GATTI & MISFATTI. FORZA POZZOVIVO, E BRAVI MEDICI, RAI E TIFOSO

GIRO D'ITALIA | 11/05/2015 | 18:23
di Cristiano Gatti

Da due giorni stanno cadendo come birilli, ma ci sono cadute che vengono raccontate come inevitabile routine, classici incerti del mestiere, e ci sono cadute che invece paralizzano il Giro. La differenza è molto labile: questa differenza sottile e sostanziale sta tutta nelle immagini. Sarà che la Liguria evoca subito il fresco lutto di Weylandt, ma vedere Pozzovivo esanime sull’asfalto come un inerme manichino raggela subito la diretta tv e trasforma quei minuti in un’eternità di angoscia.

Per fortuna, il Pozzo è Vivo e lotta in mezzo a noi: ancora una volta si rialzerà e ancora una volta riprenderà a fare bene il suo mestiere, a coltivare la sua passione. E’ bello e rassicurante poterla chiudere così, questa giornata di ordinario terrore. Ma qualcosa non si può non aggiungere sul rituale stanco e scontato che accompagna il grande spavento.

Lo sappiamo, ogni incidente è un attimo imprevisto e incontrollabile. E attimi infernali, maledettamente rapidi e parossistici, sono quelli immediatamente successivi. In questo caso, si assiste al pronto intervento di uno spettatore, che pietosamente si avventa sulla sagoma immobile di Pozzovivo, riversa a faccia in giù, e istintivamente cerca di girarlo in posizione supina, probabilmente per controllare che la lingua non gli blocchi la respirazione e comunque per metterlo in posizione più naturale.

Da qui in poi, partono i processoni degli espertoni. Ma cosa fa, ma è un incosciente, ma deve lasciarlo stare, mai muovere un ferito se non si hanno competenze mediche. E la Rai? Vogliamo parlare della Rai? Tutti a darle addosso perché non taglia subito le immagini, partono verdetti di bieco cinismo e di volgare sfruttamento della tv del dolore. Terza crocefissione per l’apparato dei soccorsi: vergogna, ma dov’erano Tredici e il suo staff, non possono passare sette minuti prima che arrivi l’ambulanza…

Sono le solite lezioni dei professori del dopo, quelli che entrano subito in servizio come geologi dopo le alluvioni, come esperti di volo dopo le sciagure aeree, come maestri della protezione civile dopo i terremoti. Tutti liberi docenti in tutto. E bisognava fare così, e non bisognava fare cosà, ma a chi siamo in mano, ma che vergogna questi dilettanti allo sbaraglio.

Una noia, una noia e un fastidio accompagna il diluvio di queste ricettine dei saputelli in servizio permanente attivo. Ci si capisce: non è che il settore delicatissimo del soccorso e della sicurezza possa restare fatalisticamente in balìa del caso e delle coincidenze. Bisogna fare di tutto per prevenire gli accidenti ed eventualmente per contenere i danni. Ma c’è un limite. Caso Pozzovivo: su un percorso frullatore, senza un metro diritto, la gara è difficile e le discese ad alta tensione. Capita di sbagliare una frenata, forse è proprio quello che capita al grande Pozzo. Ma poi, per piacere, finiamola lì: facciamo un tifo sfrenato, fraterno, affettuoso, perché l’amabile corridore italiano si riprenda al più presto. E punto. Quanto a quel signore che senza esitare un attimo si è buttato in strada per girarlo, possiamo persino dirgli grazie. Tanto per capirci: non è il cretino che il giorno prima, a Genova, ha buttato giù mezzo gruppo per fare il bullo con la sua bici demenziale a scatto fisso. Questo si è comunque speso, ha fatto del suo meglio, ha cercato di rendersi utile per salvare il salvabile (chi ti dice tra l’altro che non fosse un medico, o un infermiere, o comunque un volontario con tanto di diploma in pronto soccorso…). Quanto alla Rai, basta metterla sempre in croce a prescindere: stavolta trovo ineccepibile – almeno stavolta – il servizio pubblico svolto. Non ho trovato nessun cinismo e nessun compiacimento, nella difficile cronaca di quei momenti. Cronaca a fiato sospeso e frequenza cardiaca impazzita, ma comunque cronaca onesta e rispettosa, proprio quello che serve in certi momenti. Infine, i soccorsi: se c’è una cosa che al Giro funziona meglio di ogni altra, è proprio l’intervento sanitario. In quella situazione di estrema difficoltà logistica (strade strette e contorte, caos in corsa) la dottoressa Dellavalle e il professor Branca si sono presentati con la prima macchina non più di un paio di minuti dopo. Si può parlare di record, altro che lentezza. Se poi l’ambulanza, ben più ingombrante, arriva in sette minuti, conta niente: l’importante, in quei casi, è che arrivi subito sul posto un bravo medico, e Branca lo è di sicuro. Dunque, giù le mani, e giù le chiacchiere da web selvaggio, da gente che sta qui al Giro per esercitare la professione in condizioni estreme. Lo sappiamo come gira il mondo: a chiacchiere, sul divano e davanti al computer, sono tutti fenomeni. Ma quando si va in trincea, è tutta un’altra cosa. Forza Pozzovivo.

Copyright © TBW
COMMENTI
BRAVO!!
11 maggio 2015 18:33 specialized
Sottoscrivo ogni singola parola del pezzo! Quanti sapientoni in italia ... davanti al Web!!

complimenti
11 maggio 2015 19:54 macrobici
belle considerazioni che sottoscrivo e condivido; parole chiare e concetti ben espressi

tifoso
11 maggio 2015 20:04 rufus
E' vero che quando si cade non bisogna mai spostare il ferito per non creargli ulteriori problemi, ma sfido chiunque ad assistere inermi a una caduta del genere. E' un gesto istintivo quello di cercare di soccorrere subito l'infortunato, tra l'altro se è vero che gli ha aperto la bocca per evitare che la lingua lo soffocasse è stato un intervento preziosissimo.
Flavio Gibertoni

Pozzovivo
11 maggio 2015 20:45 Fedy75
Se io fossi nei genitori di pozzovivo denuncerei quell idiota che senza cognizione di causa s\'è avventato sul povero Domenico..ma avete visto quanto e come gli ha mosso testa e collo..se c\'era un trauma alla colonna a quest\'ora sarebbe su una sedia a rotelle.La gente deve stare ferma

Pozzovivo
11 maggio 2015 21:34 Fedy75
È vero che istintivamente si tende ad agire così..ma basta informarsi un pochino.Sapete quanta gente ha subito e subisce danni irreparabili per gesti del genere?!

11 maggio 2015 23:39 poerofini
Condivido in pieno il commento di Fedy75 riguardo all'intervento di quel tifoso che ha girato Pozzovivo in quel modo brusco, poteva causare danni gravissimi senza rendersene conto. In presenza di incidenti del genere è TASSATIVO lasciare intervenire personale specializzato senza avventurarsi in interventi che poco hanno a che vedere con la logica...

pozzovivo
12 maggio 2015 04:06 alex90
ma che denunci,mi piacerebbe vedere te con uno steso x terra svenuto a un metro da te, stai fermo ha guardare ?

Pozzovivo
12 maggio 2015 13:13 Fedy75
Alex90..se non sai le cose stai zitto.Sono sulle ambulanze tutti i giorni da 20 anni..quindi lo faccio di lavoro il soccorrere la gente..so molto bene cosa dico e cosa fare soprattutto quando vedo un incidente.chi non sa deve stare zitto e fermo

.....
12 maggio 2015 13:15 passion
.... se quel signore non era un medico o un esperto in primo soccorso, ha sbagliato di grosso ad intervenire spostando il corridore. A sensazione dico che il fatto di sollevargli la testa in quel modo appoggiandola addirittura sulle proprie gambe, mi ha spaventato molto.

Pozzovivo
12 maggio 2015 14:28 Fedy75
Concordo più che in pieno con passion

13 maggio 2015 21:11 poerofini
Cristiano Gatti scrive: (chi ti dice tra l’altro che non fosse un medico, o un infermiere, o comunque un volontario con tanto di diploma in pronto soccorso…).
Allora, fa meraviglia che il signor Gatti faccia delle lodi a questo tifoso che, a suo dire, avrebbe quasi salvato la vita a Pozzovivo, diciamo allora al signor Gatti che un qualsiasi medico o soccorritore non avrebbe mai agito in quel modo mettendo a rischio l'incolumità dell'atleta. Mi sa che questo signor Gatti sia uno dei soliti leccapiedi al soldo di mamma Rai visto il modo con cui la difende ma questa è solo una mia opinione...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si scrive 4 Stagioni ma vuol dire all-conditios. Ecco a voi l’ultimo prodotto di altissima gamma di Challenge Tires, il nuovo pneumatico stradale 4 Stagioni, un tubeless ready realizzato a mano e progettato per portarvi ad un livello di guida superiore.  per...


Mentre si prepara all'ultimo giro di giostra - appuntamento da martedì 18 alla Sei Giorni di Gand, che disputerà in coppia con Jasper De Buyst - Elia Viviani è impegnato a disegnare in queste ore il proprio futuro. E sono...


Il Team Picnic PostNL ingaggia due giovani olandesi: Frits Biesterbos ha firmato un accordo biennale, Timo De Jong invece per il 2026. Frits Biesterbos. Nativo di Apeldoorn, Biesterbos è arrivato tardi nel ciclismo su strada, dopo essersi concentrato principalmente sulla...


Cantalupo, l’aquila di Filottrano, il pappagallo Frankie: sembra di parlare di uno zoo, invece Alessandra Giardini non ha fatto altro che parlare del mondo di Michele Scarponi, che si è trovato nella sua breve vita ad essere un autentico circense,...


Ricordate l’iconico telaio KG86? Fantastico, pura innovazione che è diventata icona! Sono passati ben quattro decenni e lo spirito in casa LOOK Cycle è sempre lo stesso, motivo per cui arriva una preziosa 795 Blade RS KG Edition, una speciale versione che ripropone...


Viene inaugurato oggi a Tucson, in Arizona, un nuovo velodromo, il primo con pista in alluminio. Pista lunga 250 metri, inclinazione delle curve di 42 gradi, tunnel di accesso, illuminazione Musco, servizi igienici, edifici accessori e tribune: l'impianto è stato...


Raggi laser verdi fendono l'oscurità, rivelando il vero flusso dell'aria. Red Bull – BORA – hansgrohe, insieme a Specialized e LaVision, stanno portando i test aerodinamici a un nuovo livello. Sembra fantascienza, ma è ricerca all'avanguardia: nel Catesby Aero Research...


La Colnago Steelnovo è un autentico capolavoro di manifattura italiana: un telaio in acciaio lavorato a mano, tubi modellati con precisione, saldature perfettamente integrate e componenti stampati in 3D — interamente Made in Italy. Questa moderna reinterpretazione dell’acciaio fonde oltre 70...


Ursus S.p.A. ha acquisito la quota di maggioranza di Saccon S.r.l., storica azienda italiana specializzata nella produzione di componenti per biciclette, riconosciuta per l’eccellenza nei sistemi frenanti. L’operazione include anche Sacconplast, la divisione interna dedicata allo stampaggio a iniezione di componenti...


Roger De Vlaeminck è considerato uno dei migliori ciclisti di sempre per quanto riguarda le corse di un giorno. Corridore potente e acuto, è stato capace di vincere sia su strada che nel ciclocross ed è stato il pioniere del...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024