NIBALI. «È vero, sono stato folle...»

PROFESSIONISTI | 12/06/2015 | 14:45
Che tappa e che emozioni, ci ha regalato oggi Vincenzo Nibali. «Il mio obiettivo oggi era vincere la tappa, purtroppo non ci sono riuscito perché Rui Costa sul rettilineo finale ne aveva più di me. Ma mi ritrovo con questa maglia gialla sulle spalle e due giorni durissimi davanti per chiudere questa corsa. L'attacco di Gallopin? Ho scelto di non andare a chiudere su di lui altrimenti sarebbe partito qualcun altro e poi avevo visto che in salita faceva fatica».
Poi la maglia gialla spiega: «In realtà credo di essere stato un po’ folle. Ma ieri l’avevo detto a Michele Scarponi che oggi, se fossi stato bene, avrei tentato la fuga. Lui mi ha detto “sei matto” e io l’ho fatto lo stesso. Avevo bisogno di stare un giorno davanti dopo un Romandia che non è andato come pensavo: ho lavorato bene a Tenerife e al Delfinato cercavo risposte. Ieri non l’ho trovata, così oggi ho deciso di attaccare».
E ancora: «Non facevo una fuga così lunga dai tempi delle categorie giovanili, ma ho avuto i segnali che volevo, quelli che le mie gambe non mi avevano dato ieri. Per questo ieri, quando il Team Sky ha alzato il ritmo, semplicemente mi sono fatto da parte. Ho anche sofferto di qualche piccolo problema di allergia che fortunatamente, con la pioggia, oggi non si è ripresentato. Sulla strada poi ho trovato campioni come Valverde, Rui Costa, Gallopin e Martin che volevamo arrivare al traguardo, proprio come me. La forma? So per esperienza che non è una buona cosa essere al top già al Delfinato, quindi non so come difenderò questa maglia perché ci aspettano due tappe davvero difficili. Sono in maglia gialla, so che potrei regalare un’altra grande gioia all’Italia, ma preferisco restare con i piedi per terra e fare un passo alla volta».
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COMMENTI
Regalare una grande gioia all\'Italia
12 giugno 2015 20:18 Contador
È una gioia ancora più grande, caro Nibali, la faresti se iniziassi a pagare le tasse nella tua Italia evitando strumentali residenze in Svizzera. Aiuteresti così i tuoi connazionali, ovvero corregionali, disoccupati a trovare un lavoro, contribuiresti ad una sanità e scuole più efficienti. Come ci si può definìre italiani versando i propri soldi, di tasse, in paesi stranieri?

Ed ora parlano ancora i suoi detrattori ?
12 giugno 2015 20:44 runner
Grande lezione di ciclismo del nostro grande Campione a quella ciurma di incompetenti detrattori che, proprio ieri, lo hanno assurdamente attaccato su questo blog. Riflettere, prima di scrivere e criticare...

Grandeeee !
12 giugno 2015 21:03 tasi e tira
Grande Vincenzo gli sei scattato in faccia al radiocomandato e l\'hai demolito,se fai cosi al tour troverai un alleato in Contador e poi ve la giocate fra voi, Quintana booh e ki l\'ha visto ?

13 giugno 2015 09:28 froome
Stiamo parlando di un fatto sportivo, ma qualcuno con il tarlo delle tasse salta sempre fuori. Io ho un figlio disabile,nel 2009 ero a Mendrisio a vedere i mondiali, quando si affianca a me un signore anch'egli con un figlio disabile ed abbiamo scambiato quattro chiacchiere. Mi diceva che in Svizzera i disabili sono largamente tutelati a differenza dell'Italia dove è fortemente tutelata mafia capitale. Nibali non pagherà le tasse in Italia, ma almeno fa si che i soldi che spende in tasse vengano spesi bene. Ma tu caro Contador, le paghi le tasse? o sei uno di quelli che è solo capace di fare la morale agli altri?

Parliamo di cislismo, non di tasse...
13 giugno 2015 13:42 runner
Concordo con "Froome": bisogna per forza polemizzare sempre e comunque? Se a Nibali si può dire nulla, c'è chi si attacca a presunti fatti personali...
"Contador": pensa a rigare dritto tu...ed aggiungo che il Contador ciclista, del quale tu hai preso lo pseudonimo, mi risulta che qualche "peccatuccio" l'abbia commesso anche lui. O no?

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