I VOTI DI STAGI. ARU E BASSO, DUE OPPOSTI NELLO STESSO GIRO
GIRO D'ITALIA | 30/05/2015 | 20:43 di Pier Augusto Stagi
Fabio ARU. 10. Vince ancora una
volta pedalando nel dolore. Sul Colle delle Finestre non è l’immagine
della salute, non ha una bella cera, si vede che è sofferente, ma gli
basta vedere Contador perdere contatto per trovare dentro di sé residui
di energie che probabilmente nemmeno lui pensava di possedere ancora.
Nel dopocorsa dirà: fine dell’apprendistato. In questo Giro ottiene due
vittorie di tappa, un secondo posto prestigiosissimo, una maglia bianca
che ha significati importanti. È il nuovo che avanza. E scatta.
Ryder HESJEDAL. 8.
Risale la china con la forza di chi non si dà mai per vinto. Sbaglia
solo la prima settimana, poi è un lento ed inesorabile risalire. Da
applausi.
Rigoberto URAN. 7. Ha una cattiva memoria, visto
che come dice i corridori devono dimenticarsi tutto e ricominciare da
capo, e quindi vorrebbe ricordarsi cosa si prova a vincere. Ci arriva
vicino.
Mikel LANDA. 9. Fa tutto quello che era stato
deciso in riunione. Lo fa con una serietà fuori dal comune. Prova il
colpo di mano, poi capisce che da solo può far poco e aspetta Aru, Uran,
Hesjedal e Kruijswijk per tentare il tutto per tutto. Tutti per uno.
Alberto CONTADOR. 10. È
umano. Anche lui ha due gambe ma soprattutto ha una grandissima testa.
Potrebbe precipitare, farsi prendere dalla paura, invece impressiona per
come gestisce un momento di emergenza assoluta. Inutile dire che si
trova da solo, e fa tutto da solo.
Franco PELLIZOTTI. 6. Sta lì, nelle posizioni di testa. Chiude 8°, nonostante i crampi. Grande.
ASTANA. 9. Cosa si può dire? Eppure c’è qualcuno che ha da ridire. Nessuno fa i
conti con lo stato di salute di Aru che ha rischiato di andare anche a
casa. Alla fine chiudono con un secondo, un terzo, cinque tappe e la
maglia bianca del miglior giovane. Da applausi tutti, anche oggi:
Tiralongo, Rosa, Kangert, tutti lì, a lottare per la causa.
Stefano PIRAZZI. 6. La
sufficienza se la merita tutta per quello che fa in una tappa da far
tremare i polsi. Se solo però si facesse prendere meno dalla smania di
strafare, potrebbe anche portare a casa molto di più. Ma oggi, in una
tappa così, merita solo un applauso.
Ivan BASSO. 2. È
inutile che ribadisca quanto voglio bene a Ivan, che è simbolo di
serietà e abnegazione. Ma mai avrei voluto vederlo così. È Ivan Basso,
un ragazzo, un uomo che potrebbe svolgere all’interno di un team più di
un ruolo, ad incominciare dal “mental coach” o punto di riferimento per i
corridori più giovani. Mi risulta che per lui straveda Aberto Contador,
ed essendo lo spagnolo un campione dotato di intelligenza sopraffina,
non potrebbe essere altrimenti. Ivan merita di finire diversamente. Non
mi piace vederlo pedalare in questo modo. In gergo si dice “non muove
più la bicicletta”. Muoviti Ivan, scendi di sella e sali in ammiraglia.
Il ciclismo ha bisogno di te.
Direttore,
a casa mia nessun lutto per il Giro di Basso... anzi. Dovrebbe restituire l'ingaggio.
mdesanctis
UN GIRO DI........VOTI
30 maggio 2015 22:57memeo68
Caro Direttore, concordo a pieno con tutti i tuoi voti (compreso quello con la morte nel cuore per Ivan)tranne che per quello all'Astana, e mi spiego: Aru a 2 minuti e Landa a 3 vuol dire non aver saputo (o voluto) unire tutte le , tante , forze dello squadrone a disposizione e puntare sul cavallo più vincente cioè Landa. Poi che il Sardo ne sia venuto fuori da campione è un dato di fatto, aiutato anche dall'essere fuori dai giochi per la vittoria finale. Dimenticavo...........10 e lode a TUTTOBICIWEB
...e soprattutto...
30 maggio 2015 23:08lele
....non salga in ammiraglia!
Il ciclismo vivra' piu' a lungo e meglio senza don Ivan.
fine carriera
31 maggio 2015 13:34tasi e tira
Va bene ke Contador stravede per Ivan ma fa male al cuore vedere Basso finire cosi,non lo merita,giu\' dalla bici e dentro in ammiraglia !! sara\' un esempio e un simbolo per tutti.
Basso
31 maggio 2015 14:53Alfonso
Sembra che a Stagi sia tornata la vista... è da 3 anni buoni che Basso non va. Vuoi vedere che comincerà ad accorgersi delle brillanti prestazioni di Rebellin, chissà forse i miracoli esistono davvero.
CI SAREBBE MOLTO DA DIRE
31 maggio 2015 15:19ewiwa
Aru vista la gravissima indisposizione non doveva partecipare al Giro questo è stato il primo errore dell'Astana,poi la gestione anche quella di ieri , mi ha lasciato allibito: in una delle prime tappe Un suo corridore era scattato in prossimità dell'arrivo ed un gruppetto dietro a pochi secondi era tirato dall'Astana....Mahhhhhhhhh.
Ora lo vogliono mandare al Tour.....Mahhhhhhhh
Per come sono andate le cose ieri le conclusioni potevano essere diverse Landa irreprensibile? io non direi anche ieri ha tirato alla morte fino a quando ha visto che non era aria ed allora ha aspettato il gruppetto .....se questo lo avesse fatto dalla discesa in poi forse il Giro sarebbe stato riscritto.
Ivan Basso stendiamo un velo pietoso e tutto questo per un buon ingaggio....senza dignità
Pirazzi? ma c'è qualcuno che gli possa dire come si corre in bicicletta?
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