni prima dell'evento verificando che le condizioni della strada siano accettabili e che le modifiche necessarie possano essere realizzate in modo tempestivo.

3. Il gruppo è troppo numeroso per affrontare certe gare, soprattutto quelle che presentano strade strette e un alto numero di rotatorie e di spartitraffico. L'UCI deve considerare la riduzione del numero attuale di squadre al via di queste prove.

Ad esempio, nei grandi giri, si potrebbe partire con 20 squadre di nove corridori, quindi solo con tre Professional. E nelle altre gare a tappe del WorldTour e nelle corse di un giorno con 22 squadre di otto corridori ciascuna.

4. Gli addetti impegnati alle corse hanno causato un numero crescente di problemi negli ultimi tempi. L'UCI deve verificare che le persone che guidano veicoli da corsa siano debitamente addestrati a farlo.

5. Ridurre il numero di moto e auto presenti in corsa.

6. I criteri per la selezione delle squadre Professional che possono essere invitate alle gare di WorldTour devono essere chiaramente definiti dal regolamento dell'UCI. Cosa che al momento non esiste.

7. L'Uci e gli organizzatori devono accettare chiaramente di assumersi  la responsabilità di garantire la sicurezza della corsa e devono essere ritenuti responsabili nel caso in cui questa sicurezza venga a mancare.

Per concludere, suggerimenti e proposte per migliorare la sicurezza dei corridori possono essere discussi e dibattuti in profondità. Ma la dura realtà è che fino a quando l'UCI non passerà ai fatti, questo problema continuerà ad essere una grande ombra nel mondo del ciclismo professionistico.
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