AREA ZERO D'AMICO. Colombia, un'esperienza preziosa

CONTINENTAL | 19/08/2015 | 08:21
Per i ragazzi di Area Zero-D’Amico-Bottecchia si è conclusa l’esperienza alla Vuelta a Colombia, che si è svolta dal 2 al 15 agosto. Per la cronaca il padrone della corsa è stato lo spagnolo Oscar Sevilla (Epm-Une-Area Metropolitana) che ha fatto sua la Vuelta per la terza volta precedendo nella classifica finale i colombiani Mauricio Ortega e Luis Felipe Laverde. Rientrati in Italia per Area Zero-D’Amico-Bottecchia, unica rappresentante del ciclismo europeo in Colombia, è tempo di bilanci.

“Anche se è mancato il grande risultato siamo comunque soddisfatti del lavoro fatto dalla squadra in Colombia” dice il direttore sportivo Massimo Codol. “La classifica purtroppo non rende onore all’impegno che i ragazzi ci hanno messo. A detta dei colombiani questa è stata una delle edizioni più dure di sempre. Nella seconda parte avremmo voluto fare di più, ma la seconda settimana di gara è stata molto selettiva, con tappe lunghe e tanti arrivi in salita, su salite molto lunghe. Inoltre da metà gara in poi i ragazzi hanno dovuto combattere anche contro un virus intestinale che ha colpito praticamente tutta la squadra, me compreso”.

“Comunque per tutta la squadra è stata un’esperienza formativa importante. I più giovani erano al debutto in una corsa a tappe di alto livello, che può essere paragonata a un grande giro. Siamo partiti con 8 corridori e terminato la gara in 6. Solamente Davide Leone e Thomas Capocchi, che non dimentichiamo sono ragazzi di vent’anni al debutto tra i prof, si sono dovuti fermare alla 10a tappa” continua a spiegare il DS Codol.

"Penso che elementi come Antonino Parrinello e Paolo Ciavatta che comunque sono usciti con una buona gamba da questa Vuelta potranno disputare un bel finale di stagione. Parrinello in più di un’occasione è rimasto con i migliori centrando due piazzamenti nella Top10, la prima settimana. Ciavatta, che per un giorno ha indossato anche la maglia rosa del più combattivo, ha tentato più volte di entrare nella fuga giusta e in una tappa è stato ripreso, con gli altri fuggitivi, a poco più di un chilometro dal traguardo. Soprattutto loro penso che possano fare bene già a partire dai prossimi impegni di metà settembre, che sono la Coppa Agostoni e la Coppa Bernocchi, e poi a seguire in tutti gli altri appuntamenti del calendario italiano che ci attendono da qui alla fine” conclude il DS Codol.
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