L'ABC di COSTA. VICENZA MONDIALE, COME I SUOI INTERPRETI

GIRO D'ITALIA | 22/05/2015 | 17:50
di Angelo Costa

M come Mondiale. Nel senso di gara che assegna la maglia iridata: con l’arrivo di tappa, Vicenza ha fatto la prova generale per l’edizione del 2020, per la quale si è candidata ed è già a buon punto con i lavori. Test perfettamente riuscito: a dispetto del clima, nel finale erano almeno centomila gli appassionati sul percorso, a sua volta degno di una gara che deve scegliere il numero uno al mondo. Peccato che in tv, nemmeno un’immagine sia stata dedicata ai capolavori del Palladio, simboli della città. Un po’ come non far vedere San Pietro in una tappa a Roma o la torre Eiffel in quella finale del Tour a Parigi. Anche la Rai è pronta per il 2020: riuscire a mancare i monumenti con le telecamere è un’impresa  mondiale.
 
R come resistenza. Nel senso di capacità di sopportare il dolore. I ciclisti in materia sono liberi docenti: qui chi cade prova a rialzarsi subito e a ripartire. L’esatto contrario di quei calciatori che simulano tormenti da agonia appena vengono sfiorati da un avversario: da come si comportano, sembra che più della barella servirebbe una bara. Di episodi esemplari è invece ricca la storia del ciclismo: quello di Magni, che nel ’56 corse una crono in salita con una clavicola rotta stringendo con i denti una camera d’aria è diventata l’immagine simbolo del Giro. A seguire, molti altri: per ricordarli tutti, servirebbe un sito intero. Un anno fa, il buon Daniele Colli, finito la settimana scorsa all’ospedale per la caduta provocata dal teleobiettivo di uno spettatore in Maremma, scoprì solo alla fine di aver gareggiato da metà Giro in poi con un’anca fratturata. Lo stesso Contador, all’ultimo Tour, risalì in bici per qualche chilometro dopo essersi fratturato tibia e perone, come scoprì una volta convinto a salire in ambulanza. Alle porte di Vicenza, il destino ha colpito uno dei più giovani, Stefan Kung, ventunenne talento svizzero della Bmc, primo anno da pro: stava affrontando con calma una discesa, per risparmiare energie in vista della crono, quando due atleti gli sono caduti davanti. Inevitabile l’impatto, dal quale a uscirne con le conseguenze peggiori è stato proprio l’elvetico: frattura della nona vertebra toracica, dovrà restare immobile a letto per quattro-cinque mesi. Conciato così, ha persino cercato di restare in corsa: si è fatto ridare la bici e ripreso la discesa. Pochi chilometri dopo, quando l’ha visto in lacrime per il dolore, il suo diesse l’ha fermato e fatto salire in ambulanza. ‘Ho pianto perché uno sportivo ha sempre il desiderio di andare avanti. Ma tornerò presto’, ha detto Kung. Ed è perfettamente inutile aggiungere altri commenti.
 
S come segnaletica. Nel senso di Ppo, Punto di passaggio obbligatorio. Confidenzialmente, pi-pi-o: come spieghiamo da giorni, è la zona dalla quale bisogna tassativamente passare per raggiungere partenze e arrivi. A sentire gli organizzatori, trovarlo è facile: basta leggere le indicazioni sulla guida della corsa. Chi è riuscito a vederlo, a Montecchio Maggiore e a Jesolo ha ricevuto anche informazioni meteo: sul cartello c’era scritto pi-pi-o-ve.
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un grave lutto ha colpito Stefano Di Santo, apprezzato cartografo – e non solo – del Giro d’Italia e delle altre corse di RCS Sport. È improvvisamente e serenamente scomparsa oggi, a quasi 99 anni, sua mamma, la signora Teresa Iaracitano....


Le tradizioni restano, questo è chiaro, ma nel mondo del ciclismo, come nell’automotive in generale, è sempre importante attualizzare anche i concetti che fanno da sempre parte del DNA di un marchio. Questo è quello che accade oggi in casa Passoni...


Era l’inizio della stagione 2025 e Q36.5 insieme al suo team professionistico Q36.5 Pro Cycling Team si è posta l’obiettivo di sviluppare un kit da gara tecnico e performante, un kit di valore assoluto pensato per affrontare freddo e pioggia e...


C’è una novità in arrivo per quanto riguarda l’ultima settimana del Giro d’Italia, la cui presentazione è prevista per lunedì 1° dicembre a Roma. La novità, come scrive L’Adige, riguarda la sede di arrivo della tappa che dovrebbe partire, probabilmente,...


Samuele Zoccarato sarà un nuovo corridore del team MBH Ballan CSB Colpack e si aggiunge al roster 2026, che ormai è stato per gran parte svelato. Il potente passista di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova, nato il 9...


La trasformazione di Filippo Fiorelli in calabrone è cominciata. Ancora qualche settimana di attesa e il 1° gennaio lo vedremo sfoggiare la maglia giallo-nera della Visma | Lease a Bike, che sancisce il suo passaggio nel WorldTour dopo 6 stagioni...


Quarto agli Europei dopo essere stato prezioso scudiero di Finn ai Mondiali Under 23, dopo due stagioni nel vivaio Intermarché, Simone Gualdi è pronto a passare nel World Tour all'interno della nuova struttura scaturita dalla fusione con la Lotto. In...


L’anno del messicano nel ciclismo (al secolo Isaac Del Toro) si è trasformato nel mese del ciclismo messicano. E ci spieghiamo. Congiunzione astrale favorevole oppure no, vuoi mettere un campionato nazionale tornato a disputarsi proprio ad Ensenada, città natale del...


La Milano-Mantova racchiude una storia insolita che si lega soprattutto alle gare dei Professionisti ma che coinvolge anche la categoria dei dilettanti. La classica delle due città lombarde si svolse per la prima volta il 20 maggio 1906 con la...


La sinergia tra Santini Cycling e Polartec®, punto di riferimento globale nei tessuti performanti per l’abbigliamento tecnico, continua a ridefinire gli standard di eccellenza nel ciclismo. Una partnership fondata su valori condivisi di innovazione e ricerca, che dà vita a capi capaci...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024