NIBALI. «Dai Pirenei voglio risposte». LIVE E GALLERY

PROFESSIONISTI | 13/07/2015 | 15:15
Si siede sotto gli alti pini del parco dell'hotel che lo ospita, Vincenzo Nibali, ed il suo primo pensiero è per Ivan Basso: «Sono molto colpito da questa notizia. Ivan è un amico, un grande amico. Spero di sentirlo presto e mi auguro che il suo problema alla fine non sia grave come pensiamo in questo momento».

Veniamo al Tour: nonostante tutto hai dato segnali positivi, cosa c'è che non va?
«Io non so cosa venga riportato in Italia della mia corsa. Io sto bene, ma so che gli anni non sono tutti uguali. L'unica cosa da fare è restare tranquilli e pedalare. Sul Mur de Bretagne ho vissuto una giornata no: era un arrivo molto difficile e mi è accaduto quel che Contador ha vissuto sul Muro di Huy».

Qual è il progetto adesso?
«Vado avanti giorno per giorno, devo essere bravo a cogliere il momento giusto».

Come vedi Nairo Quintana?
«Nascosto, quindi penso che stia bene. Froome è sicuramente il più in condizione, ma Nairo deve ancora far vedere quello di cui è capace».

Quale delle tre tappe pirenaiche ti sembra la migliore per attaccare?
«Tutte, anche quella di domani. Se penso di attaccare? Vedremo... Se ci sarà l'occasione, perché no?».

Froome dice che teme più Quintana di te in salita...
«Forse perché sono più lontano in classifica. In realtà veniamo da una settimana dura, fatta di stress e nervosismo, ma nella quale di salite vere non ne abbiamo viste, da domani si capirà certamente molto di più. Al momento sappiamo che Chris sta bene, speriamo che abbia ragione Slongo che mi dice che potrebbe avere un calo sulle Alpi...».

Un tuo giudizio su Contador e Van Garderen
«Alberto ha fatto corsa parallela con Quintana, quindi dobbiamo scoprire anche lui. E Van Garderen deve far vedere quello che vale sulle salite vere».

Scarponi come sta?
«Molto meglio, ha recuperato bene. La squadra? Impossibile paragonarla a quella di un anno fa, l'ho detto prima che ogni stagione è diversa dall'altra».

Qual è stato il momento più difficile?
«La tappa di Zeelande, una giornata davvero brutta per me. Ma bisogna vivere giorno per giorno e reagire».

Cosa ti aspetti dalla tappa di domani?
«Voglio scoprire se c'è il vero Nibali, cerco risposte prima di tutto da me. Non mi sono ancora sentito come lo scorso anno, spero che succeda già da domani».

C'è chi ti dà già per sconfitto.
«No, non è così».

da Pau, Pier Augusto Stagi

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