MALORI. «Nel mirino Tricolore, Tour e poi il mondiale»

PROFESSIONISTI | 07/06/2015 | 07:09
I corridori vanno così di fretta, che capita di fargli un’intervista telefonica durante l’allenamento. Adriano Malori risponde con piacere nonostante un po’ di fiatone mentre pedala verso un mese ricco di impegni e obiettivi da raggiungere. Il cronoman del Team Movistar ci racconta il suo avvicinamento ai Campionati Italiani e al Tour de France.

Prossima corsa?
«Torno ad attaccare il numero sulla schiena al Giro di Svizzera per completare un periodo di allenamento che ha previsto prima tanta “base” e salita in vista della Grande Boucle e ora lavori specifici per la cronometro. Dopo questa corsa a tappe, che servirà proprio come rifinitura di preparazione, sarò pronto per l’appuntamento tricolore e il Tour».

Hai seguito il Giro d’Italia?
«Certamente, a mio avviso è stato uno dei più belli degli ultimi anni. Il mio compagno Andrey Amador mi ha stupito per quanto è andato bene. Ha delle doti indubbie, sapevamo che era molto forte, ma ha sempre lavorato per la squadra e alla prima possibilità di giocarsi le proprie carte ha dimostrato quanto vale. Sono felice per lui perché è un bravissimo ragazzo. La corsa rosa ci ha rivelato proprio un bel corridore, da ora in poi non si potrà più considerarlo un gregario, se termini un grande giro tra i primi 5 sei tra i pochi eletti in grado di fare cose fuori dal comune».

Al Tour puntate alla maglia gialla con Quintana.
«Sì, il bersaglio grosso è alla nostra portata, anche se questa edizione del Tour presenta un sacco di qualità. Non manca nessuno dei big, tutti saranno al top e come sempre dovremo vedercela con tante insidie. Lo abbiamo visto anche al Giro, dove sono successi parecchi episodi strani, le cadute possono determinare più selezione delle salite».

Il tuo compito sarà proprio proteggere Nairo nelle tappe di pianura.
«Sì, la squadra sarà spaccata a metà tra uomini forti sul passo che avranno la responsabilità di tenerlo coperto nelle frazioni pianeggianti e dai percorsi misti e gli scalatori che dovranno essere con lui nel finale delle tappe più impegnative. Ci aspetta un mese veramente tosto, il percorso si prospetta durissimo, ma siamo pronti ad affrontarlo».

Le tue ambizioni personali?
«A fine mese voglio difendere il mio titolo di Campione Italiano a cronometro, mantenere la maglia è un obiettivo primario. Mi piacerebbe inoltre fare molto bene nella cronometro del Tour de France, poi non so ancora nel dettaglio quale sarà il mio calendario estivo però sicuramente un altro grande traguardo a cui arrivare al massimo è il Campionato del Mondo di Richmond».

Seguirai il record dell’ora di Wiggins questa sera?
«Di sicuro. Da campioni del suo calibro c’è sempre da imparare. Lo spettacolo è assicurato».

Giulia De Maio
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