LUIS LEON SANCHEZ. «Ora voglio campionati e mondiali»

PROFESSIONISTI | 23/06/2015 | 09:18
Luis Leon Sanchez è rientrato da Baku con la medaglia d'oro al collo, è il nuovo campione europeo. Abbiamo ripercorso con lui la giornata di domenica e colto l'occasione per guardare al prossimo futuro. Ecco quello che ci ha detto.

Sensazioni. «Sapevo di essere uscito bene dal Giro, anche se un po' stanco per il grande lavoro svolto a favore della squadra. E sapevo che se avessi recuperato bene avrei potuto essere competitivo a Baku e così è stato. Nella crono ho avuto buone sensazioni, ma ho avuto la sfortuna che le condizioni meteo siano cambiate rispetto agli ultimi concorrenti, ma nella prova in linea tutto è andato bene grazie al lavoro di tutti i compagni di squadra e in particolare di Jesus Herrada».

La corsa.
«Il circuito non era facile come pensavamo, ma presentava tratti in salita e altri in pavé. C'è stata grande selezione e noi spagnoli eravamo solo cinque rispetto alle altre squadre che avevano un uomo in più. Faceva caldo ma non era umido, per fortuna, e giro dopo giro la corsa si è fatta più dura. Siamo stati bravi ad inserire Jesus nella fuga, per cui abbiamo potuto correre coperti, facendo lavorare nazioni come Italia e Belgio. Sull'ultima salita sono stato sul punto di mollare ed è stato bravissimo Jesus ad infondermi la forza di andare avanti, di provare ad anticipare lo sprint e ha avuto ragione. Mi mancava solo un po' di confidenza nei miei mezzi…».

Campionato nazionale.
«Sono iscritto ad entrambe le prove, ma non dipende da me… Mia moglie Laura sta per dare alla luce nostro figlio, quindi disputerò la gara a cronometro e poi mi attaccherò al telefono per avere notizie. Se il piccolo non arriverà in anticipo, correrò anche la prova su strada con l'obiettivo di puntare alla vittoria in entrambe le prove. Nella corno vado alla ricerca del quinto titolo, ma non sarà facile perché Castroviejo è un avversario tosto e so che Teruel ha preparato bene l'appuntamento».

Calendario.
«Dopo i campionati, piccolo stacco quindi Clásica de San Sebastián, Vuelta a Burgos, Vuelta a España, crono mondiale, Lombardia e Parigi-Tours. Il Mondiale? Se Minguez mi chiamerà per me sarà motivo di orgoglio essere in corsa. Come affronterò la Vuelta dipende invece dalla squadra: so che Aru ha molta voglia di venire per fare la corsa. San Sebastian è difficile da vincere se non fai il Tour, ma è una corsa che mi piace».
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